Battistero di San Giovanni a Pisa: storia, caratteristiche e stile

Battistero di San Giovanni a Pisa: storia, caratteristiche e stile di uno dei simboli dell’età dell’oro di Pisa nonché battistero più grande del mondo
Battistero di San Giovanni a Pisa: storia, caratteristiche e stile
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1Che cos'è il Battistero di Pisa?

Il Battistero di San Giovanni
Il Battistero di San Giovanni — Fonte: getty-images

Il Battistero di San Giovanni Battista, noto semplicemente anche come Battistero di Pisa, è situato nel complesso monumentale di Piazza dei Miracoli a Pisa, con le celebri Torre Pendente, Cattedrale e Camposanto

La bellezza e l'eleganza dell'architettura del Battistero di Pisa, unite alla ricchezza delle decorazioni e degli affreschi, fanno del Battistero di San Giovanni uno dei monumenti più importanti di sintesi tra l’architettura romanica e quella gotica in Italia e nella storia dell’arte italiana

2Contesto storico

Piazza dei Miracoli
Piazza dei Miracoli — Fonte: getty-images

Tra il XII e il XIII secolo, la Repubblica marinara di Pisa fu all’apice del suo splendore: ricca, potente e in continua espansione. La propria influenza politica ed economica si basava sui possedimenti e sui diritti commerciali a est del Mar Mediterraneo.

La fortuna di Pisa derivava dalla partecipazione attiva alle Crociate: in particolare alla Prima Crociata (1096-1099), quando la repubblica beneficiò di una forte presenza commerciale nel Medio Oriente.

Volendo ridefinire lo spazio urbano e realizzare un ambiente che simboleggiasse la prosperità della città, la comunità pisana commissionò la costruzione dell’attuale Piazza dei Miracoli, uno spazio pubblico e prestigioso che riprende il Santo Sepolcro di Gerusalemme.

3Storia del Battistero diPisa

3.1Costruzione

Sia in planimetria che in alzato, l’aspetto attuale del Battistero di Pisa deriva dal progetto dell’architetto Diotisalvi (XII sec.) che lo armonizzò per stile, materiali, proporzioni e posizione con l’adiacente Cattedrale degli architetti Rainaldo (XI-XII sec.) e Buschetto (XI-XII sec.).

Diotisalvi diresse i lavori di costruzione dal 1152 al 1180 circa. A lui sono riconducibili i seguenti interventi:

  • all’interno, il paramento murario dei pilastri, la loro pianta pentagonale e le modanature delle basi;
  • all’esterno, le arcate cieche del primo ordine e la galleria del secondo ordine, inclusa la corona di archi e colonne.
Particolare degli intagli sopra la porta del Battistero di San Giovanni
Particolare degli intagli sopra la porta del Battistero di San Giovanni — Fonte: getty-images

Il cantiere dell’edificio subisce dei progressivi rallentamenti per poi arrestarsi del tutto. Sebbene non completato del tutto, alla metà degli anni ’80 i documenti attestano nel Battistero la celebrazione di diverse cerimonie rilevanti.

Solo nei primi anni del XIII secolo, i lavori al Battistero ripresero con una certa regolarità. Furono completati i portali Nord ed Est, adornati con dettagli e decorazioni bizantineggianti.

3.2Evoluzioni del fabbricato

Statua di San Giovanni Battista sulla cupola del Battistero di Pisa
Statua di San Giovanni Battista sulla cupola del Battistero di Pisa — Fonte: getty-images

Analogamente agli interventi all’esterno del Battistero, tra il XII e il XIII secolo, ricominciarono anche i lavori decorativi all’interno dell’edificio: il cantiere fu posto sotto la direzione delle maestranze lombardo-lucchesi riunite con il nome collettivo prima dei Guidi e poi dei Bigarelli.

L’andamento altalenante duecentesco del cantiere del Battistero si risolse con la direzione dei Pisano: incaricato dall’arcivescovo Federico Visconti (1200-1277), Nicola Pisano (1210/1220-1278/1287) tra il 1256 e il 1278 mutò notevolmente l’aspetto stilistico del Battistero.

