François-René de Chateaubriand: biografia, opere e pensiero
Indice
1Biografia
Discendente da una nobile famiglia bretone, passò gli anni dell’infanzia nella cittadina natale, a Saint-Malo e nel castello di Combourg, con la sorella preferita Lucille, le tre altre sorelle e il fratello.
Sottotenente nel reggimento di Navarra e poi capitano di cavalleria, trovò posto nella società letteraria e in seguito ricevuto alla corte di Luigi XVI. Nel 1791-92 fece un viaggio in America e scoprì i Grandi Laghi, descrisse la sua avventura nel Voyage en Amérique in cui narrò le gesta di diversi viaggiatori e missionari. Tornò in Francia quando Luigi XVI fu arrestato, per rimanere fedele al re si fece esiliare in Inghilterra. Tornò nella sua patria nel 1800.
2Attività letteraria
Chateaubriand si dedicò alla letteratura e pubblicò Atala (1801), Il Genio del Cristianesimo e René nel 1802. L’anno successivo fu nominato segretario dell’ambasciata a Roma. Questi inizi diplomatici aiuteranno lo scrittore per la stesura di Viaggi in Italia nel 1806. Ma l’esecuzione a morte del duca d’Enghien risvegliò i suoi sentimenti monarchici. Decise di dare le sue dimissioni e partì per un lungo viaggio in Oriente che evocherà in L’itinerario di Parigi a Gerusalemme (1811).
Quando tornò in Francia, si stanziò alla Vallée-aux-loups e si oppose al regime imperiale. Pubblicò un’epopea della religione cristiana, I Martiri (1809), e iniziò le sue Memorie. Eletto all’accademia francese, non poté pronunciare il suo audace discorso, censurato dal governo, dovette aspettare la caduta dell’impero.
3Chateaubriand diplomatico: la carriera politica
Chateaubriand aderì ai Borbone ed entrò nella politica dove si succederanno momenti di favore e di disgrazia. Diventò ambasciatore a Berlino e a Londra, ministro degli Affari Esteri, ambasciatore a Roma e si ritirò della politica nel 1830, rifiutando di riconoscere la Monarchia di Luglio. Durante questo periodo Chateaubriand scrisse opere politiche Di Buonaparte e dei Borbone (1814), vero pamphlet contro Napoleone, elogio alla monarchia legittimista.
4Memorie d'oltretomba: trama, temi e analisi
Ritirandosi dalla vita politica, Chateaubriand voleva scrivere l’epopea della sua vita, è l’impresa autobiografica delle Memorie d’oltretomba, pubblicate dopo la sua morte nel 1848-1850. Chateaubriand morì nel 1848. Come richiesto la sua sepoltura si trova di fronte al mare, sulla rocca del Grand-Bé, vicino a Saint-Malo.
Tre tematiche si delineano nell’opera e annunciano il Romanticismo:
- l’attenzione dedicata agli stati d’animo,
- il gusto per la natura,
- il ritorno alle radici cristiane come fondamento dell’identità dei popoli europei.
Noia, disincanto, rifiuto del mondo che non ci capisce, alla ricerca della solitudine, ma allo stesso tempo disgustato, passioni vaghe e senza esito, incertezze e indecisione: sono questi i sentimenti del giovane René, primo eroe romantico vittima del “male del secolo”.
Iscrivendosi nella scia di Rousseau (La Nouvelle Heloïse), Chateaubriand idealizza la vita al contatto della natura. Lo scrittore esprime una sensibilità acuta nei confronti delle bellezze naturali in tutti i suoi ricordi di viaggio in cui offre pagine commoventi di una grande bellezza stilistica. I Romantici svilupperanno questa emozione nella descrizione dell’ambiente naturale, dando così un nuovo impulso a un tema lirico tradizionale.
