Back to school 2024: come risparmiare 148€ a studente
Back to school 2024, una ricerca svela come risparmiare 148€ a studente acquistando e vendendo materiale scolastico di seconda mano.
Indice
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Come ricominciare la scuola con un risparmio di 148€ a studente
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Un risparmio fino al 67% per chi vende e acquista materiale scolastico di seconda mano
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Giugno e luglio i mesi clou per ricerche e pubblicazione di annunci
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Settembre è il mese dell'acquisto dei libri di testo
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Scelte di seconda mano per risparmiare ma anche per la salvaguardia dell'ambiente
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Acquisti per la scuola
Come ricominciare la scuola con un risparmio di 148€ a studente
Manca poco al ritorno degli studenti sui banchi di scuola e studenti e famiglie preparano il necessario per questo rientro. Per coloro che devono comprare libri di testo e materiale scolastico essenziale per affrontare il nuovo anno accademico, il Back to School comporta un investimento di spesa non indifferente, con l’inflazione e l’aumento dei prezzi che anche quest’anno influiranno su questi acquisti: lo dimostrano le stime dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che prevede un incremento del 18% della spesa scolastica per ogni studente rispetto al 2023.
È però possibile prendere degli accorgimenti per ridurre questo investimento: da una ricerca condotta da Wallapop – piattaforma leader nella compravendita di prodotti second-hand, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile, emerge infatti che le tasche degli italiani possono trarre notevoli benefici dall’acquisto e dalla vendita di materiale scolastico riutilizzato.
Un risparmio fino al 67% per chi vende e acquista materiale scolastico di seconda mano
La ricerca evidenzia che quest’anno il budget delle famiglie italiane per l’acquisto di articoli scolastici sarà circa 222€ per studente, ma utilizzando piattaforme second-hand questa spesa si riduce notevolmente.
Infatti, vendendo il materiale scolastico degli anni precedenti gli italiani ritengono di poter guadagnare fino a 90€ e di avere un risparmio fino a 58€ acquistando prodotti riutilizzati invece che nuovi. Quindi, se gli italiani acquistassero e vendessero prodotti second-hand per l’imminente Back to School, il loro budget si ridurrebbe del 67%, passando da una previsione di 222€ a soli 74€ per studente.
Giugno e luglio i mesi clou per ricerche e pubblicazione di annunci
Wallapop conferma inoltre che gli italiani si muovono in anticipo per preparare il necessario al nuovo anno scolastico. Quest’anno le ricerche dei libri di testo sulla piattaforma hanno infatti registrato un incremento a giugno e luglio, rispettivamente del 150% e del 72% in confronto al 2023. Le famiglie che in questi mesi si sono maggiormente portate avanti con la ricerca del materiale scolastico per il nuovo anno risiedono in Lombardia, Veneto e Lazio.
La fine dello scorso anno accademico ha coinciso anche con il periodo in cui sono stati pubblicati più annunci sulla piattaforma, a partire proprio da giugno. Il riutilizzo del materiale scolastico è una prassi ormai consolidata per gran parte degli italiani: quest'anno 6 intervistati su 10 affermano di voler dare una seconda vita agli articoli che non usano più.
Settembre è il mese dell'acquisto dei libri di testo
Nonostante molti italiani giochino d’anticipo per prepararsi al Back to School, Wallapop prevede che il picco più alto di interesse per l'acquisto di materiale scolastico sulla piattaforma avverrà nella seconda settimana di settembre, confermando la tendenza degli anni precedenti. Nel 2023, infatti, settembre è stato il mese con il maggior numero di ricerche di libri di testo sulla piattaforma, con un aumento del 117% rispetto al mese precedente.
Secondo la ricerca di Wallapop, i libri saranno gli oggetti second-hand più acquistati (80%) e più venduti (80%) per il rientro a scuola. Seguono i dispositivi elettronici, come laptop e tablet, con il 27% degli intervistati che ne prevede l’acquisto e il 29% che ne prevede la vendita.
Scelte di seconda mano per risparmiare ma anche per la salvaguardia dell'ambiente
Le principali ragioni che guidano la scelta degli italiani di vendere il proprio materiale scolastico inutilizzato hanno radici economiche, ambientali e domestiche.
La prima motivazione che spinge gli italiani a vendere questi oggetti è nel guadagno che ne deriva: secondo la ricerca di Wallapop, 6 italiani su 10 considerano la vendita di questi articoli un modo per ottenere entrate aggiuntive che possono coprire le spese scolastiche dell’anno successivo. Segue poi l’impatto ambientale: è importante per l’86% degli intervistati, che prende in considerazione il riutilizzo rispetto al nuovo. Quasi 5 italiani su 10, infatti, ritengono che vendere il materiale scolastico inutilizzato sia l’opzione più sostenibile. Al terzo posto delle ragioni per cui gli italiani scelgono di vendere oggetti scolastici inutilizzati c’è la gestione dei propri spazi di casa: in ottica di decluttering, il 41% degli italiani vuole liberare spazio prezioso tra le mura domestiche.
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