Attacchi di panico: cosa sono e come gestirli
Di Deborah Disparti.Attacchi di panico: cosa sono e come si gestiscono. Le indicazioni della psicologa Deborah Disparti per riconoscerli e imparare a gestirli.
Indice
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ATTACCHI DI PANICO
Gli attacchi di panico rappresentano una reazione emotiva intensa che la maggior parte delle persone prova almeno una volta nella vita. Negli ultimi tempi la frequenza con cui si presentano sembra essere aumentata, ma è importante riconoscerli e distinguerli da reazioni d’ansia meno intense.
COS’È UN ATTACCO DI PANICO
Si tratta di una reazione piuttosto improvvisa in presenza di elementi trigger che possono essere rappresentati da situazioni, emozioni, pensieri o sensazioni. I sintomi possono variare di persona in persona, e quando si ripetono nel tempo tendono a presentarsi sempre con il sintomo principale. In particolare si possono presentare:
- tremore
- sudorazione
- difficoltà respiratorie (iperventilazione o respiro pesante)
- giramenti di testa
- nausea
- brividi
- tachicardia
Questi sintomi si presentano subito con alta intensità e durano circa 10/15 minuti. Intensità e durata distinguono gli attacchi di panico da altre manifestazioni di ansia intensa, in cui spesso isintomi aumentano e diminuiscono in un lasso di tempo maggiore, senza mai arrivare al picco. Inoltre, questi sintomi sono spesso accompagnati dalla paura di:
- impazzire
- svenire
- perdere il controllo
- avere un infarto.
PERCHÈ SI PRESENTANO GLI ATTACCHI DI PANICO?

Le cause che possono portare all’attacco di panico possono essere ovviamente infinite e differenti per ognuno. Queste possono essere esterne o interne, ma sempre presenti, anche se molto spesso possono sembrare totalmente casuali.
Il meccanismo consiste in una reazione emotiva molto forte di fronte a stimoli scatenanti che porta ad un’agitazione fisica legata alla reazione fisiologica di attacco-fuga che, non potendo essere messa in atto, si scatena con la disregolazione dei parametri vitali.
Per quanto possano essere spaventanti, gli attacchi di panico non hanno effetti a lungo termine su corpo e mente.
Il rischio però, è quello di scatenare una paura legata agli attacchi di panico stessi. Questa paura è alla base del circolo vizioso dei disturbi d’ansia e, in particolare, del Disturbo da Attacchi di Panico:
- paura dell’attacco di panico;
- percezione di sensazioni simili a quelle vissute in un attacco;
- precedente;
- aumento dell’agitazione;
- maggiori probabilità che un attacco si presenti;
- conferma della paura e tentativi di evitamento di tutto ciò che potrebbe scatenarli.
COME GESTIRE GLI ATTACCHI DI PANICO
Quando gli attacchi di panico sono molto intensi e frequenti, possono diventare invalidanti; per questo è bene rivolgersi ad un terapeuta così da poterne individuare le cause, e imparare a gestirli in modo adeguato.
Se però si tratta di attacchi sporadici e legati solo a specifiche situazioni, si può ricorrere ad alcune strategie di gestione utili per prevenirli.
- prima di tutto è importante imparare a riconoscere le situazioni scatenanti ed i segnali che indicano l’arrivo dell’attacco;
- può essere utile informare le persone a noi vicine così che siano pronti ad aiutarci in caso di necessità;
- individuare delle pratiche di grounding che più funzionano:
• esercizi di respirazione
• acqua fresca: da bere, mettere sui polsi, sciacquarsi il viso
• usare antistress sensoriali
• stare in contatto con le persone: tenere la mano, abbracciarsi
• focalizzarsi sui sensi: cosa vedi? cosa senti? cosa poi toccare?
Come per la maggior parte delle difficoltà legate alle emozioni e alla loro gestione, conoscere la reazione e conoscere sé stessi è un ottimo punto di partenza per evitare situazioni di disagio esofferenza.
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