Buoni propositi: come porsi obiettivi sani e stimolanti

Ci sono momenti in cui abbiamo voglia di porci degli obiettivi e lavoriamo sui buoni propositi da mettere in pratica nei mesi successivi. Molto spesso il primo problema da affrontare è capire in quale direzione vogliamo andare e quali potrebbero essere gli obiettivi. In questo articolo trovi le linee guida che ti aiuteranno in questo processo di definizione.

Buoni propositi: come porsi obiettivi sani e stimolanti
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Come riconoscere gli obiettivi da fissare

Come definire i buoni propositi
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Che sia gennaio o settembre ci sono momenti in cui siamo più propensi a fare il punto della situazione e mettere giù obiettivi e buoni propositi per i mesi a seguire. Molto spesso il primo problema da affrontare quando ci poniamo i buoni propositi è proprio capire in quale direzione vogliamo andare, quali potrebbero essere gli obiettivi da porci.



Per fare questa ricerca possiamo utilizzare alcune linee guida che ci aiutino nel processo:

  1. Brainstorming: scrivi tutto ciò che ti viene in mente, dagli obiettivi più piccoli a quelli che ti sembrano enormi o lontanissimi;
  2. Limiti: riconosci gli obiettivi irrealistici, o quelli che non sono al momento perseguibili per i più svariati motivi e dividili dagli altri; non devi per forza eliminarli, alcuni puoi “metterli da parte” per il futuro.
  3. Reale interesse: una volta fatta la prima scrematura è importante chiedersi “perchè vorrei raggiungere questo obiettivo?”; è necessario che la motivazione sia interna, cioè che la sia davvero tua e non arrivi da idee, preconcetti o pressioni culturali o esterne a te.
  4. Includi anche ciò che ti spaventa: non eliminare un obiettivo solo perché il processo ti crea ansia, spesso sono proprio gli obiettivi più importanti a crearci agitazione e per questo è importante perseguirli.

Come fissare gli obiettivi in modo funzionale

Il secondo problema a cui possiamo andare in contro quando stiliamo gli obiettivi è quello più “organizzativo”, che poi spesso rappresenta la causa dell’abbandono o del mancato raggiungimento degli obiettivi. Anche in questo caso, possiamo seguire alcuni step che possono aiutarci ad organizzare gli obiettivi in modo realistico e funzionale:

  1. Definisci le priorità: per dedicare il tempo e le risorse adeguate ai nostri obiettivi è necessario stabilire per ognuno priorità diverse. Il tipo di priorità può essere legato all’urgenza, al bisogno o all’utilità. Questo ti permetterà di non essere sopraffatti e fare un passo alla volta.
  2. Categorizza gli obiettivi: crea categorie di obiettivi differenti in base ai contesti di vita, come scuola, lavoro, sport, tempo libero, ecc. In questo modo sarà più semplice anche dedicare ad ognuno uno spazio specifico nella tua quotidianità.
  3. Suddividi per obiettivi più piccoli: crea dei piccoli step o dei micro obiettivi che ti permettano di mantenere la motivazione e di raggiungere piccole gratificazioni lungo il tuo percorso;
  4. Individua gli strumenti necessari: ogni volta in cui ti incammini verso un obiettivo fai prima un check di cosa ti serve, cosa ti manca e cosa hai già. In questo modo non rischierai di arrivare a metà strada e dover abbandonare per mancanza di risorse.

Gestire gli imprevisti e i cambi di obiettivo

Gli step descritti sopra sono molto utili per prendere spunto e creare il tuo percorso personale per il raggiungimento dei tuoi obiettivi: non si tratta perciò di regole universali ma di strumenti modificabili in base alle tue specifiche necessità. Si tratta inoltre di un processo in continuo cambiamento, proprio perché risente di molti fattori interni ed esterni.

Per questo motivo è necessario tenere a mente alcuni principi utili:

  • Gli obiettivi possono cambiare: specialmente quelli a lungo termine, possono modificarsi nel tempo. Concediti la possibilità di cambiare strada anche nel pieno del percorso, perché costringerti a mantenere una strada che non senti più tua non ti porterà da nessuna parte;
  • Gli errori fanno parte del percorso: utilizza errori e fallimenti come prova del tuo impegno e non come un informazione sulla tua inadeguatezza. Prendi spunto dagli scivoloni per comprendere cosa è andato male e come rimetterti in cammino;
  • Stesso obiettivo ma percorsi diversi: capita spesso che ci si presentino imprevisti nel corso del cammino, ed è importante tenerli in considerazione fin dall’inizio. Utilizza quei momenti per fermarti e fare il punto della situazione, sono molto utili per aiutarti a sviluppare qualità; di problem solving, adattamento e pensiero creativo;
  • Goditi il viaggio: spesso il percorso che compiamo per raggiungere un obiettivo è più arricchente dell’obiettivo stesso. Non posticipare felicità e soddisfazione a “quando sarà tutto a posto”, creeresti aspettative irrealistiche su quel momento e la delusione è dietro l’angolo. Concediti di essere felice per il viaggio, per i piccoli passi e anche per i tuoi errori: sono il segnale che stai vivendo davvero, ed è ciò che più conta.

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