Aspettative, consumo e investimento
Noziono di base sulle aspettative, valore presente e scontato, consumo e aspettative
TASSI DI INTERESSE NOMINALI E REALI
Tasso di interesse nominale = tasso di interesse in termini di $
Se il tasso di interesse nominale per l'anno t è i t prendere a prestito un dollaro nell'anno t comporta il pagamento di 1 + i t dollari nell'anno successivo.
Tasso di interesse reale = tasso di interesse in termini di beni
Se il tasso di interesse reale per l'anno t è r t prendere a prestito l'equivalente di un bene nell'anno t comporta il pagamento di 1 + r t beni l'anno successivo.
1 + r t = (1 + i t ) P t /P e t+1
L'inflazione attesa è definita come la variazione attesa del prezzo in dollari del pane tra quest'anno e il prossimo, divisa per il prezzo quest'anno:
- p e t = P e t+1 -P t /P t
- dunque 1 + r t = 1 + i t / 1 + p e t che può essere approssimata come r t = i t - p e t
Il tasso di interesse reale è (approssimativamente) uguale al tasso di interesse nominale meno l'inflazione attesa. Il tasso di interesse nominale e il tasso di interesse reale sono uguali solo quando l'inflazione attesa è uguale a zero. Poiché l'inflazione attesa è solitamente positiva, il tasso di interesse reale è tipicamente inferiore al tasso di interesse nominale. Quanto più elevato è il tasso di inflazione atteso, tanto minore è il tasso di interesse reale.
VALORE PRESENTE SCONTATO ATTESO
Il valore presente scontato di un dollaro l'anno prossimo è 1/1+i t
Poiché il tasso di interesse nominale è sempre positivo, il fattore di sconto è sempre minore di 1: avere un dollaro l'anno prossimo vale meno che averlo oggi. Quanto più alto è il tasso di interesse nominale, tanto minore è il valore presente di un dollaro l'anno prossimo:
Un dollaro oggi vale fra due anni : (1+i t )(1+i t+1 )
2000 2001 2002
$1 $(1 + i t ) $(i + i t )(1 + i t+1 )
1/(1+i t ) $1
1/(i + i t )(1 + i t+1 ) $1
Nel caso generale il valore attuale è:
$V t = $Z t + 1/(1+i t ) x $Z t+1 + 1/(1+i t )(1+i t+1 ) x $Z t+2 +?
$Z t = pagamento corrente
$Z t+1 = pagamento l'anno prossimo
$V t = valore in dollari oggi della serie di pagamenti
ASPETTATIVE, CONSUMO E INVESTIMENTO
LA TEORIA DEL CONSUMO E IL RUOLO DELLE ASPETTATIVE
Vi sono due tipi di ricchezza:
la ricchezza non umana è la somma della ricchezza finanziaria e della ricchezza immobiliare. La ricchezza finanziaria è il valore totale delle azioni e dei titoli posseduti, dei depositi in banca, ecc. al netto delle passività. La ricchezza immobiliare è il valore della casa, se la si possiede, al netto delle rate del mutuo ancora da pagare, più il valore di altri beni durevoli.
la ricchezza umana è il valore attuale del reddito da lavoro atteso al netto delle imposte: V(y e t )
la ricchezza totale è la somma della ricchezza umana e non umana.
Il consumatore lungimirante per decidere quanto consumare stimerebbe la sua ricchezza totale e consumerebbe, ogni anno, una frazione della sua ricchezza totale, in modo tale da mantenere il consumo approssimativamente costante nel corso di tutta la sua vita.
Quali sono le conseguenze di questa decisione?
Il consumo è una funzione crescente della ricchezza totale
Se in un particolare anno il livello costante di consumo eccede il reddito disponibile corrente, il consumatore prende a prestito la differenza.
Se invece il livello costante di consumo è inferiore al reddito disponibile corrente, il consumatore risparmia la differenza.
Vincolo di bilancio intertemporale
Assumiamo che esistano solo due beni, il bene 1 e il bene 2, e indichiamo con
c 1 e c 2 le quantità del bene 1 e del bene 2 consumate dall'individuo rappresentativo
y 1 e y 2 , le quantità del bene 1 e del bene 2 possedute dall'individuo (dotazioni)
p 1 e p 2 , il prezzo del bene 1 e del bene 2.
Il vincolo di bilancio di un consumatore ci dice che nessun individuo può spendere più di quanto possiede. Il valore del consumo deve quindi essere uguale al valore delle risorse:
p 1 c 1 + p 2 c 2 = p 1 y 1 + p 2 y 2 ,
oppure, esprimendo tutto in unità del bene 1
c 1 + p 2 / p 1 * c 2 = y 1 + p 2 / p 1 * y 2
ricordo che p 2 / p 1 = 1/1+r
quindi V(Y t ) = y 1 + y 2 /1+r rappresenta la ricchezza umana
Il vincolo di bilancio può essere riscritto come: c 1 + c 2 /1+r = y 1 + y 2 /1+r
Il valore presente scontato del consumo di ogni individuo deve essere uguale al valore presente scontato delle sue dotazioni.
GRAFICAMENTE
Da A a B do a prestito per avere più beni domani (per ogni y 1 dato a prestito avrò 1+r beni domani)
Da A a C prendo a prestito, restituirò i beni domani
I consumatori non prestano attenzione solo al reddito disponibile dell'anno in corso, ma cercano di prevedere il loro reddito futuro. L'idea è che le decisioni di consumo dipendano dal livello della loro ricchezza totale. La risposta del consumo ad una variazione del reddito disponibile varierà a seconda che la variazione venga percepita dagli individui come temporanea o permanente.
Y p è quel reddito che, costante, non altera il valore attuale della ricchezza umana (del flusso di redditi scontati). Se il tasso reale coincide con le preferenze intertemporali l'individuo consuma il suo reddito permanente Y p .
y 1 + y 2 /1+r + ? + y T /(1+r) T-1 = y p + y p /1+r + ? + y p /(1+r) T-1
allora vale che c 1 = c 2 = c 3 =??.= y p
C = Y p
Il livello del consumo è determinato dal reddito permanente, e non dal reddito corrente. La propensione marginale al consumo rispetto ad una variazione del reddito permanente è uguale a 1: il consumo aumenta in misura pari all'incremento del reddito, quando tale incremento viene considerato permanente.
E' plausibile che la propensione marginale al consumo rispetto ad una variazione del reddito corrente sia minore di 1. Questo accade se ad esempio ritengono che una riduzione del reddito corrente sia temporanea, essi ridurranno il loro livello di consumo in misura minore. Nelle fasi di espansione di fronte a un rapido e inatteso aumento di reddito i consumatori non aumenteranno il consumo in misura pari all'incremento del reddito, perché prevedono che l'espansione sia temporanea.
Il consumo corrente può variare anche se non muta il reddito corrente
Il punto fondamentale della teoria del consumo basata sulle aspettative è l'idea che la propensione marginale al consumo varia a seconda che la variazione del reddito corrente sia percepita come permanente o temporanea. La teoria suggerisce che la propensione marginale al consumo è pari a 1 quando l'incremento del reddito è percepito come temporaneo.