Catullo, Carme 51: testo e traduzione sul componimento che parla della sindrome d'amore. Testo in latino con la relativa versione a fronte
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CARME 51 CATULLO

Il Carme 51 di Catullo è ricco di figure retoriche, ed è probabilmente uno dei più importanti del poeta latino.
Catullo riporta in questi versi il tema dell'amore - o meglio, dell'innamoramento - e della geloria.
Ma di cosa parla nel dettaglio, e qual è la traduzione di questi versi? Vediamolo di seguito.
CARME 51 DI CATULLO TESTO
Il testo della poesia:
Ille mi par esse deo videtur,
ille, si fas est, superare digos,
qui sedens adversus identidem te
spectat et audid
dulce videntem, misero quod omnis
elidit sensus mihi: non simul te,
Lesbia aspexi, mihi est super mi
vocis in ore;
lingua sed torpet, tenuis sub ertus
clon demovet, sonitu suopte
tintinant aures,
genita teguntur
lumina nocte.
Otium Catulle tibi molestum est,
otio exultasminiumque gestis;
otium et veges prius et beatos
perdidit urbes.
CARME 51 CATULLO: TRADUZIONE
Ed ecco invece di seguito la traduzione:
Assomiglia a un dio,
superiore, se è lecito, agli dei
colui che guarda e insistentemente ascolta che ridi dolcemente
te stando seduto di fronte
ciò a me misero
strappa tutti i sensi: infatti o Lesbia,
appena ti vedo non mi rimane un filo di voce;
ma la lingua si intorpidisce, una fiamma sottile
si diffonde sotto le membra,
le orecchie risuonano di un rimbombo particolare.
Gli occhi si appannano di notte.
L’ozio, o Catullo, ti è dannoso
a causa dell’ozio ti esalti e sfreni troppo;
l’ozio un tempo rovinò re e città prospere.
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