Basilica di San Pietro in Vaticano: storia, descrizione e stile della basilica papale

Basilica di San Pietro: storia, caratteristiche, descrizione e stile della della basilica papale, protagonisti del cantiere e opere all’interno
Basilica di San Pietro in Vaticano: storia, descrizione e stile della basilica papale
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1Cos'è la Basilica di San Pietro

La Basilica di San Pietro, situata all’interno di Città del Vaticano, è uno dei maggiori luoghi di culto cristiano. Secondo la tradizione, fu edificata sopra il sepolcro dell’apostolo Pietro (I secolo a.C.- 64/ 67 d.C.).  

San Pietro a Roma
San Pietro a Roma — Fonte: getty-images

Considerata un capolavoro dell’architettura italiana del Rinascimento e del Barocco, la Basilica di San Pietro è frutto del genio di importanti artisti quali Michelangelo Buonarroti (1475-1564), Carlo Maderno (1556-1629) e Gian Lorenzo Bernini (1598-1680).  

Fino al IV secolo d.C. in quest’area sorgevano una necropoli e alcune ville suburbane romane, tra cui gli Horti di Agrippina Maggiore (14 a.C.-33 d.C.). Fin dalla sua prima costruzione, il valore simbolico di San Pietro è stato riconosciuto e reso noto attraverso i cosiddetti Mirabilia

2Storia della Basilica

2.1Costantino e il sepolcro di Pietro

A seguito della battaglia di Massenzio, Costantino (274-337) promulgò un editto di tolleranza verso i cristiani. Uno degli esiti dell’accordo politico tra papa Silvestro I (314-335) e l’imperatore fu la costruzione della Basilica pietrina (332-333).   

Sepolcro di San Pietro all'interno della basilica di San Pietro
Sepolcro di San Pietro all'interno della basilica di San Pietro — Fonte: getty-images

La Basilica constantiniana era costituita da un corpo longitudinale a cinque navate, un arco trionfale e un transetto presieduto da un’edicola. Nell’VIII secolo fu completato l’atrio esterno.  

L’abside, illuminata dalle tessere musive dorate, era decorata dalla Traditio Legis. Nel registro inferiore vi erano raffigurati gli agnelli uscenti dalle città gemmate e rivolti verso l’Agnus Dei, posto tra papa Innocenzo III (1161-1216) e l’Ecclesia Romana. In basso vi era l’iscrizione dedicatoria.  

2.2Durante il Medioevo

Per tutta l’età medievale i vescovi di Roma si occuparono della Fabbrica petrina, attraverso interventi decorativi ben attestati nel Liber Pontificalis

Durante il pontificato di Innocenzo III (1161-1216) venne fatto realizzare un nuovo mosaico absidale raffigurante la Maiestas Domini, con Cristo in trono acclamato dagli apostoli Pietro e Paolo.  

A seguito della cattività avignonese , papa Gregorio XI (1329-1378), rientrato a Roma nel 1377, trasferì la residenza pontificia dal Laterano al Vaticano

3Il progetto rinascimentale

Intorno al 1506, papa Giulio II (1471-1513) commissionò i lavori di San Pietro all’architetto Donato Bramante (1444-1514).  

Papa Giulio II, anche noto come il "papa guerriero"
Papa Giulio II, anche noto come il "papa guerriero" — Fonte: getty-images

Il progetto bramantiano si basava sull’idea di grandezza architettonica, ispirato al Pantheon e alla Basilica di Massenzio . Ogni parte del progetto è giustificata dall’uso funzionale della struttura, costruita in travertino. Il progetto della cupola , invece, non fu mai realizzato. 

3.1La cupola di Michelangelo

Intorno al 1546, durante il pontificato di Paolo III (1468-1549), Michelangelo ottenne la nomina di architetto della Fabbrica e si occupò del completamento della cupola, terminata solo nel 1590 sotto la direzione dell’architetto Giacomo della Porta (1532-1602).

Il progetto della cupola di San Pietro recupera il progetto di Bramante e riflette il modello della cupola di Filippo Brunelleschi (1377-1446) realizzata per il Duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze. 

La cupola è a pianta ottagonale ed è caratterizzata dalla presenza di una doppia calotta, utile a scaricare il peso della struttura: quella interna svolge una funzione portante, mentre quella esterna è un rivestimento, decorato da semicolonne binate e finestre.

4L'aspetto attuale di San Pietro

4.1Il Seicento

Nel corso dei primi decenni del Seicento, papa Paolo V (1550-1621) volle ampliare il corpo longitudinale di San Pietro.

 

Nel 1614 Maderno realizzò la facciata in marmo basandosi sul progetto cinquecentesco: gli ingressi e le finestre sono decorate da colonne e lesene corinzie, sormontate da una balaustra impreziosita da statue di Apostoli e Santi. Lungo il fregio corre l’iscrizione dedicatoria, sormontata da un timpano stemmato. 

Nel 1656 Alessandro VII (1599-1667) incaricò Bernini di realizzare la piazza di San Pietro. Venne progettata una piazza ovale circondata dal un colonnato, all’interno della quale erano previsti un obelisco centrale di granito rosso e ai lati due fontane su progetto di Bernini e dell’architetto Carlo Fontana (1638-1714). 

