Alternanza scuola-lavoro: dagli Stati Generali nasce la Carta dei diritti e dei doveri
Dagli Stati Generali dell'Alternanza nasce la Carta con le linee guida per studenti e imprese. "Bottone rosso" agli studenti per segnalare cosa non va
ALTERNANZA: CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI
Sette articoli firmati insieme alle rappresentanze studentesche per disciplinare l'alternanza scuola-lavoro. Dagli Stati Generali dell'Alternanza del MIUR arriva una novità: l'alternanza scuola-lavoro ha una Carta dei diritti e dei doveri che regola i rapporti di apprendimento in ambito lavorativo e tutela gli studenti, che possono segnalare eventuali criticità.
CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DELL'ALTERNANZA: COSA DICE
La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza vuole dare agli studenti "l’opportunità di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli, nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel mondo del lavoro".
Nei sette articoli di cui è composta, la Carta definisce un regolamento che vale per tutti gli studenti inseriti in un percorso di alternanza scuola-lavoro, dai licei agli istituti tecnici e professionali.
In particolare, nella Carta dei diritti e dei doveri:
- Si sancisce l'Alternanza scuola-lavoro come parte integrante del percorso didattico e scolastico, coerente con il percorso di studi e svolgibile anche nei periodi di sospensione dell'attività didattica;
- Si specificano modi, tempi e obblighi di frequenza dell'Alternanza da parte degli studenti: in particolare, per essere considerata valida, devono essere frequentati almeno i tre quarti delle ore totali previste dall'accordo fra scuola e struttura ospitante. Le ore totali di Alternanza scuola-lavoro in tre anni sono 400 per gli istituti tecnici e professionali e 200 per i licei.
- Si specifica che i soggetti impegnati in progetti di alternanza devono essere adeguatamente informati sul progetto stesso e sulle sue finalità educative e formative. Devono inoltre essere inseriti in un ambiente di apprendimento favorevole che consenta una formazione qualificata e coerente col percorso scolastico.
- Si ricorda che al termine del percorso gli studenti hanno diritto a veder riconosciute anche le competenze trasversali apprese nel tempo e a prendere visione delle relazioni che la struttura ospitante ha predisposto su di loro.
- Si stabilisce la presenza, all'interno di ciascun Ufficio Scolastico Regionale, di una Commissione per l'alternanza scuola-lavoro che resti in carica due anni per vigilare sulla corretta applicazione delle norme da ambo le parti (scuola e istituzioni ospitanti).
ALTERNANZA: NORME SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
Particolarmente rilevante è l'inserimento nella Carta di una sezione che riguarda le norme sulla sicurezza sul lavoro. Non solo i ragazzi che frequentano l'Alternanza sono tenuti a rispettare la normativa vigente, ma anche a ricevere un'adeguata formazione certificata già nella scuola. Gli studenti devono inoltre essere assicurati presso l'INAIL per tutto il loro periodo di permanenza nella struttura ospitante, anche rispetto ad eventuali attività svolte al di fuori di essa, sempre nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro.
Gli studenti, inoltre, sono tenuti alla riservatezza rispetto a dati e informazioni di cui possano entrare in possesso durante il loro periodo di permanenza all'interno dell'azienda.
PIATTAFORMA DELL'ALTERNANZA: ARRIVA IL "BOTTONE ROSSO"
Gli Stati generali dell'Alternanza hanno anche presentato un'importante novità: l'inaugurazione di una nuova piattaforma per monitorare l'andamento dei progetti e far incontrare domanda e offerta.
Gli studenti potranno segnalare eventuali irregolarità attraverso il "bottone rosso" presente sulla piattaforma, facendo sì che la scuola possa tracciare in modo puntuale tutto ciò che non ha funzionato nell'alternanza con la struttura ospitante, girando le segnalazioni alla Task force nazionale del MIUR composta da 110 docenti.
A sostenere le scuole, anche 1000 tutor ANPAL, i primi dei quali saranno operativi già da gennaio.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: COS'È
Ma cos'è esattamente l'alternanza scuola-lavoro? Le parole di Valeria Fedeli sull'Alternanza pronunciate nel corso degli Stati Generali tracciano finalmente in modo più netto il senso del progetto previsto dalla riforma della Buona Scuola:
"L'Alternanza scuola-lavoro non è uno stage, un tirocinio, un apprendistato, l’Alternanza è un momento in cui si impara, fuori da scuola ed anche attraverso la pratica, quello che serve ad arricchire il percorso di crescita e le competenze di studentesse e studenti, è una modalità didattica innovativa e preziosa, che deve essere elemento di qualità dei percorsi di istruzione, per tutte e per tutti".
Quando l'alternanza funziona: leggi le storie di Studenti.it: