Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll: trama, personaggi e analisi
Indice
1Lewis Carroll: vita e opere
Lewis Carroll, il cui vero nome era Charles Lutwidge Dogson, nacque a Daresbury nel Cheshire, nel 1832 in una famiglia anglicana di origini irlandesi. Era il terzo di undici figli allevati nel rettorato dove il padre era un ministro anglicano. Carroll fu un bambino precoce ma soffrì di balbuzie, cosa che a volte gli causò problemi nella vita sociale. Studiò alla Rugby School e poi al Christ Church College di Oxford, dove aveva studiato anche suo padre e dove insegnò matematica per circa ventisei anni.
Scrisse molti importanti saggi di matematica e cominciò ad appassionarsi alla fotografia e alla scrittura. Carroll ha fatto migliaia di fotografie, la maggior parte delle quali è andata perduta; ha ritratto soprattutto bambini, ma anche personaggi famosi come Alfred Tennyson e Dante Gabriel Rossetti, di quest’ultimo fu anche amico, infatti, per un periodo fu anche in contatto con il circolo dei preraffaelliti.
Cominciò presto a scrivere poesie e racconti, ispirandosi soprattutto al mondo dell’infanzia a lui tanto caro. Trascorreva lunghe ore con le figlie di H.G. Liddell, il rettore di Christ Church, Lorina, Alice e Edith, per cui, durante un picnic e una gita in barca sul fiume Tamigi a Oxford, inventò la storia fantastica di Alice per intrattenerle durante il viaggio.
Lo scrittore aveva una predilezione per Alice e fu per lei che trasformò la sua storia improvvisata in un libro divenuto famosissimo Alice’s Adventures in Wonderland (Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie). Il romanzo, pubblicato nel 1865, fu un enorme successo e alcuni anni più tardi nel 1871, Carroll scrisse il seguito intitolato Through the Looking Glass and What Alice Found There (Attraverso lo Specchio e Quel che Alice vi Trovò).
Questi due romanzi furono considerati piuttosto insoliti per l’epoca in cui furono scritti e pubblicati, perché a differenza di molti libri per bambini, non contenevano alcun apparente o esplicito messaggio morale. Quando Carroll morì nel 1898, questi due romanzi erano senza dubbio i romanzi per bambini più popolari del tempo e continuano a essere amati ancora oggi tanto che sono state realizzate diverse versioni e trasposizioni cinematografiche.
Carroll aveva l’abilità di vedere il mondo con gli occhi dei bambini e usava la fantasia e l’immaginazione per sfuggire alle contraddizioni e al moralismo tipici della società dell’epoca vittoriana.
2Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie: trama e personaggi
Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie non è un romanzo nel senso tradizionale del termine, è una storia fantastica, in cui Alice, la protagonista, si addormenta e sogna di seguire un coniglio bianco, che ha visto in giardino, nella sua tana, si ritrova così in un mondo surreale e fantastico, dove le cose non sono ciò che sembrano. È un mondo senza logica, in cui la natura e le sue leggi cambiano continuamente. Anche Alice comincia a cambiare, il suo corpo cresce o si rimpicciolisce secondo quello che beve o mangia.
Questo mondo è popolato da strane creature e animali parlanti come il Cappellaio Matto (Mad Hatter), la Lepre Marzolina (March Hare), la Regina di Cuori (Queen of Hearts), lo Stregatto (Cheshire Cat) o il Brucaliffo (Caterpillar), tutti privi di buon senso e di logica. Questi personaggi mettono in discussione tutto quello che Alice fa o dice, ma loro stessi dicono e fanno cose bizzarre prive di logica.
Intanto cerca di entrare in un giardino la cui porta è troppo piccola perché lei possa passare. Quando ci riesce, trova il regno della Regina di Cuori. Vede tre giardinieri, il cui corpo ha la forma di carte da gioco, che stanno dipingendo delle rose di rosso e spiegano che se la regina scopre che hanno piantato delle rose bianche li farà decapitare. La regina, infatti, arriva e ordina la loro esecuzione ma Alice li aiuta a nascondersi. In effetti, la regina minaccia sempre di far giustiziare i suoi sudditi per qualche offesa non chiara, ma le esecuzioni non hanno mai luogo.
Alla fine del romanzo ha luogo un processo per determinare chi ha rubato le crostate che la regina ha preparato, Alice viene chiamata a testimoniare, ma dichiara che quello che accade è assurdo e che tutti non sono “altro che un mazzo di carte”.
A questo punto Alice si sveglia dal sogno che ha fatto e racconta tutto alla sua sorella maggiore, che fa una riflessione sul rapporto tra i sogni di ragazza e la realtà e immagina Alice da adulta che racconta ai suoi figli la storia del paese delle meraviglie.
3Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie: significato
Durante l’epoca vittoriana ci fu un grande sviluppo della letteratura per bambini anche grazie allo status privilegiato assegnato ai bambini della classe media che venivano tenuti lontano dagli altri strati sociali. I bambini della classe media dovevano essere educati e preparati all’ingresso nella società da adulti, per cui molti libri per bambini dovevano avere un ruolo educativo, quindi la maggior parte trattava storie di avventure, pellegrinaggi o situazioni da cui i bambini potevano trarre un insegnamento.
Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie si distaccava da tutto ciò, la storia di Alice non rappresenta un processo di crescita e maturazione, piuttosto il mondo in cui Alice finisce quando cade nella tana del coniglio, rappresenta il capovolgimento del mondo vittoriano da cui la bambina proviene. È un mondo in cui tutte le leggi scientifiche e naturali sono prive di senso, il tempo e lo spazio sono relativi. Anche il mondo politico è capovolto: il Paese delle Meraviglie è governato da una regina che si comporta in modo irrazionale contrariamente alla Regina Vittoria tanto amata dai suoi sudditi.
Il viaggio di Alice può essere considerato come il viaggio in un mondo lontano dalle rigide restrizioni vittoriane, dove la bambina non ricorda neanche più cosa ha imparato a scuola; spesso cerca di ricordare le filastrocche e le poesie che ha imparato ma non ci riesce e le recita male, le nuove versioni, però, sono ancora più divertenti e interessanti di quelle originali.
Uno dei temi principali del romanzo è la crescita, il passaggio all’età adulta, Alice è una bambina, ma in questo nuovo mondo si ritrova ad affrontare situazioni e problemi difficili. Inoltre, obbedire alle leggi del Paese delle Meraviglie è un concetto per lei alieno, per quanto provi, non riesce mai veramente ad adattarsi a questa bizzarra società; qualsiasi tentativo di socializzare con gli abitanti di questo mondo e anche i suoi sforzi per affermare la sua identità sono vanificati.
Alice cambia spesso dimensione quando beve o mangia qualcosa, viene vista con timore e sospetto da alcuni personaggi da altri viene invece trattata con rispetto; impara anche a manipolare le dimensioni del suo corpo secondo le sue necessità e i suoi desideri. Quest’abilità di manipolazione può essere interpretata anche come rifiuto di crescere e di diventare adulta. Una delle cose che impara è la differenza tra la realtà e l’apparenza: le cose spesso non sono come appaiono.
Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie può avere diversi livelli d’interpretazione: può essere letto semplicemente come una storia per bambini grazie alla presenza di strani e bizzarri personaggi e situazioni fantastiche; oppure come uno dei più importanti romanzi della letteratura del nonsenso (nonsense literature) in cui il linguaggio e le strutture linguistiche usate capovolgono il significato vero delle cose, trasformando ciò che è familiare in qualcosa di assurdo e lontano dalla realtà.
I giochi linguistici usati da Carroll sono usati certamente per divertire i bambini, ma possono avere anche un intento pedagogico, poiché i bambini in questo modo imparano a riconoscere quelle strutture linguistiche che nel libro vengono usate in modo errato.
4Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e il cinema
Il successo di Alice nel Paese delle Meraviglie è tale che sono state realizzate molte versioni cinematografiche del romanzo sin dall’inizio del XX secolo. Una versione animata fu prodotta dalla Walt Disney e uscì nel 1951. Il film si basa soprattutto sul primo romanzo scritto da Lewis Carroll, ma contiene anche riferimenti al suo seguito Attraverso lo Specchio e Quel che Alice vi Trovò e anche se in un primo momento non ebbe un immediato successo, in seguito è diventato un film cult.
Un’altra versione cinematografica pluripremiata risale al 1972, fu girata in Inghilterra e annovera tra i protagonisti grandi attori come Peter Sellers nelle vesti della Lepre Marzolina.
Il film più recente, sempre prodotto dalla Disney, è Alice in Wonderland, uscito nel 2010 con la regia di Tim Burton, con un cast stellare che include Johnny Depp (Il Cappellaio Matto), Helena Bonham Carter (La Regina Rossa), Anne Hathaway (La Regina Bianca), Alan Rickman (il Brucaliffo) e Mia Wasikowska nella parte di Alice.
È ambientato in un periodo successivo a quello del libro, infatti, in questa versione Alice ha diciannove anni, non ricorda più le sue avventure nel Paese delle Meraviglie ma ha sogni ricorrenti sulle sue esperienze passate. Partecipa a una festa, dove riceve una proposta di matrimonio da un aristocratico inglese, Lord Hamish Ascot, ma di rispondere scappa, segue il Bianconiglio e cade di nuovo nella sua tana.
Ritorna quindi nel mondo “sotterraneo” che già aveva visitato anni prima, incontra di nuovo le strane creature di un tempo e capisce che la sua missione è quella di liberare questo mondo dalla crudele Regina Rossa che ha usurpato il trono della Regina Bianca. Solo dopo aver liberato “Wonderland”, può ritornare nel suo mondo grazie a una pozione magica.
Il film è stato girato con la tecnica del motion capture (cattura del movimento), è ricco di effetti speciali ed è stato premiato con due Oscar, per la migliore scenografia e i migliori costumi.