Canto III Purgatorio, Divina Commedia | Video
Canto III Purgatorio, Divina Commedia: video. Spiegazione del canto ambientato nell'Antipurgatorio dove troviamo le anime degli scomunicati
Canto III Purgatorio, Divina Commedia
Il terzo canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante è ambientato nell’antipurgatorio e mette in scena il dialogo del nostro protagonista con le anime degli scomunicati, che si sono pentite in punto di morte e hanno guadagnato il perdono di dio.
Il canto può essere suddiviso in tre sezioni:
- Il dialogo tra Dante e Virgilio, in cui vengono affrontate tematiche teologiche e dottrinarie e vengono sottolineati i limiti della conoscenza umana. Qui ci si può riallacciare quindi al I canto dell’Inferno, in cui la perdita nella selva oscura diventa emblema della perdizione che l’uomo raggiunge seguendo unicamente la ragione; e ci si può collegare anche al canto XXVI dell’inferno, dove Ulisse viene punito per aver cercato di superare i limiti della conoscenza umana.
- La seconda sezione della suddivisione ideale del canto è l’incontro dei due poeti con le anime degli scomunicati.
- Terza e ultima sezione: l’incontro con Manfredi, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, pretesto che Dante usa per condannare la facilità con il quale il papato usa l’arma della scomunica.
Nel terzo canto del Purgatorio Dante celebra anche la dinastia sveva. Già nel suo De Vulgari Eloquentia Dante aveva indicato Manfredi e Federico II come gli ultimi principi italiani. Ma nella commedia Manfredi non cita il padre, poiché Federico II è condannato nel sesto cerchio dell’Inferno, tra gli epicurei.