Charles de Gaulle: biografia e pensiero politico de “Le Général”

Charles de Gaulle: vita e attività politica del noto generale e poi Presidente della Repubblica francese, figura chiave della storia del '900
Charles de Gaulle: biografia e pensiero politico de “Le Général”
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1Introduzione

Il generale francese e primo presidente della Quinta Repubblica Charles de Gaulle
Il generale francese e primo presidente della Quinta Repubblica Charles de Gaulle — Fonte: getty-images

Charles de Gaulle è stato un militare, politico e statista francese: protagonista della lotta di liberazione francese dal nazifascismo e Presidente della Repubblica dal 1959 al 1969, il generale è ancora oggi ricordato come una delle figure più importanti nel panorama politico francese e mondiale del Novecento

Noto in patria come le Général, l’influenza di De Gaulle è stata tale che è ancora oggi considerato come un “padre della patria” in Francia e ogni forza politica francese si richiama, direttamente o indirettamente, alla sua figura e alla sua politica. 

La personalità di de Gaulle, forgiata sui campi di battaglia del secondo conflitto mondiale, fu certamente unica sia sul piano militare che politico. Le sue scelte, a volte controverse e polemiche, furono dettate da un carattere solitario, ambizioso e testardo, a volte al limite dell’arroganza e dell’autoritarismo. Tuttavia, grazie al suo profondo senso del dovere e al prestigio acquisito soprattutto durante la guerra, il generale fu in grado di raccogliere intorno a sé numerosi consensi sia in patria che all’estero.

Lo stile politico di de Gaulle, improntato ad un forte personalismo, è passato alla storia ed è definito tutt’ora come “gollismo”: alla base del pensiero politico del generale c’era l’idea nazionalista che la Francia dovesse perseguire un ideale di grandezza e potenza nazionale attraverso la guida di uno Stato e un governo “forti”, guidati da un altrettanto forte capo politico. Le idee e la politica di de Gaulle furono alla base della nascita della V Repubblica Francese nel 1958, il cui sistema politico è ancora oggi alla base della democrazia in Francia.

2La carriera militare e la lotta di liberazione

Charles de Gaulle nasce a Lille, nel nord della Francia, nel 1890: terzo di cinque figli, le origini della famiglia sono aristocratiche e cattoliche, e grazie all’influenza familiare il futuro generale apprende le idee del nazionalismo francese fin dalla più tenera età.

Terminati gli studi, il giovane de Gaulle inizia la sua carriera militare: nel 1909 si iscrive alla scuola militare di Saint-Cyr, ottenendo il grado di sottotenente nel 1912. Con l’inizio della Prima guerra mondiale nel 1914, de Gaulle è richiamato al fronte, dove viene ferito due volte e fatto prigioniero.

Al termine del conflitto de Gaulle prosegue la sua carriera militare, ottenendo vari incarichi e il grado di colonnello; in particolare si fa notare per le sue idee sulle tattiche militari del futuro: De Gaulle è infatti convinto che a dominare le nuove guerre saranno le nuove armi come i carri armati e l’aviazione. Tuttavia le idee modernizzatrici del generale, a quanto sembra esposte con sfrontata sicurezza ai suoi superiori, non vengono accolte dai vertici militari francesi, ancora convinti della validità della guerra di trincea e della capacità di resistenza di vecchie fortificazioni come la linea Maginot.

Nel giugno del 1940, con l’inizio della Seconda guerra mondiale, la Francia è nuovamente in guerra e deve resistere alla violenta offensiva della Germania nazista: la tattica di guerra-lampo adottata dalla Germania nel giro di breve tempo fa soccombere la statica difesa francese, proprio grazie all’impiego di tattiche di guerra moderne.  

De Gaulle nel frattempo si distingue sul campo di battaglia ottenendo il grado di generale, ma la sua abilità non riesce ad evitare che la Francia capitoli rovinosamente nel giro di poche settimane.  

Con la Francia ormai in ginocchio, i vertici militari e politici francesi decidono di arrendersi e concedere l’armistizio a Hitler: all’interno delle forze armate c’è chi, come il maresciallo Pétain, si offre di collaborare con l’occupazione nazista; de Gaulle è invece deciso a rifiutare qualunque compromesso, a non arrendersi e a continuare la lotta. Il 18 giugno 1940, il generale rivolge un appello ai francesi, da Londra, affinché continuino a combattere contro l’occupante per liberare il paese, attraverso una organizzazione dedita allo scopo dal nome di France Libre.

