Prima Guerra Mondiale: le caratteristiche del conflitto

Di Elisa Chiarlitti.

Il conflitto, nato come uno scontro tra Serbia ed Impero Austro-Ungarico, diventa ben presto un conflitto di dimensioni molto maggiori a causa delle alleanze che entrano in gioco

Il conflitto - I piani bellici tedeschi prevedevano che una minima parte dell’esercito fosse impiegato in una guerra lampo in occidente nello scontro con i Paesi europei entrati in guerra, e che la maggior parte delle truppe e delle risorse fosse impiegata nello scontro contro la Russia; in realtà la guerra ingaggiata in Europa si rivelò ben più lunga e ardua di queste previsioni e la Germania se ne rese conto sin da subito con la sconfitta delle proprie truppe nella Prima Battaglia della Marna nel settembre del 1914 in cui le truppe francesi ebbero la meglio su quelle tedesche.

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La Battaglia delle Fiandre provocò un ulteriore colpo all’organizzazione tedesca la quale fu sconfitta dal fronte unico di Francia e Gran Bretagna nell’ottobre 1914. La guerra in pochi mesi si allargò ulteriormente, non si combatté solo in trincea, ma anche in mare: le flotte tedesche e inglesi si batterono per non far arrivare rifornimenti ai nemici, ma nel 1915 la Germania ebbe la meglio con l’uso per la prima volta in conflitto dei sottomarini che danneggiarono fortemente la flotta Britannica.

Il conflitto non si disputò solo in territorio europeo furono coinvolte anche le colonie dei vari paesi e soprattutto in Africa Orientale la Gran Bretagna e la Francia assediarono molte delle colonie tedesche, le quali riuscirono più volte a difendersi dagli attacchi e ad attuare occupazioni lampo delle colonie nemiche.

Il 23 agosto 1914 il Giappone, alleato commerciale della Gran Bretagna, allarmato dalla possibilità che la Germania nuocesse al proprio commercio con la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania e in breve tempo conquistò le isole Marianne, Caroline, e le isole Marshall in cui la Germania aveva delle basi e isolarono il porto di Tsingtao in Cina, possedimento tedesco.

Il 23 ottobre 1914 l’Impero Ottomano rivelò i propri accordi segreti con la Germania attaccando i domini russi sul Mar Nero, la risposta degli Alleati fu istantanea: in pochi giorni furono distrutti i depositi di mine a Smirne e i territori sui Dardanelli.

Prima Guerra Mondiale: la conclusione del conflitto - Prima Guerra Mondiale: la conferenza di Pace del 1919

Prima Guerra Mondiale
Prima Guerra Mondiale

Italia in Guerra - L’iniziale neutralità dell’Italia nel conflitto divenne in breve tempo disputa all’interno del Parlamento, gli interventisti dichiarono che l’Italia sarebbe stata penalizzata alla fine del conflitto dagli Stati vincitori, per tanto Sidney Sonnino, ministro degli esteri previo accordi segreti durati mesi firmò il 26 aprile 1915 per conto del Governo il Patto di Londra a fianco della Triplice Intesa, rompendo così definitivamente la Triplice Alleanza con l’Impero Austro-Ungarico al quale mosse guerra, ma non alla Germania con la quale ancora sperava di poter intraprendere accordi politici e commerciali. Le truppe italiane furono guidate dal Capo di Stato Maggiore Luigi Cadorna.

Prima guerra mondiale: la mappa concettuale

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Battaglia di Verdun - Il 21 febbraio 1916 ebbe inizio un’offensiva tedesca che durerò fino il dicembre dello stesso anno e che minò fortemente la sicurezza dell’Intesa, l’intento della Germania fu quello di fa convogliare il maggior numero di soldati e mezzi in questo territorio e annientarli con un costante e potente attacco per mezzo dell’artiglieria pesante e far perdere così il maggior numero di uomini possibile. Nei primi mesi le truppe Tedesche ebbero la meglio conquistando sempre più terreno sui Francesi finché la Francia piuttosto che attuare una tattica di esclusiva difesa, programmò un contrattacco su larga scala ed ebbe la meglio costringendo la Germania ad arretrare.

Fu il Primo vero risultato che consentì all’Intesa di comprendere che la Germania e l’Austria avrebbero perso il conflitto.

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L’Italia, L’Isonzo e l’Offensiva Brusilov - Le truppe italiane stanziate sull’Isonzo cercarono di proteggere i confini italiani e di sfondare le linee nemiche e riuscirono così a conquistare Gorizia. Nel dicembre 1916 le truppe austro-ungariche si spostarono verso il Trentino per dar luogo alla così detta “spedizione punitiva” in cui l’esercito italiano avrebbe pagato la rottura della Triplice Alleanza con l’Austria, Cadorna vista la situazione precaria dell’esercito richiese aiuto alla Russia, il generale Brusilov il 4 giugno 1916 diede sostegno alle truppe italiane attuando un attacco al fronte austriaco fermo sul confine galiziano che causò numerosissime perdite, in questo modo le truppe italiane poterono riorganizzarsi e difendere meglio i territori conquistati.