Appunti di Educazione civica

Educazione civica: appunti per la scuola. La Costituzione italiana, il potere legislativo, il decreto legislativo e tanti altri argomenti

Appunti di Educazione civica
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Introduzione

Educazione civica, appunti
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L'educazione civica è una materia che studia le forme di governo e presta maggiore rilevanza alla funzione dei cittadini, alla gestione e allo Stato.

Tale disciplina fu introdotta come materia di insegnamento nelle scuole dal Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, nel 1958.

L'educazione civica era una disciplina obbligatoria insegnata dal professore di storia due ore al mese. Negli ultimi anni, è stata denominata "Cittadinanza e Costituzione" e insegnata in ogni tipologia di istituto scolastico 1 ora a settimana, durante le lezioni di storia e geografia.

In attesa della revisione dei programmi e - forse - dell'introduzione dell'Educazione finanziaria nel programma, ecco dunque vari appunti di educazione civica.

Se hai dubbi su come collegare gli argomenti di educazione civica all'esame di maturità, dai uno sguardo qui: come parlare di educazione civica all'orale

La Costituzione Italiana

 

La Costituzione della Repubblica italiana entrò in vigore il 1 Gennaio 1948 sostituendo lo Statuto Albertino ed è una carta scritta rigida e democratica.

È rigida perché è modificabile soltanto con una procedura complessa e non interamente. È democratica in quanto c'è la partecipazione del popolo e hanno speciale rilievo i sindacati e i partiti politici.

La Costituzione italiana si fonda su dodici principi fondamentali suddivisi in articoli. Ecco i primi tre:

  1. Il primo dice che l'Italia si basa sul lavoro e il popolo esercita la sovranità, purché rispetti forme e limitazioni previste dalle leggi costituzionali.
  2. Il secondo riconosce e assicura i diritti inviolabili dell'essere umano (come la libertà personale, l'inviolabilità del domicilio o la libertà di associazione).
  3. Il terzo garantisce l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, rimuovendo qualsiasi ostacolo economico e sociale.

Il potere legislativo

L'Italia si compone di un Parlamento legittimato dal voto popolare, il quale ha il potere legislativo e rappresenta il popolo.

Questo organo costituzionale ha una struttura bicamerale, in quanto prevede la Camera dei deputati (articolo 56) e il Senato della Repubblica (articolo 57).

La Camera dei deputati possiede 400 membri eleggibili dagli elettori maggiorenni, se hanno compiuto 25 anni. Il Senato della Repubblica ha 200 componenti di almeno 40 anni eletti dai cittadini che abbiano compiuto i 25 anni.

Entrambe le Camere vengono elette per 5 anni, ma la loro durata si può prorogare con legge o anticipare con scioglimento, su disposizione del Capo dello Stato e sentiti i loro Presidenti.

Il Decreto legislativo

Il Decreto Legislativo (D. Lgs.) è un atto che si può emanare in base a delegazione del Parlamento soltanto per un tempo limitato e certe materie di disciplina.

La deroga si esaurisce quando si emana il "D. Lgs.". Il Parlamento comunque può consentire di adottare uno o più decreti delegati integrativi o correttivi rispetto a quello precedente.

Il Decreto Legge (D. L.) è un atto provvisorio con forza di legge adottato dal Governo di propria iniziativa e con approvazione delle Camere, in casi straordinari di necessità e urgenza.

Il "D. L." entra subito in vigore. Esso andrà però convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione, affinché non perda efficacia.

Le Disposizioni civiche

Le disposizioni civiche si riferiscono ai tratti di carattere privato e pubblico essenziali per il mantenimento e il miglioramento della democrazia costituzionale.

Le disposizioni civiche, come le abilità civiche, si sviluppano lentamente nel tempo e come risultato di ciò che si impara e si sperimenta in casa, a scuola, in comunità e nelle organizzazioni della società civile.

Tratti di carattere privato come la responsabilità morale, l'autodisciplina e il rispetto per il valore e la dignità umana di ogni individuo sono imperativi, i tratti di carattere pubblico, invece, non sono meno consequenziali.

Questi tratti come la civiltà, il rispetto per lo stato di diritto, l'attenzione mentale e la volontà di ascoltare, negoziare e scendere a compromessi sono indispensabili per il successo della democrazia.

Le istruzioni formali

Le istruzioni formali nell'educazione civica dovrebbero fornire una comprensione di base e realistica della vita civica, della politica e del governo, inoltre, dovrebbero consentire ai cittadini di comprendere il funzionamento del proprio e degli altri sistemi politici, nonché il rapporto tra la politica e il governo del proprio paese e gli affari mondiali.

Una buona educazione civica promuove la comprensione di come e perché la propria sicurezza, qualità della vita e posizione economica sia collegata a quella dei paesi limitrofi, nonché alle principali organizzazioni regionali, internazionali e transnazionali.

I diritti personali

L'istruzione formale dovrebbe enfatizzare i diritti e le responsabilità dei cittadini in una democrazia costituzionale.

La Dichiarazione di Indipendenza, che molti considerano un preambolo esteso della Costituzione, sostiene che i governi siano istituiti per garantire i diritti dei cittadini.

Questi diritti sono stati categorizzati in vari modi, ma una categorizzazione utile e generalmente accettata li divide in questo modo:

  • Diritti personali, quali: libertà di pensiero, coscienza, espressione e associazione e libertà di residenza, movimento e viaggio;
  • Diritti politici, come: libertà di parola, stampa, assemblea e petizione, così come il diritto di voto e di candidatura per cariche pubbliche;
  • Diritti economici, come: il diritto di acquistare, utilizzare e trasferire proprietà, scegliere il proprio lavoro o cambiare lavoro, entrare in un sindacato o un'organizzazione professionale, stabilire e gestire un'impresa, ottenere un copyright o un brevetto e accedere legittimamente ai contratti.

I diritti di libertà e uguaglianza

Le istruzioni sui diritti dovrebbero chiarire che pochi diritti possono essere considerati assoluti. I diritti possono rafforzarsi o entrare in conflitto tra loro o con altri valori e interessi e quindi richiedono limiti ragionevoli.

I diritti di libertà e uguaglianza, per esempio, o i diritti dell'individuo e del bene comune spesso sono in conflitto tra loro. È molto importante, quindi, che i cittadini sviluppino un quadro per chiarire le idee sui diritti e le relazioni tra i diritti e altri valori e interessi.

Questo quadro può quindi fornire una base per prendere decisioni motivate sulla portata e sui limiti dei diritti.

Approfondimenti sulla Costituzione Italiana

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