La colonnata di Piazza San Pietro
La colonnata di Piazza San Pietro — Fonte: getty-images

Il colonnato è composto da 284 colonne di ordine dorico, in travertino e disposte su quattro file; su di esse poggia un lungo architrave decorato con 140 statue di Santi. Il movimento circolare conferisce dinamismo alla piazza ed enfatizza il rapporto di vicinanza con la Chiesa, sia fisico che emotivo

4.2Attualità

A partire dal 1984 la Basilica di San Pietro è un bene del Patrimonio dell’umanità UNESCO 

5Decorazione

5.1Esterno

Sintesi dell’architettura rinascimentale e barocca, la facciata è alzata da una scalinata realizzata da Bernini e decorata dalla presenza, ai lati, dalle statue dei Santi Pietro e Paolo. 

Sono presenti cinque accessi, uno dei quali è la Porta Santa. Al centro è posto il portale bronzeo del 1455 decorato con bassorilievi, è opera del Filarete (1400-1469). 

Collocata al centro della facciata vi è la Loggia delle Benedizioni : da qui il papa si mostra e svolge le liturgie solenni Urbi et Orbi. Ogni finestra della loggia è decorata da un’architettura tipicamente cinquecentesca.  

5.2Interno

L’ampio ambiente interno, interamente decorato, fu sistemato da Maderno nel periodo 1608-1612. Lo spazio, coperto da volti a botte, si compone di un corpo longitudinale a tre navate. Quella centrale è decorata da lesene in marmo scanalate e da nicchie che ospitano 39 sculture di Santi. 

Le navate laterali, finemente decorate da marmi e stucchi, ospitano la Pietà (1497-1499) di Michelangelo e il monumento funebre di papa Gregorio XIII (1572-1585).

Nei quattro lati del transetto sono poste le sculture barocche di San Longino, Sant’Elena, Santa Veronica e Sant’Andrea, realizzate da Bernini e allievi. Nel luogo del sepolcro di San Pietro è collocato il Baldacchino (1624-1633) di Bernini, mentre a destra vediamo il monumento funebre di papa Clemente XIII (1693-1769), realizzato da Antonio Canova (1757-1822).

La cupola è decorata da preziosi mosaici fatti realizzare da papa Gregorio XIII (1502-1585) a partire dal 1572. I più noti artisti romani, tra cui il Cavalier d’Arpino (1568-1640), eseguirono i cartoni che vennero poi usati dai migliori mosaicisti del tempo. Giuseppe Cesari (1568-1640), detto il Cavalier d’Arpino, nacque ad Arpino. Fu uno dei più noti pittori attivi nella Roma della Controriforma, nella prima metà del Seicento, dove si occupò di opere commissionate sia dalla corte papale sia da privati.

La decorazione pavimentale venne realizzata utilizzando marmi di spoglio di antichità romane, assemblati in disegni geometrici.

6Opere

La Pietà Vaticana è una delle più importanti sculture del Rinascimento italiano, collocata in San Pietro nella prima cappella a destra. Fu realizzata da Michelangelo per il cardinale francese Jean de Bilhères (1430-1499), tra il 1497-1499. 

Pietà di Michelangelo
Pietà di Michelangelo — Fonte: getty-images

Il gruppo scultoreo segue un’impostazione piramidale: la Vergine Maria sorregge il corpo senza vita di Gesù. L’aspetto giovanile della donna avrebbe indotto alcuni studiosi a considerare la scena come una visione della donna sull’esito della vita del figlio.

Il forte naturalismo che distingue l’opera, visibile nel corpo abbandonato di Cristo, infonde un senso profondo di intimità e di patetismo. La raffinatezza della lavorazione del marmo accentua gli effetti chiaroscurali, soprattutto nelle pieghe morbide del panneggio della Vergine e nel corpo di Cristo.

6.1Il Baldacchino

Baldacchino di San Pietro
Baldacchino di San Pietro — Fonte: getty-images

Realizzato nel 1624 da Bernini, il Baldacchino è un’opera rivoluzionaria per la sua complessità e innovazione artistica.

Il Baldacchino in bronzo è composto da quattro colonne tortili, che richiamano quelle tardo-antiche, sormontate da una copertura articolata composta da statue di angeli, di putti e volute, che reggono la croce sul globo dorato. Lungo la trabeazione sono presenti le api barberiniane, legate alla committenza di papa Urbano VIII (1568-1644).

La cromia del bronzo crea un effetto di contrasto con il bianco del marmo della Basilica. La forma imponente del Baldacchino è rapportata alla dimensione della Basilica, conferendo un senso di unitarietà e d’armonia. 

"[…] ci recammo nella chiesa di San Pietro, che il cielo sereno riempiva di luce magnifica, facendo risaltare chiara e limpida ogni sua parte. Ci saziammo dell’umano godimento di quello spettacolo sontuoso e grandioso, senza lasciarci fuorviare, stavolta, da un gusto troppo sofisticato e saccente, e astenendoci da critiche arcigne. Godemmo quello che v’era da godere." Goethe, Viaggio in Italia