Anniversari storici 2024: 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi ha portato l'eccellenza italiana nel mondo. Ecco com'è riuscito a rivoluzionare il modo di comunicare grazie alle sue intuizioni e invenzioni

Anniversari storici 2024: 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi
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Anniversari storici 2024: 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi
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Gli anniversari storici rappresentano un’occasione unica per omaggiare figure di spicco che hanno avuto un impatto fondamentale nella cultura e nella società di ogni Paese.
E per l’Italia il 2024 si rivela particolarmente ricco da questo punto di vista, perché ci dà la possibilità di celebrare i 150 anni della nascita di uomini e donne che hanno contribuito con le loro intuizioni e il loro lavoro a dare valore all’intera nazione. Tra queste figure occupa un posto di primo piano Guglielmo Marconi.

Fisico, inventore, ingegnere, politico, Guglielmo Marconi è uno dei personaggi più poliedrici e visionari del nostro Paese e le sue idee sono state in grado di cambiare per sempre il mondo delle telecomunicazioni facendo da apripista a tutte le forme di comunicazione contemporanee.

 

Chi era Guglielmo Marconi

Il 25 aprile 2024 ricorreranno i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi e non solo l’Italia, ma il mondo intero avrà modo di celebrare un uomo che con le sue idee ha radicalmente cambiato il modo di comunicare avviando una trasformazione profonda delle telecomunicazioni di massa e imponendosi come un pioniere assoluto nel campo.

Ma chi era Guglielmo Marconi? Bolognese, classe 1874, Marconi nasce in una famiglia agiata che mai ostacolerà le inclinazioni e le ambizioni che sin da bambino dimostrerà di avere. I primi esperimenti elettronici del piccolo Guglielmo avranno come testimone oculare il suo fedele maggiordomo Magnani, che lo assisterà anche in età adulta fino a quando, a soli 20 anni, inventerà un campanello elettrico senza fili capace di ricevere i segnali dell’alfabeto Morse.

Da lì il resto è storia. Guglielmo Marconi aveva finalmente dimostrato in maniera concreta che la comunicazione può avvenire attraverso dispositivi senza fili, trasmettitori telegrafici che non prevedevano l’uso di cavi, piantando così il seme di quella che verrà ricordata come la rivoluzione delle telecomunicazioni.

 

 

L’invenzione della radio

Ed è proprio da queste sue intuizioni che nasce il sistema che più di tutti verrà associato all’inventore bolognese. Parliamo ovviamente della radio. I primi del ‘900 rappresentano un terreno fertile per gli esperimenti nell’ambito delle telecomunicazioni. In Germania ad esempio, Heinrich Rudolf Hertz, già a fine ‘800, aveva dimostrato l’esistenza delle onde elettromagnetiche e ciò aveva posto le basi per osservazioni, test e tentativi di realizzare dispositivi in grado di funzionare proprio attraverso l’emissione e la ricezione delle onde radio.

Guglielmo Marconi intuì l’enorme portata della scoperta e inventò la radio. Nota inizialmente come telegrafo senza fili, la radio venne brevettata da Marconi nel 1896 a Londra, e si impose immediatamente come strumento di comunicazione rivoluzionario grazie ad esperimenti via mare e via terra che ebbero un impatto sorprendente sugli addetti ai lavori così come sui semplici cittadini. Uno su tutti? Quello del 1901 quando Marconi riuscì a trasmettere i segnali radio attraverso l’Oceano Atlantico.

 

 

L’ottenimento del Premio Nobel per la fisica

La telegrafia senza fili e la nascita della radio sia come strumento di comunicazione che come veicolo in grado di diffondere e divulgare informazioni alla collettività attraverso la creazione di apposite stazioni e compagnie radiofoniche, hanno reso Guglielmo Marconi una vera icona del suo tempo e un visionario a cui ancora oggi dobbiamo molte delle conquiste nell’ ambito delle telecomunicazioni.

Il suo lavoro, apprezzato in tutto il mondo, ha avuto il suo riconoscimento ufficiale il 10 dicembre 1909, quando a soli 35 anni Guglielmo Marconi riceve l’onorificenza più ambita, il premio Nobel per la fisica, assieme a Karl Ferdinand Braun, fisico tedesco, per il contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili.

 

L’impatto di Guglielmo Marconi sul mondo della comunicazione

Inizialmente la telegrafia senza fili e le conseguenti trasmissioni via onde radio non avevano la grande ambizione di poter diventare dei mezzi di comunicazione di massa. A fine ‘800 e agli inizi del ‘900, gli unici mezzi di comunicazione di massa erano:

  • il giornale
  • il telegrafo
  • il cinema

Fu solo con la concretizzazione dell’intuizione di poter trasmettere messaggi a distanza tramite una telegrafia che non prevedeva l’utilizzo di cavi, che si aprì la strada a un altro tipo di comunicazione. Una comunicazione che permetteva l’interconnessione globale in tempo reale e che ben presto, con la creazione di varie stazioni radio (molte delle quali aperte proprio con il supporto dello stesso Guglielmo Marconi) avrebbe cambiato radicalmente il mondo dell’informazione, della comunicazione e dell’intrattenimento. Raggiungere un pubblico così vasto in diretta simultanea era prerogativa esclusiva della radio e prima del ‘900 una diffusione di quel tipo risultava semplicemente impensabile.

 

Perché celebrare i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi

Celebrare i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi vuol dire omaggiare un pioniere delle nuove tecnologie della comunicazione, un inventore lungimirante e un imprenditore carismatico in grado di capire prima di molti altri, l’enorme trasformazione che la telegrafia senza fili avrebbe apportato al mondo della comunicazione e dell’informazione.

Ma non solo. Le sue eccezionali intuizioni concretizzate nel telegrafo senza fili, permisero anche di salvare vite umane. Come nel celebre caso del transatlantico americano Republic e dei suoi 1700 passeggeri tratti in salvo dopo essere stati speronati da un piroscafo, proprio grazie a un SOS lanciato usufruendo della tecnologia messa a punto da Guglielmo Marconi.

Gli studi, gli esperimenti, le scoperte e le grandi intuizioni di Guglielmo Marconi hanno ispirato e continuano a ispirare nuove generazioni affascinate da un uomo capace di lasciare un’eredità che ancora oggi ha un grande peso sulla nostra società e sul nostro modo di comunicare. Un’eredità che ha saputo evolversi e trasformarsi con la società stessa, promuovendo un’innovazione tecnologica che dai primi del ‘900 ad oggi, risulta sempre più celere e inarrestabile.

 

 

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