Biologia: geni e alleli
Geni e alleli: cosa sono e quali sono le loro funzioni? Una guida di biologia con le definizioni, le caratteristiche e la spiegazione dei geni e degli alleli
Indice
Geni e alleli: introduzione
Le materie scientifiche sono generalmente le più temute dagli studenti di scuole medie e superiori per via della complessità degli argomenti trattati. Tuttavia, si tratta di discipline molto importanti che ci aiutano a comprendere come funziona il nostro mondo.
Una delle discipline più articolate e interessanti è sicuramente la biologia. Quest'ultima si occupa di approfondire le dinamiche e i meccanismi che regolano il ciclo vitale degli esseri viventi, animali e vegetali.
Uno dei temi più insidiosi da studiare in biologia è senza alcun dubbio la genetica. Questa branca ci permette di avere un'idea più chiara sulle informazioni ereditarie portate dalle cellule.
A tal proposito, si rivela opportuno prendere in esame i geni e gli alleli.
Qui di seguito vedremo cosa sono e qual è il loro ruolo nel complesso meccanismo della vita. Geni e alleli sono fondamentali per quanto riguarda la trasmissione dei caratteri ereditari in relazione allo sviluppo della specie.
Definizione di gene
Quando in biologia ci addentriamo nel complesso mondo della genetica, il primo elemento che incontriamo è il gene. Tutti quei tratti ereditari che vengono trasmessi dai genitori tramite il DNA (acido desossiribonucleico) vengono chiamati "geni".
Si tratta sostanzialmente di unità ereditarie che contengono una serie di istruzioni valide a creare un nuovo essere vivente.
Il corredo genetico di ciascuno di noi determina ciò che siamo, il nostro aspetto esteriore, la nostra predisposizione alle malattie, e così via.
Grazie ai geni, le proteine e l'acido ribonucleico, ossia l'RNA, vengono sottoposte ad un processo di sintesi, utile a regolare il ciclo vitale di ciascun essere vivente.
Ogni gene trova la sua collocazione in una porzione di cromosoma, detta "locus". Un cromosoma può dunque contenere diversi geni, dislocati su vari punti specifici. Le varie collocazioni differenziano tra loro gli esseri viventi.
Definizione di allele
Gli esseri umani sono organismi che contengono una serie di caratteri ereditari. Ciascuno di essi trasporta in sé delle cellule diploidi, le quali possiedono due geni.
Il gene paterno e quello materno si uniscono, dando origine ad una coppia genica. In essa possiamo trovare due varianti molecolari di uno stesso gene, che vengono chiamate alleli.
Secondo la legge di Mendel, gli alleli possono essere uguali oppure diversi tra loro in base al prodotto risultante dal processo di meiosi cellulare.
La loro natura dipende altresì dall'assestamento genetico portato dalla fecondazione. Quando una coppia genica di alleli presenta due elementi uguali, si parla di condizione omozigote. Quando, invece, gli alleli sono diversi, parleremo di condizione eterozigote.
Ma andiamo ad approfondire ulteriormente la questione, al fine di capire meglio l'importanza di geni e alleli nella trasmissione dei caratteri ereditari.
Funzioni dei geni
Quando studiamo l'evoluzione della specie, sappiamo per certo che ciascun essere vivente possiede un determinato numero di cromosomi.
Per quanto riguarda i geni, invece, una stima di questo tipo non è fattibile. A tal proposito ci basti sapere che ciascun gene svolge una funzione a sé, differente da quella di altri geni ad esso attigui.
Ciascun gene è responsabile di una specifica caratteristica, ben visibile in qualsiasi incrocio genetico.
In riferimento ai geni, dobbiamo ricordare la distinzione tra genotipo e fenotipo. La prima denominazione riguarda un insieme di tutti i geni appartenenti ad un individuo. Per fenotipo si intende, invece, l'insieme dei caratteri fisici o chimici che distinguono ciascun essere da un altro.
Funzioni degli alleli
In un qualunque incrocio di tipo genetico avviene un'acquisizione degli alleli, che può variare in base alla loro natura.
Due alleli uguali tra loro creano una linea pura, mentre due alleli differenti origineranno una linea ibrida.
Parleremo inoltre di alleli dominanti e recessivi, a seconda degli effetti che queste varianti geniche producono su un determinato carattere.
Un allele dominante sovrasta il suo vicino recessivo, situato sul medesimo locus. Per distinguere le due varianti in questione si utilizza la lettera a.
Avremo la “A” per indicare un allele dominante e una “a” per identificare l'allele recessivo.
Una condizione omozigote può assumere due aspetti diversi. Parleremo quindi di omozigote dominante in presenza di due alleli dominanti e identici tra loro (AA).
Se invece ci troviamo dinanzi ad una condizione omozigote recessiva, avremo due alleli “aa”. Per ottenere una coppia di alleli di tipo “Aa”, si parlerà invece di condizione eterozigote.
Ascolta il podcast su Gregor Mendel e la genetica
Ascolta su Spreaker.Altri contenuti sulla genetica
- DNA: scoperta, struttura e funzione
- Gregor Mendel e la genetica: biografia, leggi e scoperte
- Genetica: tesina di terza media
- Jean Piaget e l'epistemologia genetica
Guarda il video su Gregor Mendel: il padre della genetica
Un aiuto extra per il tuo studio
Approfondisci la biologia con questi riassunti e manuali: