Indice
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Calendario accademico
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Quando inizia e finisce ogni anno universitario
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Come funziona l’anno accademico
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Quanto dura l’università
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Come si calcolano i CFU per ogni anno accademico
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Ascolta il podcast sull'orientamento universitario
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Calendario accademico
Il calendario accademico dell’università è molto particolare ed è normale, almeno all’inizio, che le matricole fatichino a orientarsi, cercando di capire quando inizia e quando finisce ogni anno universitario. Alle scuole superiori infatti il tempo è scandito in modo semplice e schematico: le lezioni cominciano a settembre su tutto il territorio italiano e terminano a giugno.
Questo non accade all’Università dove i corsi possono cominciare e finire in modo differente a seconda delle scelte del docente e dei crediti formativi (Cfu) che vengono assegnati a ogni singola materia. L’unica regola da rispettare è sempre che il corso termini prima dell’inizio di una sessione d’esame. Proviamo dunque a capire come funziona il calendario accademico e in che modo orientarsi.
Quando inizia e finisce ogni anno universitario
Solitamente il primo giorno di Università viene fissato la prima settimana di ottobre o l’ultima settimana di settembre dopo gli esami di ammissione (A proposito di test d’ammissione, dai un’occhiata al Test orientamento universitario: scopri per quale facoltà sei più portato!). In ogni caso va specificato che ogni corso di laurea possiede un proprio calendario, per questo motivo l’inizio delle lezioni potrebbe essere posticipato o anticipato, questo vale soprattutto per i corsi ad accesso programmato. Di norma comunque i corsi cominciano quasi sempre nel mese di ottobre, mentre l’anno accademico termine con la sessione autunnale che si tiene di solito a settembre.
Come funziona l’anno accademico
Una volta scelta la propria facoltà ogni studente può consultare il calendario accademico dell’Università. Ogni anno è suddiviso in semestri con un periodo di lezioni e periodi di pausa durante i quali gli studenti possono sostenere gli esami. I corsi possono essere obbligatori, poiché propedeutici per gli esami degli altri anni oppure si possono scegliere liberamente. Per quanto riguarda gli esami inoltre ogni anno sono previste tre sessioni.
Come si articola un calendario tipico dell’anno accademico universitario? L’inizio è fissato fra ottobre e dicembre con i corsi da seguire e le varie lezioni. Fra gennaio e febbraio troviamo la sessione invernale in cui si sostengono gli esami. Il secondo semestre inizia fra febbraio e marzo, arrivando sino a maggio con i diversi corsi. La sessione estiva viene fissata fra giugno e luglio, anche se alcune università prevedono degli esami anticipati a maggio. Ad agosto l’ateneo chiude per riaprire a settembre con la sessione autunnale durante la quale è possibile sostenere gli esami che riguardano i semestri precedenti e che gli studenti non sono riusciti a portare a termine prima.
Nelle sessioni d’esame sono presenti gli appelli, ossia le date in cui si svolgono gli esami. Normalmente gli appelli sono 2 o 3 per ogni corso e per sostenere l’esame lo studente deve iscriversi entro una data definita dalla singola Università. Questo sistema consente agli studenti di organizzare il proprio tempo come preferiscono e in base ai propri ritmi.
Di norma si seguono i corsi e si preparano gli esami, partecipando alle elezioni e distribuendo in modo adeguato le ore di studio.
Quanto dura l’università
L’ordinamento universitario italiano prevede lauree triennali e magistrali. La laurea triennale è conosciuta anche come laurea di primo livello ed è considerata come il primo ciclo universitario in cui viene fornita una formazione di base riguardo la propria materia di studio. La magistrale rappresenta invece un percorso biennale che permette di acquisire una formazione che sia specialistica. Ad esempio la facoltà di psicologia prevede un ciclo triennale al termine del quale è possibile scegliere fra vari indirizzi di studio come psicologia dello sviluppo tipico e atipico, psicologia clinica e della riabilitazione o psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Sarà lo studente a scegliere l’indirizzo che reputa più adatto e interessante, in linea con i propri obiettivi futuri e professionali.
Esistono poi numerose laurea a ciclo unico che durano 5 oppure 6 anni e prevedono una modalità triennale e magistrale. Fra le facoltà a ciclo unico troviamo Medicina e chirurgia che dura 6 anni, Odontoiatria e protesi dentaria che dura 6 anni, Medicina veterinaria che ha una durata di 5 anni, Farmacia, che dura 5 anni, Chimica e tecnologia farmaceutica, che ha una durata di 5 anni, Architettura, che dura 5 anni, Scienze della formazione primaria, che ha una durata di 5 anni e Giurisprudenza che dura 5 anni.
Come si calcolano i CFU per ogni anno accademico
Chi inizia l’Università imparerà a conoscere il concetto di CFU, ossia crediti formativi universitari. Quest’ultimi indicano il numero standard di ore fissato per la preparazione di un esame. Un credito di solito corrisponde a 25 ore e ad ogni esame viene assegnato un numero di CFU che parte da 6-9 e può arrivare sino a 12.
Per completare una laurea triennale serviranno 180 CFU, dunque 60 ogni anno distribuiti in massimo 20 esami. La laurea magistrale invece prevede 120 CFU, dunque 60 ogni anno suddivisi in massimo 12 esami. Un corso particolare come Medicina e chirurgia prevede invece 360 CFU, mentre Giurisprudenza 300 CFU.
Per accedere all’esame di laurea bisogna ottenere tutti i crediti formativi che sono stati previsti dall’Ateneo. Abitualmente la laurea triennale viene richiesta al relatore 6 mesi prima della sessione di discussione, mentre quella magistrale andrebbe richiesta 8-10 mesi prima.
Il funzionamento delle sessioni di laurea è molto simile a quello degli esami. Ciò significa che nel corso di un anno accademico è possibile laurearsi nella sessione estiva, ossia a luglio, ma anche nella sessione autunnale (ovvero fra ottobre e novembre) oppure nelle sessioni straordinarie che sono fissate nei mesi di marzo e di aprile. Va tenuto conto inoltre che ogni Università può variare e scegliere delle tempistiche differenti. Per tutti gli atenei però il voto è lo stesso: con la tesi è possibile ottenere infatti un punteggio minimo di 66/110 e un massimo di 110/110 punti.
Ascolta il podcast sull'orientamento universitario
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