Charles de Gaulle trasmette da Londra il suo appello alla resistenza all'occupazione tedesca, giugno 1940
Charles de Gaulle trasmette da Londra il suo appello alla resistenza all'occupazione tedesca, giugno 1940 — Fonte: getty-images

Insieme agli altri grandi del tempo - tra cui Roosevelt e Churchill - negli anni del conflitto de Gaulle sarà tra i protagonisti della durissima lotta al nazifascismo, divenendo con il tempo, oltre che il capo, il simbolo stesso della resistenza francese e accrescendo la sua fama personale presso l’opinione pubblica grazie al suo carisma.  

La determinazione del generale sarà premiata, dopo quattro anni di conflitto, con la liberazione della Francia, avvenuta grazie anche all’aiuto degli alleati inglesi e americani. De Gaulle entrerà a Parigi, in testa alle sue truppe, il 25 agosto 1944, acclamato dalla popolazione parigina.  

3L’attività politica dopo la guerra (1945-1957)

Charles de Gaulle. Discorso di Bayeux, 16 giugno
Charles de Gaulle. Discorso di Bayeux, 16 giugno — Fonte: getty-images

Dopo la liberazione e la vittoria militare, grazie al prestigio ottenuto presso i propri connazionali nel periodo bellico, de Gaulle è pronto a inaugurare una nuova fase politica, assumendo il ruolo di presidente del nuovo governo provvisorio francese tra il 1944 e il 1946. 

Tra i primi atti del governo del generale ci sarà quello di concedere, per la prima volta nella storia francese, il voto alle donne, di avviare il rilancio del sistema industriale e di varare un moderno sistema di previdenza sociale simile a quello dei paesi più avanzati. 

Tuttavia, mentre nel paese liberato la democrazia riprende i suoi spazi, de Gaulle si mostra insofferente verso il sistema dei partiti francese. Il motivo dello scontro è in particolare sul sistema costituzionale: i partiti - come quello socialista e comunista - si schierano per un modello parlamentare simile quello precedente la guerra, che il generale ritiene superato e fonte di divisioni interne tra la destra e la sinistra politica.

L’idea politica di de Gaulle è invece quella di una nazione compatta, fortemente coesa intorno ad una leadership che lo stesso generale vorrebbe incarnare, sintetizzata dal generale nel celebre discorso di Bayeux.

1942: il generale Charles de Gaulle (1890-1970) ispeziona i membri della neonata unità di comando della Francia libera a Wellington Barracks
1942: il generale Charles de Gaulle (1890-1970) ispeziona i membri della neonata unità di comando della Francia libera a Wellington Barracks — Fonte: getty-images

Lo scontro sulla costituzione si consuma nel gennaio del 1946: de Gaulle abbandona il governo mentre nasce la Quarta Repubblica Francese, con un sistema costituzionale e partitico simile a quello precedente il conflitto. 

Il generale decide di fondare un nuovo movimento politico, il Rassemblement du Peuple Francais (RPF) che ha l’intenzione di raggruppare i seguaci del gollismo e competere con i partiti, in particolare quelli di sinistra. I primi risultati elettorali dell’RPF sono positivi, ma l’equilibrio della politica resta in mano ai partiti tradizionali, mentre la Francia vive un periodo di ripresa economica dopo il conflitto. 

Per diversi anni de Gaulle rimarrà così emarginato dalla politica francese: in particolare dopo una dura sconfitta elettorale nel 1953 il suo tempo sembra finito e il generale decide di ritirarsi a vita privata. Il “gollismo”, come idea politica, sembra vicino al tramonto, e la figura del generale resta legata unicamente al prestigio della guerra di liberazione. Tuttavia nel giro di pochi anni gli eventi porteranno di nuovo de Gaulle alla ribalta, come l’unica personalità in grado di risolvere una grave crisi istituzionale.

