Apatia e abulia: cosa sono e come affrontarle

Tra le diverse oscillazioni e condizioni emotive, apatia e abulia rappresentato due stati fortemente impattanti sulla salute mentale e sulla vita quotidiana ed il loro manifestarsi è sempre più comune, soprattutto tra i più giovani.

Apatia e abulia: cosa sono e come affrontarle
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Apatia e abulia: caratteristiche e differenze

Apatia e abulia: cosa sono e come affrontarle.
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L’apatia e l’abulia rappresentato condizioni emotive simili, spesso interconnesse ma comunque differenti. Nello specifico possiamo così descriverle:

  • apatia: stato emotivo caratterizzato principalmente da una forte inflessione o perdita di entusiasmo ed interesse nei confronti di attività, persone, cose e situazioni che generalmente attiverebbero una risposta emotiva più o meno intensa. A lungo andare questa condizione genera un inevitabile stato di disconnessione dalle emozioni e dalle motivazioni con un conseguente senso di vuoto;
  • abulia: stato di intensa difficoltà o impossibilità ad intraprendere comportamenti mirati al raggiungimento di qualsiasi obiettivo. Si manifesta tramite la perdita di motivazione, di iniziative e di forza di volontà.

La differenza tra queste due condizioni sta nella gravità e nei meccanismi sottostanti. L’abulia infatti rappresenta una condizione peggiore rispetto all’apatia con effetti molto più ampi e dannosi sulla salute psico-fisica e sulla vita della persona.

Le conseguenze dell'apatia e dell'abulia

Le conseguenze e l’impatto a lungo termine dell’apatia e dell’abulia variano a seconda dell’intensità e della durata delle stesse. Se queste vengono innescate da una situazione specifica di dolore e difficoltà ma vengono prontamente accolte e gestite, non avranno particolari effetti prolungati. Quando questo non avviene invece si possono osservare importanti conseguenze sulla salute e sulla vita di chi le sperimenta:

  • l’apatia ha spesso come conseguenza lo sviluppo di disturbi dell’umore, come la depressione maggiore, di disturbi da stress cronico e costituisce un fattore di rischio per malattie neurodegenerative. Inoltre il disinteresse comporta una minor produttività, con conseguenze su studio e carriera, ma anche un minor investimento nelle relazioni interpersonali che possono quindi degradarsi.
  • l’abulia, come premesso, comporta conseguenze notevolmente peggiori, impedendo mentalmente e fisicamente a chi ne soffre di agire e di dedicarsi ad attività anche piacevoli. Può comportare variazioni nel funzionamento cognitivo altamente impattanti a cui possono seguire lesioni traumatiche e malattie psichiatriche gravi. A livello quotidiano vi è un totale allontanamento da studio, lavoro e relazioni, auto-alimentando una sempre maggior chiusura, una carenza di stimoli, e quindi una maggiore gravità.

Come gestire e affrontare l'apatia e l'abulia

Come abbiamo visto, intervenire tempestivamente è indispensabile per evitare conseguenze invalidanti, soprattutto in condizioni di abulia. L’apatia infatti, per quanto limitante, permette comunque di portare avanti le attività quotidiane e, con un po' di sforzo, di risintonizzarsi con le emozioni. L’abulia richiede invece, necessariamente, la richiesta di un aiuto specialistico.

Nel caso in cui si inizino a notare le caratteristiche di queste condizioni in noi o in una persona cara, possiamo mettere in atto alcune strategie per limitarne l’aggravamento e poterle affrontare:

  • creare una routine: necessario per diminuire la necessità di prendere scelte e per portare avanti le attività quotidiane facendo minor leva su motivazione e forza di volontà
  • praticare attività piacevoli: anche se l’attivazione emotiva è scarsa o inesistente, è importante continuare a fare ciò che è sempre rientrato nelle attività piacevoli
  • obiettivi semplici e velocemente raggiungibili: sono essenziali per avere un feedback positivo e avere più possibilità di mantenere attiva la motivazione
  • auto-compassione e gentilezza verso sé: sono atteggiamenti necessari per evitare l’autocritica e non imporci obiettivi irrealistici e anche per riconoscersi gli sforzi e l’impegno messo in atto per ogni piccolo passo
  • cercare supporto sociale: circondarsi di relazioni significative, presenti e supportanti è necessario per ricevere stimoli e feedback e per non dover contare solo sulle proprie forze

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