Canne al vento: riassunto per capitoli
Canne al vento: trama e riassunto per capitoli del romanzo che valse il Nobel per la letteratura nel 1927 all'autrice Grazia Deledda
CANNE AL VENTO
Canne al vento è un romanzo di Grazia Deledda. Originariamente uscito a puntata su L'illustrazione italiana nel 1913, fu poi convertito in un volume unico. In Canne al vento, Deledda racconta la fragilità umana e il dolore dell'esistenza lungo 17 capitoli e che ha valso all'autrice il premio Nobel per la letteratura nel 1927. Vediamo insieme il riassunto capitolo per capitolo.
CANNE AL VENTO: RIASSUNTO CAPITOLO PER CAPITOLO
Capitolo 1.
Efix è il servo delle dame Pintor Noemi, Ester e Ruth. Dopo il lavoro, si ritira nella capanna che sembra fungergli da abitazione. Ad un tratto arriva Zuannantò, un giovane che lo avverte che le padrone vogliono che la mattina seguente vada in paese perché devono parlargli di una questione urgente: una lettera è arrivata e si pensa possa essere di Giacinto, figlio di Lia, la quarta sorella scappata di casa anni addietro che ha portato Don Zame, il padre violento che rinchiudeva le figlie in casa come suore, alla morte.
Capitolo 2.
Efix parte quindi all’alba del giorno dopo e giunge alla residenza delle tre padrone, che scoprono il nipote giungerà lì entro pochi giorni. Donna Ester è favorevole ad ospitarlo ma non sono della stessa idea Donna Noemi e Donna Ruth che tuttavia pensa che, una volta ospitato, se si fosse comportato male avrebbero sempre potuto cacciarlo via; Efix si prende quest’incarico. Le tre ritornano alle loro mansioni e successivamente il servo scambia due parole con ognuna, rassicurandosi sulla decisione presa. Efix sembra aver molto a cuore la venuta del giovane e così, per fargli buona impressione, decide di andare a comprarsi una berretta nuova. Sulla strada si sofferma a casa dell’usuraia Kallina per farsi prestare un altro scudo, oltre agli 8 che ha già chiesto in prestito. Al negozio si sofferma a parlare con la suocera del proprietario, donna non nobile ma amica di Donna Ruth.
Capitolo 3.
Quando Giacinto giunge a destinazione, solamente a maggio, Ruth e Ester sono alla festa di Nostra Signora del Rimedio mentre Noemi è a casa da sola a rimuginare sul passato e sui ricordi della sorella Lia e del padre, accompagnata solamente per un breve lasso di tempo dalla compagnia della vecchia Pottoi. Ella accoglie il nuovo arrivato, altro e pallido che pareva un operaio, come un’esemplare padrona di casa: lo fa accomodare, gli prepara un pasto e chiacchiera con lui, allietata dalla notizia annunciatagli dal ragazzo che si sarebbe presto recato a Nuoro per domandare lavoro in un mulino.
Capitolo 4
Donna Ester e Donna Ruth incontrano solo dopo Giacinto, che era rimasto a cena con Efix. Giacinto viene accolto con affetto da tutti, tranne che da Noemi. Grixenda, una ragazza del paese, non può far a meno di notare la bellezza del giovane.
Capitolo 5
Lo zio di Giacinto, nonché cugino delle dame Pintor, è convinto che per mantenere il ragazzo saranno costretti a vendere tutti i loro averi e confessa al servo Efix di essere interessato all’acquisto del podere, qualora lo vendessero.
I due giungono in paese ed Efix ammira Giacinto e Grixenda scherzare l’un con l’altro e Noemi, Ester e Kallina intente a cucire.
Efix torna alla festa dopo tre giorni. Quella giornata è un continuo divertimento tra musica, balli e gridi di gioia e Giacinto sembra spensierato. Inoltre ha una relazione più o meno segreta con Grixenda e confessa al servo di aver intenzione di sposarla.
Capitolo 6
Efix incontra nuovamente don Predu, che gli ribadisce che è interessato al podere delle sue padrone. Giacinto intanto frequenta sempre più spesso il don e il Milese e confida al servo di sentirsi in colpa di gravare tutto sulle spalle delle zie. Il ragazzo vorrebbe trovarsi un’occupazione ma loro non vogliono e inoltre gli vietano di sposare Grixenda, perché la ragazza non è nobile.
Capitolo 7
Efix scopre che Giacinto si era indebitanto con Kallina l’usuraia, falsificando le firme di don Predu e donna Ester. In questo modo donna Ester, Ruth e Noemi, pagando tutti i debiti saranno così costrette a fare l’elemosina e Giacinto decide di andare a Nuoro a trovare lavoro, costretto così ad abbandonare anche la sua amata Grixenda.