Sulla falsariga del padre, dal 1287 ai primi anni del Trecento, proseguì il figlio Giovanni Pisano (1248ca-1315ca). Il suo cantiere fu caratterizzato da un’ampia produzione architettonica e scultorea.

La precaria situazione economica dell’Opera di San Giovanni fece slittare il completamento del Battistero. I documenti rinvenuti non suggeriscono una data precisa per la fine delle vicende edilizie del monumento, tuttavia sappiamo che nel 1395 fu posta la statua di San Giovanni Battista a coronamento del cupolino.

4Il restauro del Battistero

Piazza dei Miracoli in una foto del 1895
Piazza dei Miracoli in una foto del 1895 — Fonte: getty-images

Contestualmente al riassetto generale della Piazza del Duomo, anche il Battistero fu oggetto di importanti restauri avvenuti durante l’Ottocento. Il cantiere si aprì nel 1835, ma gli interventi si protrassero dal 1841 al 1856, durante la presidenza dell’Opera di Vincenzo Carmignani (1779-1859).  

Dal 1841 al 1848 il cantiere si occupò dei restauri dell’esterno, supervisionati dall’architetto Alessandro Gherardesca (1777-1852), rimaneggiando le parti più danneggiate dell’edificio secondo le teorie del restauro stilistico.  

Dal 1850 al 1856 i restauri, diretti dall’ingegnere comunale Pietro Bellini 1817-1866), interessarono gli interni: ci si limitò alla rimozione degli arredi non medievali e all’inserimento di nuove vetrate. Fu bandito anche un concorso per la realizzazione degli affreschi della cupola che tuttavia non furono mai eseguiti

5Caratteristiche del Battistero

5.1Esterno

Scultura sopra l'ingresso del Battistero di San Giovanni a Pisa
Scultura sopra l'ingresso del Battistero di San Giovanni a Pisa — Fonte: getty-images

Felice ed elegante sintesi tra gli stilemi architettonici romanici e gotici, il Battistero di Pisa ha una pianta circolare ed è rivestito di marmo bianco e nero. Il cupolino emisferico e la cupola di base dodecagonale chiudono l’edificio. 

Suddiviso in tre ordini orizzontali, il Battistero è decorato da sontuosi elementi scultorei, motivi vegetali e busti. La cupola, su cui svetta la statua bronzea di San Giovanni, è intervallata da costoloni ornati, è ricoperta da tegole rosse in direzione del mare, e da lastre di piombo verso levante. 

L’accesso principale all’edificio è il Portale Est ed è quello con più decorazioni: le colonne e le ghiere degli archi a tutto sesto sono ornati da motivi allegorici e vegetali; l’architrave è composto da due fregi in bassorilievo; e la lunetta ospita la Madonna del Colloquio (1248ca) di Giovanni Pisano.

5.2Interno

La pavimentazione in marmo dell'aula interna del Battistero di Pisa
La pavimentazione in marmo dell'aula interna del Battistero di Pisa — Fonte: getty-images

L’ampio ambiente interno del pian terreno, dall’aspetto essenziale e austero, converge verso il fonte battesimale su cui ruotano imponenti colonne e pilastri, connessi tra loro da arcate a tutto sesto.

L’altare, posto alle spalle del fonte e circondato da una transenna scolpita, ha il pavimento in stile cosmatesco mentre la pavimentazione dell’aula è composta da lastre di marmo bianco intervallate da linee di marmo nero, le quali riprendono l’ottagono del fonte.

Pulpito del Battistero di Pisa, capolavoro di Nicola Pisano
Pulpito del Battistero di Pisa, capolavoro di Nicola Pisano — Fonte: getty-images

Simile al piano terra per decorazione e foggia è il matroneo, avente però il colonnato ritmato orizzontalmente da marmi bianchi e neri. Alla sommità l’edificio è chiuso dall’intradosso della cupola privo di alcun abbellimento, ma con una sola finestrata che si affaccia verso il Duomo.

A Est del fonte battesimale si trova un capolavoro del gotico italiano del Duecento: il Pulpito del Battistero di Pisa (1257-1260) di Nicola Pisano. Sorretto da sei colonne laterali; che compongono un esagono, e da una centrale, con tre telamoni come basamento, il pulpito è adornato da cinque pannelli ad altorilievo raffiguranti scene della vita di Cristo.