5Chateaubriand e le altre opere: tematiche
Atala, I Martiri, Il Genio del Cristianesimo sono opere in cui Chateaubriand esprime le sue profonde convinzioni cristiane, spirituali e morali. Inoltre rinnega l’Antichità per capire la vera identità del mondo occidentale che tiene le sue radice nel Medioevo cristiano. Sostiene Madame de Staël nella sua lotta tra i Moderni (i futuri romantici) di cui è portavoce contro gli Anziani (i classicisti). Il Genio del Cristianesimo contribuirà molto alla riscoperta dell’arte gotica, della cavalleria e degli scrittori cristiani.
5.1Atala: trama e analisi
Concepito per integrarsi in un’epopea in prosa, I Natchez ispirato dal viaggio negli Stati Uniti, l’episodio di “Atala o gli Amori di due selvatici nel deserto” è pubblicato al ritorno di Chateaubriand in Francia, prima di essere inserito nel Genio del Cristianesimo.
Secondo l’autore, questo romanzo è destinato a illustrare “l’armonia della religione cristiana con le scene della natura e delle passioni del cuore umano”. Si tratta di una storia d’amore tra due indiani che si caratterizza da uno stile fortemente lirico dove lo scrittore vede “una sorta di poesia metà descrittiva e metà drammatica”.
5.2René: trama e analisi
Uscito nel 1802 nel capitolo del Genio dedicato al “vago delle passioni”, René ne è stato distaccato tre anni dopo e unito al seguito di Atala. Questo racconto conoscerà un successo prodigioso in tutta l’Europa.
Nelle intenzioni dell’autore l’episodio doveva servire a dare l’esempio della “potenza di una religione”. Chateaubriand ammetterà più tardi, nelle Memorie d’oltretomba (1848-1850), l’importanza di quest’opera a riguardo del romanticismo nascente: “Se René non esistesse, non lo scriverei più; se mi fosse possibile distruggerlo, lo distruggerei. Una generazione di René poeti e René narratori è cresciuta a dismisura [ … ] Non c’è stato un solo ragazzo che, dopo il collège, non abbia sognato di essere il più dannato degli uomini”.
René è un giovane europeo che sfugge dalla civiltà, alla ricerca di se stesso. Si rifugia nelle foreste americane, presso i Natchez. Qui lo accolgono due anziani, Chactas e Padre Souël che si possono considerare le autorità politiche e religiose.
Il romanzo inizia con la sollecitazione degli anziani, ad abbandonare la reticenza del protagonista e indurlo a raccontare la sua storia della vita. L’arrivo di una lettera, che annuncia la morte della sorella, convince finalmente lo sconvolto René a narrare la sua storia.
5.3Il Genio del Cristianesimo: trama e analisi
Rappresentante di una generazione assetata di sentimenti religiosi che la Rivoluzione aveva adombrato, Chateaubriand vuole riabilitare il cristianesimo, la religione che lui considera la “più poetica, più umana, più favorevole alle lettere”. Il successo di quest’apologia ha portato l’autore a essere una vera guida spirituale.
Opera fortemente didattica, Genio del Cristianesimo o la bellezza della religione cristiana è arricchito di passaggi fondamentali che focalizzano lo sviluppo del Romanticismo in Francia, “le meraviglie della natura” o l’episodio “René”.
Il libro è diviso in 4 parti:
- “Dogmi e dottrine” evocano la bellezza e la nobiltà morale del cristianesimo.
- “Poetica del cristianesimo” evidenzia la superiorità delle opere d’ispirazione cristiana in confronto alle opere di origine pagane.
- “Belle Arti e letteratura” l’autore vuole provare che i principali capolavori artistici e letterari si basano sul cristianesimo.
- “Culto” sottolinea l’importanza e la grandezza della liturgia cristiana.
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Domande & Risposte
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Chi è stato René de Chateaubriand?
Scrittore, diplomatico e politico. La sua opera più nota è l’autobiografia Memorie d’oltretomba.
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Cosa ha scritto Chateaubriand?
Memorie d’oltretomba (1848), Atala (1801), Il Genio del Cristianesimo e René nel 1802, I Martiri (1809), Di Buonaparte e dei Borbone (1814).
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A quale corrente letteraria appartiene Chateaubriand?
Al Romanticismo francese.