Capitolo 8
Prima di partire, Giacinto si reca dall’usuraia per prendere altri soldi per il viaggio, promettendole che glieli avrebbe restituiti entro 2 settimane. In seguito, si reca a salutare lo zio, don Predu. I due uomini convincono il ragazzo a giocare a carte con loro e un altro uomo e nella partita il ragazzo perde tutti i soldi prestatigli da Kallina.
Capitolo 9
Zia Potatoi, nonna di Grixenda, convince Noemi a dare il benestare all'unione tra Giacinto e Grixenda. Ma la benevolenza di Noemi per il nipote cessa però quando a casa arriva una comunicazione con la quale l’usuraia richiede la cambiale firmata falsificamene da Giacinto col nome di donna Ester; quest’ultima decide così di andare a parlare a Kallina per convincerla a concedere altro tempo. Le altre due donne rimangono in casa con don Predu ma Ruth non si sente bene e muore.
Capitolo 10
Da quando Giacinto è andato via, Grixenda soffre molto e la stessa situazione vale per donna Ester e Noemi, che hanno perso la sorella. Sotto incitazione delle due padrone, Efix va a cercare il ragazzo, comunicandogli che non deve più tornare alla loro casa. I due però cominciano a discutere e il servo finisce per sentirsi male, poiché Giacinto non gli vuole dire come fa ad essere già a conoscenza della morte di donna Ruth. Efix, inoltre, fa un importante confessione: è stato lui, anni addietro, a uccidere il padre delle tre padrone, che aveva scoperto che stava aiutando l’altra figlia Lia, la madre di Giacinto, a fuggire e voleva ucciderlo a sua volta.
Capitolo 11
Con tutti i debiti da pagare per causa di giacinto e la morte della sorella, Noemi ed Ester non escono più di casa e non pagano nemmeno più Efix.
Un giorno il servo si ritrova a parlare con Don Predu e quest’ultimo, preoccupato anche lui per le finanze delle cugine, convince Efix ad andare a parlare con le padrone, nel tentativo di indurle a vendergli il podere.
Capitolo 12
Con sorpresa, le donne accettano la proposta di Predu. Efix continua così a lavorare al poveretto e il nuovo padrone diventa più generoso e apprensivo con le due donne. Un giorno il servo va a parlare con Noemi da parte di Don Predu per chiederle di sposarlo, ma la donna rifuta. Efix tenta in tutti i modi di convincerla ma non ci riesce e preso dallo sconforto se ne va.
Capitolo 13
La vecchia Potatoi muore di vecchiaia e prega Efix di convincere Giacinto a mantenere la promessa di matrimonio fatta a Grixenda, dato che la giovane si sta deprimendo sempre più. Così il servo si reca a Nuoro e dopo vari eventi incontra un mendicante cieco che ha appena perso il suo compagno di vita e prende la decisione di aggregarsi a lui.
Capitolo 14
Efix comincia a girare le varie feste della zona assieme al cieco di nome Istene. I due chiedono l’elemosina e il vecchio servo è sempre più turbato dal fatto che non è sicuro che la decisione che ha preso di andarsene via sia quella giusta. In una piazza i due vedono due mendicanti di cui uno, per guadagnare di più, si finge malato di tumore, Istene rivela a tutti la verità e finisce in prigione ed Efix riprende il suo viaggio con un compagno in più, quello che aveva fatto a botte con Istene.
Capitolo 15
I tre girano molte feste guadagnando una cifra abbastanza consistente di denari anche se Efix percepisce questa condizione di elemosinamento come una punizione per espiare i peccati.
Una notte però uno dei due ciechi ruba la bisaccia e il giorno dopo l’altro lo segue: finalmente Efix si libera del loro peso e ritorna al suo poderetto. Questo però è passato alle cure di Zuannantoni. Grixenda poi lo informa che si sposerà con Giacinto e che anche Predu e Noemi convoleranno a nozze.
Capitolo 16
Il vecchio servo si reca a salutare Noemi e Ester, cenando e raccontando le sue avventure, Efix si rende conto che Ester è contenta del suo ritorno mentre Noemi un po’ meno: infatti, sembra scocciata e non intende parlare di Don Predu. Dopo cena chiarisce la situazione con Efix, decide di sposare lo zio ed il servo ha il compito di portare la notizia allo sposo affinché il loro matrimonio avvenga prima di quello di Giacinto e Grixenda.
Capitolo 17
Efix ritorna un po’ a lavorare al poderetto ma si rende conto che sono ormai giunti i suoi ultimi giorni di vita e decide di passarli in compagnia delle padrone che ha servito per tutta una vita. Rimane nella loro casa delirante per molti giorni finché si confessa al prete liberandosi dell’enorme peso da cui è stato oppresso da tutta la vita, l’omicidio del padre delle tre donne, e muore.