4Il ritorno sulla scena di de Gaulle e la nascita della Quinta Repubblica

Il generale Charles de Gaulle (1890-1970) si rivolge ai giornalisti in una conferenza stampa nell'anno in cui divenne presidente della Quinta Repubblica francese
Il generale Charles de Gaulle (1890-1970) si rivolge ai giornalisti in una conferenza stampa nell'anno in cui divenne presidente della Quinta Repubblica francese — Fonte: getty-images

Nel frattempo il quadro internazionale sta decisamente cambiando: la potenza della Francia è in declino e nei territori fuori dai confini europei nuovi movimenti indipendentisti vogliono liberarsi dal dominio coloniale francese. In particolare in Algeria, dal 1954, il conflitto tra gli indipendentisti e la madrepatria assume i connotati di una sanguinosa guerra di liberazione guidata dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) algerino. I governi di coalizione francesi faticano a riportare sotto controllo la situazione, e le forze armate e i coloni auspicano un cambiamento politico ai vertici, anche attraverso la minaccia di un colpo di stato.

In questo contesto de Gaulle viene visto dall’opinione pubblica come l’unica personalità in grado di riportare l’ordine e la legalità con il suo prestigio e carisma personale. Il 1 giugno 1958 il generale assume nuovamente il ruolo di capo dell’esecutivo

Tuttavia de Gaulle, con il suo ritorno, impose anche un deciso cambiamento dell’assetto istituzionale: nel nuovo sistema promosso dal generale il presidente della repubblica, avrebbe avuto poteri molto maggiori rispetto a prima, secondo un modello di governo di tipo semipresidenziale. Questo sistema avrebbe, secondo il generale, risolto il problema delle frequenti crisi di governo e dato stabilità alla Francia. 

Charles de Gaulle saluta i residenti di Bayeux, la prima città francese ad essere liberata dai nazisti
Charles de Gaulle saluta i residenti di Bayeux, la prima città francese ad essere liberata dai nazisti — Fonte: getty-images

Nel settembre del 1958 la riforma venne approvata da un referendum popolare con il 78% dei voti: nasceva così la Quinta Repubblica francese.

Dopo essere stato votato come presidente nel 1958, nel 1962 de Gaulle propose, nonostante la forte opposizione del parlamento, che il presidente fosse votato direttamente dai cittadini. Ancora una volta la riforma venne appoggiata dalla popolazione, che nello stesso 1965 votò con una netta maggioranza nuovamente il generale come presidente, come previsto dalla costituzione, per una nuovo mandato della durata di sette anni.

Nel corso dei suoi mandati presidenziali la politica di de Gaulle fece discutere soprattutto per le sue posizioni in politica estera: nel quadro della Guerra Fredda, nonostante il suo deciso anticomunismo, de Gaulle si spese per mantenere la Francia fuori dalla contesa tra USA e URSS, con posizioni spesso polemiche con gli alleati occidentali

Nel 1966 il generale scelse di ritirare la Francia dal comando NATO, espellendo, con una decisione discussa, i militari statunitensi del paese. 

Anche nel quadro delle relazioni europee e del processo di integrazione europeo il protagonismo di de Gaulle fu spesso conflittuale. Nonostante diversi tentativi, dovette invece rassegnarsi a lasciare libera l’Algeria, dichiarata indipendente nel 1962

Nonostante il suo forte carisma e i numerosi successi politici, tuttavia il consenso allo stesso de Gaulle iniziò a vacillare nel 1968, quando con l’inizio delle proteste studentesche la Francia fu attraversata da una nuova crisi politica e istituzionale. Le nuove riforme promosse da de Gaulle nel 1969 vennero questa volta respinte dalla maggioranza dei francesi: a questo punto il generale decise di dimettersi dalla carica - il 29 aprile 1969 - in anticipo rispetto alla scadenza del mandato.

Ritiratosi a vita privata per dedicarsi alle sue celebri memorie di guerra, l’uscita dalla scena politica anticipò di appena un anno la morte, all’età di 80 anni, nel novembre del 1970.

    Domande & Risposte
  • Cosa significa gollismo?

    Gollismo è lo stile politico di De Gaulle: alla base del pensiero politico del generale c’era l’idea nazionalista che la Francia dovesse perseguire un ideale di grandezza e potenza nazionale attraverso la guida di uno Stato e un governo “forti”, guidati da un altrettanto forte capo politico.

  • De Gaulle era di destra o di sinistra?

    Né a destra né a sinistra, De Gaulle rifiuta l’ottica della divisione sociale.

  • A quale partito apparteneva Charles de Gaulle?

    Al Raggruppamento del Popolo Francese.