Cattedrali medievali: origini, come le costruivano, funzioni
Indice
1Le cattedrali nel Medioevo: introduzione
Il termine cattedrale, dal latino tardo cathedralis ovvero “della cattedra”, deriva dal greco cathèdra che significa “seggio”, riferendosi alla sedia con lo schienale e priva di braccioli solitamente usata dai filosofi durante le loro lezioni.
Per cattedrale si intende la principale chiesa cristiana della diocesi dove è presente la cattedra o trono vescovile, la quale simboleggia la potestà e la responsabilità del vescovo.
In qualche modo, le cattedrali rappresentano il Medioevo stesso, essendo il luogo d’incontro e di fusione sia delle cosiddette arti maggiori, di come l’architettura, pittura e scultura, che quelle minori, quali la lavorazione del vetro, del legno e del metallo; nonché la traduzione materiale della antropologia e cristiana cultura medievale.
«Il Medioevo: l'unica epoca di 'sottosviluppo' che abbia lasciato le cattedrali», Régine Pernoud, “Cristianità”, 1978.
2Le cattedrali nel Medioevo: origini e caratteristiche
2.1Le cattedrali nella tarda antichità
La centralità delle cattedrali si ebbe quando i cristiani iniziarono a strutturarsi e a impossessarsi di luoghi fisici dove professare il proprio culto.
Anziché installarsi presso i templi delle religioni antiche, i cristiani scelsero gli edifici civili, come le basiliche, adattandoli alle proprie esigenze liturgiche.
L’insediamento presso gli stabili di uso civile dei cristiani comportò anche un trasferimento simbolico dell’autorità civile del precedente governatore alla nuova figura del vescovo.
In questa maniera, nel luogo in cui si trovava la cattedra episcopale risiedeva anche il punto riferimento sia religioso che civico.
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2.2L’importanza delle cattedrali nel Medioevo
L’intitolazione di una chiesa a cattedrale dipendeva da diversi elementi, quali:
- Luogo di martirio o di seppellimento di un santo;
- Concentrazione di reliquie di santi o di oggetti preziosi di culto;
- Struttura che potesse consentire cerimonie liturgiche sontuose e/o sfarzose.
Tenendo conto la mentalità dell’uomo medievale, basato su un sistema complesso di simboli, così anche le cattedrali del Medioevo riflettevano la concezione antropologica e religiosa del tempo: le immagini presenti nell’edificio, oltre a suscitare dei sentimenti religiosi, avevano la funzione anche d’istruzione per quella maggioranza di popolazione analfabeta.
All’inizio, la cattedrale era retta da una comunità religiosa composta dal vescovo e dal clero cattedrale.
Successivamente, verso il X secolo, il luogo si diede una struttura chiamata capitolo e poteva essere costituita, da un lato, da un’istituzione monastica riconosciuta, spesso i benedettini, dall’altro, da un collegio clericale, chiamati canonici.
«Ogni oggetto materiale era considerato come la figurazione di qualcosa che gli corrispondeva su un piano più elevato e che dichiarava così il suo simbolo», Jacques Le Goff, “La civiltà dell'Occidente medioevale”, 1964.
3Le cattedrali nel Medioevo: la costruzione
3.1Il cantiere delle cattedrali
Essendo la cattedrale l’edificio più importante della città, se non di un’intera regione, nella sua costruzione erano coinvolti molti operai, artigiani e diverse figure professionali, ciascuno con il proprio compito specifico e organizzati gerarchicamente.
L’organico del cantiere medievale poteva consistere sia da persone del posto che da maestranze specializzate di altri luoghi.
La pietra fu il materiale di costruzione principale delle cattedrali: dato il suo alto costo, per risparmiare si sceglieva di riutilizzo delle pietre e dei marmi di altre costruzioni presenti nel luogo.
Ritornò anche l’uso del mattone ma non si poté fare a meno del legno per la realizzazione di travi, capriate e mensole, nonché delle impalcature.
Date le complessità strutturali e spaziali delle cattedrali, caratterizzate da un aumento dell’altezza dell’edificio, la gru fu il macchinario centrale del cantiere medievale: collocata sul punto più alto, la gru trasportava i pezzi già finiti e li posava in opera. Un altro strumento di aiuto all’operaio fu la carriola.
3.2I committenti delle cattedrali
I ricchi benefattori, come i nobili, il clero e dei mercanti più agiati, partecipavano in maniera finanziariamente cospicua alla costruzione della cattedrale.
Diverse volte erano proprio gli aristocratici a far iniziare i lavori e chiamare gli operai e le maestranze al cantiere. Infatti, il committente più in vista aveva come riconoscimento un ritratto di sé all’interno dell’edificio.
Al di là della classe di appartenenza, dai briganti e prostitute ai contadini, manovali etc., ciascuno accorreva all’obolo per donare il proprio contributo, grande o piccolo che fosse.
Difatti, furono proprio queste piccole offerte della pietà popolare che, tutte insieme, costituirono la percentuale di finanziamento più consistente.
«La pietra scartata dai costruttori è divenuta pietra d’angolo», Salmo 117, 22.
4Le cattedrali nel Medioevo: i simbolismi e gli stili architettonici
4.1Il simbolismo nelle cattedrali
Nelle cattedrali di sovente si incontrava la presenza di elementi architettonici che rimandano a citazioni bibliche, quali i numeri come il tre, il quattro, il sette e i suoi multipli, oppure il dodici e il quaranta.
I costruttori si avvalevano anche di ingredienti naturali per indicare i personaggi cristiani o le virtù, i vizi etc.
Tutte le decorazioni pittoriche e scultoree delle cattedrali avevano come fine l’educazione dei fedeli al messaggio escatologico cristiano del tempo: un luogo dove si potesse visualizzare e, di conseguenza, preparare all’avvento del regno di Dio.
Infatti, i temi più rappresentati erano la Creazione di Adamo ed Eva, il Giudizio Universale, nonché i Lavori dei mesi e i Segni dello zodiaco.
La luce fu l’elemento caratteristico delle cattedrali medievali: essendo essa metafora di Dio come verità, si scontrava con il buio all’interno dell’edificio, identificato come negatività.
La necessità di un’intensità di luce più alta portò all’affascinante sviluppo delle arti minori della lavorazione del vetro e dei metalli preziosi.
4.2Le cattedrali romaniche e gotiche
Durante il periodo altomedievale, lo stile architettonico delle chiese paleocristiane si basava sul modello basilicale romano. Solo verso l’anno Mille si iniziò a sperimentare in Europa dei nuovi stilemi più adatti alla sensibilità dell’epoca: prima il Romanico e poi il Gotico.
Le cattedrali in stile romanico sono caratterizzate per il suo aspetto formale robusto e massiccio e dalle linee chiare e razionali.
I principali esempi di questo stilema sono il Duomo di Pisa (1063), la cattedrale di Spira (1080) e basilica di Cluny III (1088).
Successivo al romanico, lo stile gotico delle cattedrali si contraddistingue per le sue linee slanciate e verticali, dall’aspetto vibrante e concitato.
Gli edifici gotici più importanti sono la cattedrale di Notre Dame a Parigi (1163), il Duomo di Colonia (1322) e il Duomo di Milano (1386).
«Si sarebbe creduto che il mondo, gettando lungi da sé gli antichi vestimenti, s'ornasse di un candido manto di novelle chiese», Rodolfo il Glabro, Storie, XI secolo.