Nessun reato e tutti assolti; ma nelle pagine della sentenza del Tribunale di Bari c'è molto da leggere e molto scritto nero su bianco riguardo le pratiche che popolano ed egemonizzano la vita dei giovani laureati, studenti universitari, ricercatori ed aspiranti docenti. Alla fine del 2013 il tribunale di Bari ha depositato le sentenze di assoluzione e non luogo a procedere per quattro cardiologi e docenti all'università pugliese.
ASSOLTI MA... - Tutti assolti dai reati di falso, concussione e tentata estorsione ai danni degli studenti: l'accusa era quella di "aver pilotato i concorsi universitari di cardiologia tra la fine degli anni Novanta e il 2000", accusa, come detto, caduta nel nulla. Ma nonostante l'assenza di accertate responsabilità penali (alcune assolte, altre prescritte, va detto), nelle pagine della sentenza i giudici danno sostanzialmente ragione ai magistrati dell'inchiesta: l'università dei baroni è un luogo di veleni e in cui sopravvivere come studenti non iscritti alle "cordate giuste" è praticamente impossibile.
TERRA BRUCIATA - Si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
Certi personaggi, professori universitari ordinari del settore tra loro collegati e pronti a scambiarsi “reciproci favori” o a realizzare “terra bruciata” attorno a quelli che non “entravano nel gioco”, avessero quasi una sorta di “potere assoluto” in relazione alla vita e soprattutto alla progressione accademica di ricercatori e professori associati dello stesso settore
Scrive il giudice che è ben possibile che i ricercatori ricorrenti in giudizio avessero incontrato moltissimi problemi nella loro vita universitaria. Anzi, si legge, la progressione accademica sarebbe dipesa "non solo dalla professionalità, dalle ricerche, dagli studi e delle proprie qualità ma anche delle decisioni e dalle scelte (insindacabili)" dei baroni di medicina. E i concorsi diventavano semplici strumenti "per attribuire forma ed ufficialità a decisioni che venivano previamente concordate tra i sodali". Insomma, "un ambiente in cui sopravvivere era ben difficile".