Artrosi 1/2

Spiegazione della patologia artrosica con una presentazione e tipi di Classificazioni

Artrosi 1/2

Argomenti trattati: Presentazione - Classificazione - Artrosi Primaria - Artrosi Secondaria - Eziopatogenesi ed Alterazioni Anatomo-patologiche

PRESENTAZIONE
Definendo la patologia artrosica si vuole intendere un'affezione degenerativa cronica a carico delle strutture ossee e delle componenti articolari (cartilagine,sinovia, capsula). Si può definire inoltre l'artrosi, osteoartrite poichè frequentemente sono presenti fenomeni flogistici a livello delle articolazioni.
La caratteristica principale dell'artrosi o osteoartrosi è la perdita della cartilagine ialina associata a reazione subcondrale che porta ad una fibrillazione della cartilagine, con proliferazione condrocitaria e formazioni di agglomerati cellulari.
Il tutto, in aumentato afflusso sanguigno nell'osso subcondrale con incremento secondario della pressione ossea e relativa sclerosi, che conduce a formazioni cistiche ed osteofitosiche marginali.

CLASSIFICAZIONI
Secondo la classificazione dalla Società Italiana di Reumatologia riconosciamo due forme principali di artrosi, artrosi primaria o idiopatica; artrosi secondaria a fattori locali e generali ed a eventi traumatici.


ARTROSI PRIMARIA

Nelle forme di artrosi primaria (ora in disuso), generalizzata o localizzata consideriamo:
- Noduli di Heberden (tumefazioni di consistenza cartilaginea ed ossea delle interfalangee distali delle dita delle mani)
- Noduli di Bouchard (simili ai precedenti noduli di H. ma che interessano le articolazioni interfalangee prossimali)
- Rizoartrosi di Forestier (artrosi primo raggio dell'articolazione trapezio-metacarpale)
- Gonartrosi
- Coxartrosi

ARTROSI SECONDARIA
Nell'artrosi secondaria a fattori locali e generali consideriamo:
Artrosi senile
Artrosi sec. a malformazioni scheletriche
rtrosi sec. a osteocondritri e osteodistrofie
Artrosi sec. ad artriti
Nell'artrosi secondaria ad eventi traumatici consideriamo:
Emartrosi post-traumatica
Idroartrosi post-traumatica
Artrosinovite post-traumatica
Artrosi professionali


EZIOPATOGENESI ED ALTERAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE
L'eziologia dell'artrosi primaria è oggi pressochè sconosciuta . Nelle forme di artrosi secondaria, evidenziamo diverse cause meccaniche e di altra natura:
- Età (aumenta con l'età dopo i 50 anni)
- Sesso (sotto i 50 anni maschi; femmine sopra i 50 anni
- Metabolismo (artrosi associata ad obesità, ipertensione, diabete)
- Genetica (ereditarietà autosomica dominante nell'artrosi generalizzata)

Secondo ad alcuni dati epidemiologici e statistici enunciati da Ciocci, la patologia artrosica annoverata all'interno delle malattie reumatiche, assume un ruolo predominante. Tenendo conto infatti della prevalenza dell'artrosi nelle svariate forme reumatiche, l'artrosi stessa ricopre il 9,4% di tutte le patologie ed è la causa più frequente di invalidità transitoria o permanente nella popolazione italiana.
Alla base del meccanismo patogenetico si ha un'alterazione biochimica degenerativa della composizione della sostanza fondamentale (ex. proteoglicani) della cartilagine articolare.
Alcune ricerche biochimiche sulla cartilagine dimostrano infatti una precoce diminuzione di proteoglicani, una loro insufficiente polimerizzazione ed una scarsa resistenza ai processi catabolici. Inoltre spesso si può avere una diminuzione di cheratan-solfato, come avviene nella cartilagine fetale.
Tali considerazioni portano a definire la patogenesi dell'artrosi come un difetto di biosintesi dei proteoglicani da parte del condrocita (elemento vivente della cartilagine preposto alla sintesi ed al catabolismo della sostanza fondamentale).
I condrociti infatti sintetizzano sia fibrille colllagene "rete di sostegno della cartilagine artricolare", sia proteoglicani che riempiendo la rete di collageno donano corpo ed elasticità alla cartilagine stessa.

Nel processo artrosico si notano uno stato di sofferenza del condrocita con aumento dei filamenti perinucleari che occupano il citoplasma, un accumulo citoplasmatico di glicogeno e lipidi ed una diminuzione di mitocondri, di reticolo endoplasmico liscio e rugoso.
Un'altra delle possibili alterazioni biochimiche precoci della cartilagine articolari è la aumento dell'idratazione della stessa (idroartrosi).

Tale aumento è dovuto alla frammentazione ed alla perdita di resistenza della rete di collageno; il quale non può più contrastare l'espansione dei proteoglicani che assorbono quindi una maggiore quantità di acqua.
Negli stadi più avanzati di artrosi si riscontra:
- Aumento del collageno di tipo 1°;
- Aumento della condrolisi per azione di proteasi, catepsine e collagenasi (aumentate a dismisura nel processo artrosico)
Sequestro cartilagineo di enzimi e mediatori rilasciati da cellule granulocitarie, macrofagiche e linfocitatria (linfociti T attivi) , che espletano un' azione distruttiva nei confronti dei tessuti articolari (a cui fa' seguito una proliferazione condrocitaria amitotica ossea di tipo riparativo).

Le alterazioni anatomo-patologiche più frequenti sono:
- Alterazioni cartilaginee (colorito giallastro delle articolazioni; assotigliamento e fissurazioni; ulcerazioni, che possono mettere a nudo l'osso subcondrale)
- Osteofiti marginali (cercini ossei a becco)
- Osteosclerosi subcondrale (addensamento di tessuto osseo nelle zone di maggiore carico alternato a quadri di rarefazioni ossee "cavità pseudocistiche o geodi").
Alterazioni della membrana sinoviale e della capsula artricolare.

Tutte queste alterazioni si sviluppano progressivamente, infatti, nelle fasi iniziali della malattia si parla di piccole erosioni cartilaginee e modesta osteofitosi, mentre nelle fasi avanzate della patologia stessa si ha osteosclerosi, formazioni di cavità geodiche e marcata osteofitosi marginale.

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