Carlo VIII di Francia: vita, pensiero politico e discesa in Italia
Indice
1La situazione politica in Italia
Con lo scopo di pacificare la penisola e dare inizio ad un periodo di stabilità, nel 1454 i vari Stati italiani firmarono la pace di Lodi. Questo disegno politico naufragò però poco dopo a causa della conflittualità interna ai singoli Stati.
Nel 1478 il potere dei Medici a Firenze rischiò di essere rovesciato dalla congiura dei Pazzi che, pur fallendo, diede inizio a un conflitto tra Firenze, Milano e Venezia da una parte e il Papa, Siena e il Regno di Napoli dall’altra, che terminò nel 1484. L’anno successivo, toccò al Regno di Napoli essere turbato dalla rivolta dei baroni, che re Ferrante soffocò nel sangue.
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La fase di forte conflittualità interna agli Stati italiani si protrasse anche negli anni successivi, andando ad interessare il ducato di Milano. Nel 1480 Ludovico Sforza, detto il Moro, assunse la reggenza del ducato di Milano in attesa che il legittimo duca Gian Galeazzo Sforza raggiungesse la maggiore età.
Quando però Gian Galeazzo, sostenuto dal Regni di Napoli, rivendicò il ducato, Ludovico il Moro, che voleva mantenere il potere, si rivolse al re di Francia Carlo VIII, chiedendogli di intervenire in suo favore e invitandolo a far valere i sui diritti sul Regno di Napoli.
2La discesa di Carlo VIII in Italia
Nel 1494, Carlo VIII decise di rispondere all’invito di Ludovico il Moro, scendendo in Italia alla testa di un esercito di 30.000 uomini dotato di un corpo di artiglieria all’avanguardia. Carlo VIII venne accolto dapprima a Milano con tutti gli onori e poi a Firenze, dove l’eccessiva reverenza di Piero dei Medici, scatenò l’ostilità dei fiorentini, provocando successivamente la fine della signoria medicea.
Giunto nel Regno di Napoli, Carlo VIII occupò con estrema facilità la città partenopea, abbandonata dal re Ferdinando d’Aragona, fuggito con la corte in Sicilia.
La facilità con cui Carlo VIII conquistò il Regno di Napoli, allarmò gli Stati italiani lo stesso Ludovico il Moro, che dopo la morte di Gian Galeazzo era divenuto duca di Milano. Si formò così una Lega antifrancese, che comprendeva Milano, Venezia, il papato, il re di Spagna Ferdinando di Aragona, Isabella di Castiglia e Massimiliano d’Asburgo.
Di fronte ad un’alleanza tanto vasta, Carlo VIII decise di abbandonare Napoli e rientrare in Francia, riuscendo comunque a battere agilmente le truppe della Lega che tentarono di sbarragli il passo a Fornovo nel 1495.
3Luigi XII e la guerra franco-spagnola
Dopo la morte di Carlo VIII, il nuovo re di Francia Luigi XII continuò a guardare alla penisola italiana come possibile sbocco della politica espansionistica francese. Sfruttando una lontana parentela con i Visconti, antichi signori di Milano, Luigi XII allargò le pretese francesi, oltre al Regno di Napoli, anche al Ducato di Milano. Ludovico il Moro si trovò così a dover fronteggiare la temibile potenza francese che lui stesso con Carlo VIII aveva coinvolto nelle vicende italiane.
Memore del fugace successo del suo predecessore, che aveva dovuto abbandonare il Regno di Napoli per la formazione di una coalizione antifrancese Luigi XII preparò ogni sua spedizione militare con accordi diplomatici che potessero consolidare i suoi eventuali successi. Dopo aver ottenuto il beneplacito di Venezia e del papa Alessandro VI, Luigi XII varcò le Alpi, sconfisse agilmente Ludovico e si impadronì di Milano nel 1499.
Ottenuto il Ducato di Milano, Luigi XII tornò a concentrarsi sul Regno di Napoli. Anche in questo caso, prima di procedere alla spedizione militare, siglò un accordo diplomatico a Granada, con il re spagnolo Ferdinando il cattolico. Tale accordo prevedeva la spartizione del Regno di Napoli tra Francia e Spagna.
Dopo la facile conquista del Regno di Napoli, sorsero però delle incomprensioni con il re spagnolo sui termini dell’accordo che degenerarono presto in un conflitto che vide vittoriosa la Spagna. Nel 1504 Luigi XII firmò quindi l’armistizio di Lione, che assegnava il Regno di Napoli alla Spagna, mentre alla Francia restava il controllo del Ducato di Milano.
4La Lega santa e Francesco I
Dopo la sconfitta di Venezia nella battaglia di Agnadello, il papa Giulio II cominciò a preoccuparsi per l’eccessiva forza che la potenza francese esercitava nell’Italia settentrionale. Per questo motivo, il papa fu fautore nel 1511 di una nuova alleanza antifrancese, la Lega santa, formata da Venezia, dall’Impero, dalla Spagna, dall’Inghilterra e dalla Confederazione svizzera.
Le truppe della Lega santa sconfissero i francesi e riuscirono a cacciarli da Milano nel 1512, dove venne reinsediato Massimiliano Sforza, figlio di Ludovico il Moro.
Nel 1515 salì al trono francese Francesco I, che subito organizzò una spedizione militare per riportare Milano sotto la dominazione francese. Forte di un esercito di 100.000 uomini, Francesco I sconfisse a Marignano, le truppe della coalizione antifrancese e si impadronisce nuovamente di Milano.
L’anno successivo, nel 1516, il monarca francese firmò la pace di Noyon, con le principali potenze europee. Con questo accordo venne riconosciuto il dominio spagnolo sull’Italia meridionale e quello francese sull’Italia settentrionale, dando il la, definitivamente, a un periodo in cui la penisola italiana diventò un terreno di conquista e di scontro per le principali potenze europee.
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Domande & Risposte
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Quando e dove è nato Carlo VIII di Francia?
30 giugno 1470, Amboise (Francia).
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Perché si dice Guerra italiana di Carlo VIII?
Perché con Carlo VIII inizia un periodo di guerre tra gli Stati europei per il controllo della Penisola.