Ansia e primavera: quali correlazioni e come gestirla
Ansia e primavera: come mai spesso sono collegate? Ecco i principali sintomi dell'ansia primaverile e come imparare a gestirla
Indice
Ansia e primavera: introduzione
Quando i primi caldi si fanno sentire e la primavera inizia a colorare le nostre giornate, per alcuni di noi può rappresentare un momento tanto atteso ma per altri può generare un aumento di ansia e malessere.
Ansia e primavera: quali sono le correlazioni?
Il modo in cui le stagioni ed il meteo influiscono sulla nostra salute mentale sono molteplici e mediati da fattori biologici, psicologici ed ambientali. Per quanto riguarda la correlazione tra ansia e primavera, possiamo riscontrare 3 fattori tipici che possono influire su persone già suscettibili agli stati ansiosi:
- cambiamenti fisici dell’ambiente: l’aumento della temperatura che può influire sulla pressione oppure l’aumento delle ore di luce che incidono sul ritmo circadiano, sono fattori che influiscono sullo stress e la percezione di sintomi connessi ad uno stato ansioso
- l’impatto delle allergie: per chi soffre di allergie ai pollini o legate comunque all’esposizione a fattori naturali, può esserne maggiormente soggetto in primavera, sperimentando maggior fatica, stanchezza e irritabilità che possono acuire la sintomatologia ansiosa
- i cambiamenti organizzativi: tendenzialmente in primavera si tende ad essere più stanchi, sia per le variazioni ambientali, sia per la lontananza dai classici periodi di ferie e di riposo; inoltre, con la bella stagione, si tende a dare più spazio ad attività extra come sport, eventi e momenti di socialità aumentando così il carico di impegni e quindi la stanchezza, aumentando lo stress e l’ansia
Quali sono i sintomi dell'ansia in primavera?
I sintomi dell’ansia in primavera non differiscono dall’ansia classica; bisogna però prestare attenzione alla loro intensità e frequenza. Chi soffre di un disturbo d’ansia può notare delle piccole variazioni di intensità, o può andare incontro a delle ricadute in questo periodo dell’anno. Chi non soffre di disturbi d’ansia ma è suscettibile rispetto agli stati ansiosi potrebbe sperimentarli più frequentemente e più intensamente: in questi casi il rischio è di non contestualizzare la situazione, esacerbando il problema con la conseguenza di sviluppare un vero e proprio disturbo d’ansia. Per questo motivo è necessario conoscere le variazioni legate alle stagioni, quali le fluttuazioni d’ansia e d’umore, così da poterle gestire e contenere senza aggravare la situazione.
Così come per l’ansia in generale, i sintomi che possono essere maggiormente percepiti in primavera sono:
- preoccupazione
- irritabilità
- fatica a riposarsi
- difficoltà di concentrazione
- mancanza di motivazione
- capogiri
- nausea
- sudorazione
- tremori e instabilità muscolare
Come gestire l'ansia primaverile
Come abbiamo visto, l’ansia primaverile nel suo manifestarsi non si discosta molto dai disturbi d’ansia, se non per il fatto di essere esacerbata e mantenuta da fattori esterni e limitata nel tempo e nell’intensità. Per questo motivo le strategie di gestione sono per lo più quelle che tipicamente vengono utilizzate per l’ansia, con attenzione particolare ad alcuni aspetti specifici:
- dai spazio al riposo e alla regolazione del ciclo sonno-veglia: la stanchezza e la disregolazione del sonno giocano un ruolo importante nella capacità di gestione dell’ansia
- osserva i sintomi per dargli significato: allena l’auto-osservazione dei sintomi per comprendere se siano generati da fattori stagionali, o se ci sia qualcosa che realmente ti preoccupa
- prenditi cura del corpo: in questo periodo di cambiamenti è importante che il corpo abbia le giuste attenzioni rispetto a movimento, riposo e alimentazione
- crea una routine adeguata: con la variazione delle ore di sole potrebbe essere necessario modificare la tua routine affinché sia più allineata con le variazioni esterne ma in modo che ti dia sicurezza e prevedibilità
- esponiti al sole: l’esposizione ai raggi solari per 30 minuti al giorno rinforza le difese immunitarie e la salute delle ossa, oltre ad avere un impatto positivo sull’umore e le capacità di gestione mentale ed emotiva
- pratica la mindfulness o strategie di grounding: apprendere queste strategie è importante per la gestione dei pensieri ansiogeni, ma anche per regolare il corpo quando ci sentiamo particolarmente agitati e disregolati
- chiedi aiuto e supporto: che si tratti di chiedere una mano per gestire il sovraccarico, o una spalla su cui sfogarci o ancora il sostegno di un professionista se necessario, chiedere aiuto è un atto di coraggio e amor proprio indispensabile
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