"Bonus maturità, nel 2014 rimaniamo così ma per il futuro in qualche modo dovrà tornare". Parola di Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione dei Presidi Italiani, che è stato intervistato dal Quotidiano Nazionale. A suo dire uno dei problemi del sistema dell'accesso all'università italiano è proprio l'abolizione del sistema per valutare il percorso scolastico degli alunni.
RIMETTERE IL BONUS - Parlando dell'anticipazione dei test di ingresso ad Aprile, Rembado afferma che si è trattato di una necessità logistica delle università. Ma "c’è un problema più profondo: nella valutazione di un ragazzo non si tiene conto della sua storia formativa, dei risultati ottenuti alle superiori". Era proprio l'esigenza che il bonus maturità tentava di colmare; e a domanda diretta ("il bonus dovrebbe tornare?"), Rembado dice chiaramente: "Magari non con la stessa formula di prima, ma sì". Una posizione molto vicina a quella espressa dal ministro Stefania Giannini.
NUOVA GRADUATORIA E BONUS MATURITA', RICORSI IN ARRIVO
CAMBIARE I TEST - Secondo Rembado cancellare il
bonus Maturità "è una svalutazione del ruolo della scuola" e quindi bisogna mettere in cantiere "il ritorno a una forma di bonus maturità o comunque a un sistema che tenga conto almeno dell’ultimo triennio di vita scolastica dello studente". Secondo Rembado i test d'ingresso dovrebbero essere ripensati completamente, riportati a settembre e inseriti in un sistema in cui il risultato del test vale per metà del punteggio complessivo, e il percorso scolastico per l'altra metà. Ti sembra una proposta valida? Dicci la tua nei commenti!