Amleto: trama, riassunto e mappa concettuale

Amleto: storia, riassunto breve e mappa concettuale della tragedia scritta da William Shakespeare

Amleto: trama, riassunto e mappa concettuale
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Amleto

Amleto è una delle più note tragedie di William Shakespeare: tutti abbiamo sentito almeno una volta il famosissimo monologo che inizia con «Essere o non essere, questo è il problema». Pochi, forse, l'hanno letta per intero o ne conoscono la trama nello specifico. Di cosa parla Amleto? Quali sono i personaggi principali oltre al protagonista e Ofelia? Scopriamolo insieme. 

Amleto è stata composta tra il 1600 e il 1608 e, al 99%, i professori vorranno che voi la leggiate. Il nostro consiglio, vista la straordinaria bellezza dell'opera, è di seguire il loro invito; ma nel caso foste prossimi all’interrogazione e fosse troppo tardi per iniziare a leggere questa meravigliosa tragedia, abbiamo deciso di venirvi incontro. Abbiamo scritto per voi sia un riassunto breve che un riassunto dettagliato dell’Amleto di Shakespeare, in modo da aiutarvi qualunque sia la vostra esigenza.
Al termine del riassunto breve troverete inoltre una pratica mappa concettuale della tragedia shakespeariana, utile per comprenderne meglio i diversi passaggi.

Amleto, riassunto breve

Una scena dell'Amleto
Fonte: getty-images

Ad Elsinore, in Danimarca, il fantasma del defunto re appare ad Amleto, suo figlio, e gli chiede di essere vendicato: ad ucciderlo è stato infatti il fratello Claudio che si è ora appropriato del trono e ha sposato la vedova moglie del re, Gertrude.
Il principe assicura di tener fede alla promessa ma, desideroso di avere la concreta prova della colpevolezza dello zio, decide di ritardare il momento della vendetta. La certezza che lo zio sia responsabile della morte del padre gli viene quando, durante uno spettacolo teatrale, mette in scena l’omicidio del defunto re e Claudio, indignato e al contempo impaurito, si alza e se ne va.
Recandosi a parlare con la madre per giustificare il proprio comportamento, Amleto uccide per errore Polonio, consigliere del nuovo re e padre di Ofelia e Laerte. Quest’ultimo, tornato in Danimarca non appena appresa la notizia, dichiara Amleto colpevole della morte del padre e della sorella – che nel frattempo ha deciso di uccidersi per mettere fine al proprio dolore – e lo sfida a duello. In accordo con Claudio, Laerte cosparge la punta della propria spada di una sostanza letale e avvelena anche la coppa dove Amleto dovrà bere in caso di vittoria. In una serie di casuali eventi, però, è la madre Gertrude a bere dalla coppa avvelenata e la letale spada colpisce entrambi i duellanti; prima di morire, Amleto riesce però ad uccidere Claudio.

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Riassunto dettagliato

Nel XVI secolo, sulle torri del castello di Elsinore in Danimarca, le sentinelle Bernardo e Marcello hanno invitato Orazio a raggiungerli, preoccupati dal fantasma che, nelle ultime due notti, si è presentato loro dopo il cambio di mezzanotte. L’incredulo Orazio è costretto a mettere da parte lo scetticismo quando lo spettro si mostra nuovamente, stavolta in sua presenza: l’uomo rimane particolarmente colpito dalla somiglianza con il defunto Re Amleto e decide di avvertire dell’accaduto il giovane Amleto, figlio del sovrano deceduto.


Ad essere salito al trono dopo la morte del sovrano è Claudio, fratello del re e zio del giovane Amleto, che si è immediatamente sposato con Gertrude, la regina rimasta vedova. Un matrimonio che Amleto non è ancora riuscito ad accettare: triste ed indignato per la scelta della madre, il giovane si mostra sempre malinconico ai nuovi sovrani e, non appena appreso da Orazio della comparsa dello spettro somigliante al defunto padre, inizia ad interrogarsi sulle reali circostanze della sua morte. Dopo aver raggiunto Orazio e Marcello sugli spalti del castello, Amleto attende con loro l’arrivo dello spettro.

Riassunto atto per atto dell'opera

Amleto

Mostratosi ancora una volta agli umani, il fantasma fa intendere di voler parlare solo con il giovane Amleto e, rimasti soli, gli annuncia la terribile verità: a parlare non è altri che lo spirito di Re Amleto, tornato sulla Terra per chiedere al figlio di vendicarlo. La sua morte, infatti, non è avvenuta in maniera casuale: è stato Claudio, il nuovo sovrano, a compiere l’omicidio approfittando del sonno, versando nel suo orecchio un veleno mortale a base di giusquiamo. Facendo credere a tutti che la morte del Re si trattasse di un tragico incidente, causata dalla puntura di un serpente, l’invidioso Claudio si sarebbe così impossessato del trono e della moglie del defunto sovrano con la quale, purtroppo, già intratteneva una relazione adultera. 

