Canto XXIV del Purgatorio di Dante | Video
Canto XXIV del Purgatorio di Dante: guarda il video a cura di Chiara Famooss. Analisi e spiegazione del canto in cui si parla della nascita dello Stilnovo
CANTO XXIV PURGATORIO
Il canto XXIV del Purgatorio è quello che conclude il passaggio attraverso la cornice dei golosi ed è famoso per essere il canto che attesta la nascita del Dolce Stil Novo.
Dante prosegue il suo cammino insieme a Forese Donati, che aveva incontrato nel canto precedente, a passo svelto. L’amico di Dante racconta che sua sorella Piccarda già è beata nel Cielo, e infatti Dante la incontrerà in Paradiso. Dante nota che Bonagiunta mormora la parola «Gentucca». Dante ne chiede il motivo e Bonagiunta risponde che un giorno una giovane donna gli farà piacere Lucca, nonostante della città se ne parli male. Nasce poi un acceso discorso sulla poesia finché i due non riprendono il cammino.
Forese si ricongiunge ai suoi compagni e Dante, Virgilio e Stazio proseguono il loro cammino fino a un albero, dove trovano delle anime che cercano di coglierne i frutti. Una voce esce dalle fronde. Quell’albero è nato da quello del Paradiso: è il famoso albero violato da Eva, poiché osò mangiarne il frutto.
I tre poeti riprendono il cammino e giungono dove si trova l’angelo della temperanza. L’angelo li invita a salire e il suo volto è abbagliante, al punto che Dante non può sostenerne la luce. Il canto si conclude qui, è un canto ricco di tematiche e un po’ complicate.
La prima cosa a cui devi fare attenzione è “Gentucca”, il termine pronunciato da Bonagiunta. I commentatori moderni lo interpretano in modi diversi: secondo alcuni si può leggere come «gente ucca», cioè la gente rimprovera; altri sostengono che fosse un nome proprio.
Per quanto riguarda invece il discorso sul Dolce Stil novo, Bonagiunta usa “novo” riferendosi a “chiodo” e “dolce” per riferirsi allo stile. Insomma, secondo il nuovo chiodo scaccia il vecchio e questa è un’espressione particolarmente usata proprio in amore e quindi per estensione si può ben applicare alla poesia amorosa.
Dante afferma di essere un bravo copista di quanto Amore gli detta e Bonagiunta conferma questa definizione. Ma sottolinea un altro punto: in Dante c’è la visione religiosa della donna che le aveva dato un significato ultraterreno e tramite – per la sua bellezza e la sua onestà – tra Dio e l’Uomo.
CANTO 24 PURGATORIO: PERSONAGGI
Ma vediamo in breve i protagonisti del canto 24 del Purgatorio:
- Bonaggiunta Orbicciani degli Overardi: è stato un rimatore lucchese di professione giudice e notaio che secondo gli studiosi ebbe un ruolo importante nel trasferire gli stilemi della poetica siciliana in Toscana;
- Forese Donati, fratello del capo dei guelfi neri Corso Donati;
- Corso Donati, appunto, che per Dante rappresenta il maggior responsabile delle discordie interne a Firenze.
Ma, come ti abbiamo spoilerato all’inizio, questo canto è anche dedicato ai golosi: infatti Dante cita il Papa Martino IV, famoso per essere un grande goloso, ma anche Ubaldino da la Pila, appartenente a una famiglia molto potente toscana, e Bonifazio Fieschi, arcivescovo di Ravenna.
Come ti avevamo anticipato, questo canto è pluritematico ed è molto importante perché descrive il pensiero politico di Dante e la nascita dello stilnovo.