Canto XI Paradiso, Divina Commedia | Video
Canto XI Paradiso, Divina Commedia: il video a cura di Chiara Famooss sul canto in cui Dante racconta la vita di San Francesco attraverso San Tommaso d’Aquino
CANTO XI PARADISO
Siamo arrivati all’undicesimo canto del Paradiso, in cui Dante racconta la vita di San Francesco attraverso San Tommaso d’Aquino. Dante riflette sul fatto che i ragionamenti degli uomini sono fallaci perché vengono da questi indotti a rivolgersi alle cose terrene: agli studi giuridici, alle scienze, alla politica, all'ozio, al piacere... è solo liberandosi dai piaceri terreni che si verrà accolti nel regno dei cieli.
CANTO 11, PARADISO: SPIEGAZIONE
Come dicevamo, il tema centrale di questo canto del Paradiso è la vita di San Francesco d’Assisi raccontata da san Tommaso d’Aquino. Il filosofo loda il fondatore dell’ordine francescano per evidenziare invece la decadenza del suo ordine d’appartenenza, quello domenicano.
Il canto comincia con un’invocazione di Dante che sottolinea la vanità degli affanni terreni e di che gli uomini perdano il loro tempo alla ricerca di soddisfazioni e piaceri vani, magari attraverso frodi o con la violenza. Dante, invece, si è liberato di questi affanni, motivo per cui riesce a sollevarsi in cielo insieme a Beatrice, dov'è accolto dalle anime beate.
Un’anima si stacca da una corona sospesa nel IV Cielo del Sole: è quella di San Tommaso. Il filosofo spiega che è stata la Provvidenza a decidere la nascita dei due principi che hanno aiutato la Chiesa a rimanere salda in un momento di tribolazione. Il primo principe è San Francesco, che è stato pervaso da un ardore mistico; l’altro è San Domenico.
San Tommaso inizia a raccontare la vita di Francesco e questa è la parte più importante del Canto intero. Il racconto comincia con una lunga descrizione dei luoghi in cui Francesco è nato che e acquistano anche un senso ulteriore con una serie di metafore che rimandano alla dimensione spirituale cui il santo sembra destinato già dal luogo di nascita. Nota bene che Dante lo paragona allo stesso sole per la funzione confortante delle sue virtù.
Il racconto della vita del Santo d'Assisi si muove tutto in una dimensione mistica e spirituale. Dante utilizza una metafora particolare per parlare del rapporto di San Francesco con la povertà, paragonando la povertà a una donna che, prima di sposarsi dopo la morte del primo marito, aveva dovuto aspettare 1100 anni per incontrarne un altro, appunto san Francesco.
Questo amore tra il santo di Assisi e la povertà ha ispirato anche Bernardo di Quintavalle, primo seguace di Francesco, e gli altri francescani. San Tommaso racconta poi a Dante le fasi del riconoscimento della nuova regola e gli ultimi anni di vita di San Francesco.
Finito questo racconto, il filosofo invita Dante a pensare a Domenico, l'altro principe della Chiesa insieme a Francesco, fondatore dell'Ordine domenicano. Per san Tommaso chi si attiene alla regola dell'Ordine può trarne grandi benefici e arricchirsi spiritualmente, ma coloro si allontanano dalla regola in cerca di beni terreni s'impoveriscono.
Perché questo canto è importantissimo? Qui Dante affronta il tema della crisi degli ordini mendicanti, cioè francescani e domenicani. Secondo l’autore avevano si erano discostati dagli insegnamenti e dalle regole dei loro fondatori.
Una cosa importante che devi ricordarti è che Dante opera tra l’undicesimo e il dodicesimo canto del Paradiso una sorta di chiasmo: se nel Canto XI è il domenicano san Tommaso a tessere le lodi di Francesco e ad evidenziare i problemi interni al proprio Ordine, in quello successivo sarà il francescano san Bonaventura a lodare san Domenico e ad evidenziare i problemi del suo Ordine.