Mesopotamia: storia degli Assiri e dei Babilonesi

Assiri e babilonesi: chi sono, come vivevano e cosa hanno inventato le due civiltà nate in Mesopotamia, territorio fra il Tigri e l'Eufrate. Storia e caratteristiche dei due popoli
Mesopotamia: storia degli Assiri e dei Babilonesi
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1Assiri e Babilonesi: elementi comuni

Hammurabi (in piedi) raffigurato mentre riceve le insegne reali da Shamash, dio della giustizia. Museo del Louvre
Hammurabi (in piedi) raffigurato mentre riceve le insegne reali da Shamash, dio della giustizia. Museo del Louvre — Fonte: getty-images

Gli Assiri e i Babilonesi sono due popoli che nel sentire comune vengono sempre nominati insieme: come mai? Anzitutto perché abitavano la stessa regione, la Mesopotamia (rispettivamente, la parte nord e la parte sud). Poi, perché parlavano due lingue molto simili, due dialetti dell’accadico, e scrivevano con gli stessi caratteri cuneiformi, che entrambi avevano ereditato dai sumeri. Infine, perché condividevano una cultura affine e la credenza in alcune divinità comuni.    

La Mesopotamia è la vasta pianura fertile fra i due fiumi Tigri ed Eufrate dove nel IV millennio a.C. si formarono le civiltà fra le più antiche della storia umana.  

Siamo soliti suddividere le vicende della specie umana in un periodo preistorico (antecedente alla nascita della scrittura) e in un periodo storico, successivo alla nascita della scrittura. Siccome una delle prime popolazioni a fare uso della scrittura fu quella dei Sumeri, abitanti della Mesopotamia nel IV e III millennio a.C., diciamo che la storia ebbe inizio in quel periodo.

Intorno alla metà del III millennio, sopraggiunse in Mesopotamia la popolazione degli Accadi, che per circa due secoli mantennero il potere sulla regione, mescolando le proprie tradizioni a quelle dei Sumeri. Dopo la fine dell’impero accade, i Sumeri recuperarono il proprio potere.

Alla fine del III millennio l’egemonia dei Sumeri sulla “terra fra i due fiumi” finì. Nel II millennio, altre popolazioni istituirono lì i propri regni. In particolare, si stabilirono in Mesopotamia gli Amorrei, una popolazione nomade proveniente dalla Siria, che parlava una lingua semitica.

Quello che diventerà in seguito il grande impero degli Assiri nacque come regno amorreo indipendente, nella parte nord della Mesopotamia. La capitale era la città mercantile di Assur, sul Tigri.

I diversi regni e imperi che si succedettero in Mesopotamia mantennero come elementi comuni la scrittura cuneiforme dei Sumeri e la lingua accade, usata come lingua franca per i documenti scritti (almeno fino al I millennio a.C., quando fu sostituita dall’aramaico).

Un altro elemento comune ai popoli che abitavano la Mesopotamia era la religione. Tutti mantennero infatti il culto delle divinità sumere, alle quali ciascuno aggiunse poi alcune divinità peculiari. Assur era il dio supremo degli Assiri, mentre Marduk quello dei Babilonesi.

2L’impero babilonese di Hammurabi

Re Hammurabi di Babilonia, 1818 a.C.-1750 a.C. Scultura in rilievo
Re Hammurabi di Babilonia, 1818 a.C.-1750 a.C. Scultura in rilievo — Fonte: getty-images

Il re di Babilonia Hammurabi è conosciuto ancora oggi per aver promosso la produzione di una delle più antiche raccolte di leggi scritte della storia. Il codice di Hammurabi si è conservato inciso su una stele di pietra che oggi si trova al Museo del Louvre, a Parigi.  

Il codice di Hammurabi prevedeva numerose pene corporali. In caso di lesioni fra persone della stessa condizione sociale, prescriveva l’applicazione della cosiddetta legge del taglione, la cui formulazione più celebre è quella biblica “occhio per occhio, dente per dente”.  

Hammurabi fu re di Babilonia dal 1792 al 1750 a.C. Conquistò tutta la Mesopotamia e sottomise gli Assiri. Il suo grande impero, però, si frammentò dopo la sua morte e le città tornarono ad essere indipendenti l’una dall’altra. Solo il suo codice di leggi rimase in vigore nella regione, per diversi secoli successivi.

