Le aperture di credito per firma: cosa sono

Le aperture di credito per firma: cosa sono, come funzionano, caratteristiche e tipologie. Le fasi dell'accettazione bancaria

Le aperture di credito per firma: cosa sono
getty-images

Le aperture di credito per firma

Le aperture di credito per firma
Fonte: getty-images

Le aperture di credito per firma sono degli impegni che la banca assume nei confronti di un cliente senza erogare somme monetarie, ma fungendo invece da garante in modo che il cliente possa chiedere un finanziamento presso altre fonti godendo della garanzia importante di una banca.

Il costo del finanziamento è dato da una commissione applicata in via anticipata al momento della concessione della garanzia e da eventuali rimborsi spese.

I motivi principali per cui un'impresa può aver bisogno di un'apertura di credito per firma sono:

  • evitare il deposito di cauzioni di denaro, frequentemente richieste alle imprese che partecipano ad esempio alle gare d'appalto per l'edilizia;
  • rendere più agevole la conclusione di un acquisto con regolamento differito, soprattutto quando il venditore, non conoscendo il compratore, non concederebbe la dilazione di pagamento senza le necessarie garanzie;
  • ottenere un finanziamento di cassa presso un altro istituto bancario a condizioni più vantaggiose in quanto coperto dalla garanzia fornita dall'istituto di credito che ha concesso l'apertura di credito per firma.

Le tre tipologie di apertura di credito per firma sono:

  1. avallo, cioè la banca diviene obbligato cambiario, garantendo che se il cliente non adempirà al pagamento previsto nella cambiale sarà la banca stessa ad adempiere;
  2. fideiussione, in questo caso non ci sono cambiali di mezzo, ma semplicemente obbligazioni, cioè impegni presi da un soggetto con la stipula di un contratto a titolo oneroso e la banca funziona da garante nel senso che se il cliente non adempie all'obbligazione prevista nel contratto la banca adempie al suo posto;
  3. accettazione bancaria, che vediamo ora nei particolari.

L'accettazione bancaria

Le fasi dell'accettazione bancaria sono le seguenti:

  • il cliente spicca tratta a suo favore nei confronti della banca sulla base di un precedente accordo;
  • la banca accetta la tratta spiccata dal cliente e diventa così obbligato cambiario nei confronti del cliente che ha spiccato la tratta, in cambio dell'accettazione però richiede il versamento di una commissione di accettazione;
  • il cliente a questo punto ha in mano la tratta accettata dalla banca e la cede a una società finanziaria la quale corrisponde al cliente il valore attuale della tratta applicando lo sconto secondo un tasso che viene detto tasso Denaro, in questo modo il cliente entra in possesso della somma di cui ha bisogno, seppure decurtata della commissione bancaria e dello sconto applicato dalla società finanziaria;
  • la società finanziaria colloca la tratta presso un risparmiatore il quale corrisponde il valore attuale della stessa applicando lo sconto con un tasso che viene detto tasso Lettera e che è inferiore rispetto al tasso denaro, la differenza tra il tasso denaro e il tasso lettera costituisce il guadagno per la società finanziaria;
  • il risparmiatore alla scadenza della cambiale va presso la banca che l'ha accettata in origine e riscuote il valore nominale della cambiale, da cui viene sottratta però l'imposta del 27% calcolata sulla differenza tra il valore nominale del titolo e il prezzo corrisposto dalla società finanziaria al cliente della banca che aveva chiesto il finanziamento;
  • la banca, dopo aver corrisposto al risparmiatore quanto dovuto, addebita il conto del cliente che aveva emesso la tratta di un importo corrispondente al valore nominale della tratta stessa.

Per il cliente quindi il costo di questo finanziamento è dato dalla somma di:

  • commissione di accettazione richiesta dalla banca nel momento in cui accetta la tratta spiccata dal cliente;
  • sconto applicato dalla società finanziaria nel momento in cui il cliente cede la tratta alla società finanziaria per ottenere le risorse monetarie di cui ha bisogno;
  • bollo cambiario nella misura dello 0,01% del valore nominale della tratta.

Le aperture di credito documentarie

Le aperture di credito documentarie costituiscono il principale esempio di apertura di credito in cui il beneficiario non è il cliente che chiede l'apertura di credito ma un terzo soggetto.

Esse sono ampiamente impiegate nel commercio internazionale come metodo di pagamento sicuro effettuato tramite gli istituti di credito dei due soggetti interessati.

Le fasi dell'apertura di credito documentaria sono:

  • l'importatore si reca presso la sua banca e chiede che venga effettuata un'apertura di credito nei confronti dell'esportatore;
  • la banca dell'importatore invia alla banca dell'esportatore la lettera di credito con cui la informa dell'apertura di credito effettuata nei confronti dell'esportatore, cioè in sostanza la banca dell'importatore si impegna a corrispondere alla banca dell'esportatore e quindi in sostanza all'esportatore l'importo relativo alla transazione commerciale che è avvenuta tra i due soggetti;
  • appena ricevuta la lettera di credito, la banca dell'esportatore invia una lettera di notifica all'esportatore con cui lo avvisa dell'apertura di credito effettuata nei suoi confronti e lo invita a consegnare i documenti relativi alla transazione commerciale;
  • ricevuti i documenti relativi alla transazione commerciale, la banca dell'esportatore provvede a inviarli alla banca dell'importatore;
  • la banca dell'importatore, controllata la corrispondenza dei documenti ricevuti con l'apertura di credito richiesta dall'importatore, provvede ad inviare i documenti all'importatore suo cliente e versa l'importo dovuto alla banca dell'esportatore che quindi lo accrediterà sul conto dell'esportatore;
  • una volta effettuato il pagamento, la banca dell'importatore addebita il conto corrente dell'importatore suo cliente dell'importo della transazione commerciale.

Continua a leggere:

Un consiglio in più