Arte greca: elementi e caratteristiche

Arte greca: elementi e caratteristiche. La civiltà greca, la storia dell'arte greca e lo stile della scultura greca (struttura arcaica, stile severo, Policleto)

Arte greca: elementi e caratteristiche

ARTE GRECA

Arte greca: elementi essenziali e caratteristiche

L'arte greca è stata una delle forme d'arte più influenti e durature della storia occidentale. Tra il VI e il IV secolo a.C., gli antichi Greci crearono opere d'arte di straordinaria bellezza e complessità, che ancora oggi continuano a ispirare artisti e appassionati d'arte in tutto il mondo. L'arte greca è stata influenzata dalle circostanze storiche e culturali dell'epoca, dalle credenze religiose e dai cambiamenti politici che hanno caratterizzato la Grecia antica. Tuttavia, ci sono alcuni elementi dell'arte greca che sono comuni a tutte le opere d'arte, che la rendono così distintiva e facilmente riconoscibile.

Nella civiltà greca, la religione e la magia, pur così importanti per gli uomini, non vincolano l’artista. L'artista vuole esprimersi liberamente, utilizzando la propria ragione. In questo modo diviene centrale il desiderio di conoscenza di sé stessi e del mondo.
Questi sono i princìpi fondamentali su cui si basa la produzione artistica:

  • Vengono utilizzati dei modelli, i canoni, che servono a trovare le relazioni ideali tra le parti di una stessa opera. Nelle arti figurative si cercano i rapporti proporzionati del corpo umano.La ricerca di modelli ideali è, da un lato simbolo della dignità dell’uomo, da un altro esprime l’esigenza di rappresentare ciò che è assoluto e perfetto di fronte alla mutevolezza apparente delle cose terrene.
  • Si limita la natura, con opere caratterizzate da un morbido chiaroscuro e da uno spontaneo movimento.
  • Le architetture presentano forme semplici e volumi nitidi e sono caratterizzate da elementi lineari e ritmici.
  • Il sistema costruttivo utilizzato è quello architravato, composto da elementi verticali (generalmente colonne) che sostengono la trabeazione.

I Greci derivano dall’arte micenea il sistema costruttivo della thòlos, composta da un vano circolare. In età ellenistica prevale un linguaggio figurativo realista, che si esprime negli atteggiamenti naturali ed espressivi dei soggetti.

Dalla decadenza delle civiltà micenea all’assoggettamento politico ad opera dei Romani, l’arte della Grecia ha mutato più volte il suo carattere espressivo.

  • Dall’ XI all’ VII secolo a.C. periodo detto Medioevo Ellenico, o anche della formazione perché in esso si pongono le fondamenta dell’arte greca vera e propria.
  • Dalla fine dell’ VIII alla metà del V secolo a.C., Età arcaica, periodo in cui si definisce il carattere degli stili dell’architettura e della scultura, che in questo periodo si basa sulla figura umana. I Greci infatti, vedono nell’uomo l’espressione di una perfezione ideale, riflesso della divinità.
  • Dalla metà del V alla metà del IV secolo a.C. , Età classica, periodo in cui prevale la ricerca dell’equilibrio, raggiunto mediante la perfezione delle forme e dei rapporti proporzionali.
  • Dalla fine del IV alla fine del I secolo a.C., Età ellenistica, periodo in cui gli artisti cercano effetti di maggior realismo espressivo. Le sculture infatti acquistano un forte dinamismo e i volti tendono ad esprimere i sentimenti dei personaggi raffigurati.

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LA SCULTURA GRECA

La produzione scultorea aveva in prevalenza uno scopo religioso.

Le statue, dapprima lignee, poi in pietra o in marmo, fungevano spesso da ornamento nei templi, dove raffiguravano temi legati al mito: descrivevano le storie delle origini del popolo e della civiltà greca, la sua affermazione sulle forze mostruose e irrazionali rappresentate da Giganti, Titani, Centauri.

  • LA STRUTTURA ARCAICA:

Rappresenta in genere giovani uomini o donne. Queste statue sono caratterizzate dalla stabilità della posa e dalla fissità astratta dello sguardo e del sorriso. Kleobis e Biton sono due koùroi, realizzati dallo scultore Polymèdes. Le figure sono immobili, poiché la composizione è simmetrica e frontale, tuttavia la gamba sinistra accenna al movimento. Le parti anatomiche sono evidenziate schematicamente da linee ben incise

  • LO STILE SEVERO

Si afferma nel periodo iniziale del classicismo,il rigore geometrico delle statue arcaiche lascia il posto ad una nuova ricerca di equilibrio tra immobilità e movimento. Nella statua “il discobolo” realizzata da Mirone, l’atleta è in perfetto equilibrio, il modellato è morbido, il chiaroscuro è sfumato e le parti anatomiche non presentano linee ben incise. Mirone ha voluto rappresentare l’atleta perché rappresenti, attraverso la perfezione fisica, la forza interiore dell’uomo.

  • POLICLETO, L’IDEALE CLASSICO

Policleto superò nelle sue opere la rigidità ancora presente nello stile severo, dando loro maggior naturalezza e un perfetto equilibrio compositivo. Nell’opera “Doriforo” è presente anche il principio della ponderazione, che consiste nella corrispondenza inversa delle parti del corpo, che così si bilanciano: sono in tensione la gamba destra e il braccio sinistro, piegato nel tenere la lancia; al contrario sono rilassati il braccio destro e la gamba sinistra. La figura è colta quindi nella posizione naturale di riposo.

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