Con la frammentazione del dominio amorreo, il potere a Babilonia fu conquistato da Cassiti, un popolo seminomade che viveva già da tempo nella Mesopotamia del sud.

3L’impero degli Assiri

Nel frattempo gli Assiri andavano costituendo un grande regno, espandendosi ai danni degli Hurriti. Uno dei protagonisti di questo periodo della storia degli Assiri fu il re Tukulti-Ninurta, che conquistò e distrusse Babilonia. Il re portò in Assiria la statua del dio Marduk e la biblioteca dei re babilonesi.

Nello stesso periodo, le città costiere della Siria, l’impero ittita e la civiltà micenea in Grecia finirono, probabilmente a causa dell’invasione di quelli che furono chiamati “Popoli del Mare”.

Illustrazione dell'assedio di Babilonia di Ciro il Grande nel 540 a.C.
Illustrazione dell'assedio di Babilonia di Ciro il Grande nel 540 a.C. — Fonte: getty-images

La Mesopotamia non fu toccata dall’invasione e non subì la stessa sorte delle altre civiltà del Mediterraneo, ma nello stesso periodo vi si stabilirono gli Aramei, un’altra popolazione nomade. La loro venuta indebolì il potere dei re assiri e babilonesi. Nella Mesopotamia del sud, la regione di Babilonia, si stabilirono i Caldei, una popolazione aramaica.

La lingua accadica degli Assiri e dei Babilonesi fu gradualmente sostituita dall’aramaico, usato come nuova lingua franca in tutta la Mesopotamia.

Dall’VIII secolo a.C., gli Assiri recuperarono l’antico potere e ricostituirono il proprio impero, sottomettendo Babilonia.

Per volontà del re Sennacherib (VII sec. a.C.), la nuova capitale degli Assiri divenne Ninive, una delle città più celebri dell’antichità, insieme a Babilonia.

Re assiro Assurbanipal
Re assiro Assurbanipal — Fonte: getty-images

Con il re Assurbanipal, nel VII secolo, l’impero assiro visse il periodo della sua massima potenza e l’inizio del suo declino

In Mesopotamia si erano stabilite da tempo nuove popolazioni indoeuropee: i Persiani e i Medi. Entrambi avevano vissuto come “vassalli” degli Assiri, pagando loro dei tributi e combattendo per loro nell’esercito. 

Alla fine del VII secolo, però, i Medi si allearono con i Caldei di Babilonia e distrussero la capitale assira, Ninive, determinando la fine della storia dell’impero degli Assiri. 

4L’età neobabilonese

La Torre di Babele
La Torre di Babele — Fonte: getty-images

La prima metà del VI secolo vide la ripresa del potere di Babilonia sulla Mesopotamia, che durò fino alla conquista da parte del re persiano Ciro, nel 539 a.C. 

In questo periodo regnò un altro famoso re, il caldeo Nabucodonosor, che conquistò la Siria e la Palestina. Nabucodonosor sconfisse gli Ebrei, distrusse Gerusalemme e deportò gli abitanti a Babilonia

Babilonia era una delle città più grandi, ricche e maestose dell’antichità. Era un’immensa metropoli multietnica, che esercitava un grande fascino sui Greci, impressionati in particolare dai giardini sopraelevati fatti costruire da Nabucodonosor (i giardini pensili di Babilonia).

A causa della deportazione e della distruzione del tempio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor, gli Ebrei ricordano Babilonia come città empia e maledetta.

Nabucodonosor fece restaurare lo ziggurat di Babilonia. Probabilmente questa “grande opera” fu all’origine del mito della torre di Babele, raccontato nella Bibbia. Secondo il racconto biblico, i Babilonesi vollero scalare il cielo costruendo un’altissima torre e Dio li punì separandoli in popoli diversi che non riuscivano più a comunicare gli uni con gli altri.

4.1Ascolta il podcast sulla Mesopotamia e l'invenzione della scrittura

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    Domande & Risposte
  • Perché la Mesopotamia è considerata la culla della civiltà?

    Perché la Mesopotamia è considerata l’area in cui ha origine la prima forma di organizzazione della civiltà urbana e l’invenzione della scrittura.

  • Quali stati contemporanei corrispondono al territorio dell'antica Mesopotamia?

    Siria, Iran, Iraq, Turchia, Arabia Saudita e Kuwait.

  • Come si chiamano i fiumi dell'antica Mesopotamia?

    Tigri ed Eufrate.