Lo spettro ha pertanto una sola richiesta nei confronti di Amleto: quella di vendicare la morte del sovrano e punire l’assassino Claudio. Finito il colloquio con il fantasma, il giovane torna da Orazio e Marcello, ma decide di non dire loro nulla riguardo la conversazione appena avuta e fa loro giurare di non raccontare a nessuno delle apparizioni.
Preoccupato per la tristezza manifestata da Amleto, Claudio chiede a due amici del giovane, Rosencrantz e Guildenstern, di sondare il terreno e scoprire cosa c’è che non va nel ragazzo, ma ben presto il piano viene scoperto e fallisce. La conversazione dei tre amici si sposta quindi sull’arrivo di una compagnia di attori, di cui Amleto è particolarmente entusiasta: colto da un lampo di genio, il giovane decide di modificare la sceneggiatura del loro spettacolo, aggiungendo delle parti scritte di suo pugno. Il suo intento è quello di mettere in scena l’assassinio del padre, così da osservare le reazioni del Re Claudio e poterlo così smascherare davanti a tutti.

Amleto: essere o non essere

Fallito il primo tentativo di scoprire quali siano le cause della tristezza del nipote, il nuovo sovrano viene indirizzato da Polonio sulla pista Ofelia, la giovane ragazza che, sotto consiglio di Polonio stesso, sta accuratamente evitando Amleto e diffida dalle sue dichiarazioni d’amore. Convinta a fingere di essere sola mentre il re, la regina e Polonio sono nascosti in un angolo, Ofelia incontra Amleto che, nel frattempo, è in preda alla follia per via della rivelazione del fantasma e sta tra sé e sé recitando il celeberrimo monologo che inizia con: «Essere o non essere, questo è il problema».

Troppo turbato da quanto ha scoperto circa la morte del padre, Amleto le nega il suo amore e le consiglia di entrare in convento, terminando la conversazione con l’emblematica frase: «Non avverranno più matrimoni e degli sposati uno morirà». Claudio inizia così a vedere in Amleto un possibile pericolo per la corona e programma di spedirlo in Inghilterra, da dove non potrà compiere alcun misfatto.

Intanto però il piano di Amleto circa la rappresentazione teatrale dell’omicidio del padre va a buon fine: Claudio esce indignato dalla sala e la regina Gertrude decide di avere un colloquio con il figlio per comprendere le ragioni della sua condotta; Polonio intanto, nascosto nella camera, è incaricato di riferire tutto al re. Ma, scambiato per il re, Polonio viene ucciso da Amleto. Sempre più fortemente convinto del pericolo rappresentato da Amleto, re Claudio decide di affrettarsi a spedirlo in Gran Bretagna; il giovane accoglie positivamente la notizia, ma non sa che il sovrano ha ordinato che venga ucciso non appena arrivato in terra inglese.

Finale di Amleto

Intanto Laerte, fratello di Ofelia, a cui è giunta la notizia della morte del padre Polonio, giunge in Danimarca desideroso di vendetta. Il re propone lui di sfidare a duello Amleto – che intanto è di ritorno ad Elsinore – smussando la punta della spada dell’avversario, intingendo la propria in un veleno mortale e, come ulteriore precauzione, avvelenando la coppa del vincitore in caso Amleto ottenga comunque la vittoria; Laerte accetta. Ofelia intanto, resa folle dal dolore causatogli dal rifiuto di Amleto e dalla morte del padre, si uccide gettandosi in un lago.
Il duello sarà all’ultimo sangue: Amleto vince il primo assalto e la regina, brindando alla sua salute, beve dalla coppa avvelenata. Intanto i duellanti, nella confusione che segue, si scambiano più volte i fioretti e vengono entrambi fatalmente colpiti dalla punta imbevuta nel veleno. Morta la regina, Laerte decide così di rivelare tutta la verità ad Amleto che, preso dall’ira, si getta sul re e lo trafigge con la spada incriminata, costringendolo poi a bere dalla coppa che ha ucciso la madre. Prossimi alla morte, i duellanti si riconciliano ed Orazio, anche lui desideroso di mettere fine alle proprie sofferenze, viene incaricato da Amleto di tramandare la sua vicenda e di nominare Fortebraccio, principe della Norvegia e storico avversario della Danimarca, nuovo re.

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