Al cor gentil rempaira sempre amore: commento
Al cor gentil rempaira sempre amore: commento dettagliato e analisi della poesia di Guinizzelli sull'amor cortese
AL CORE GENTILE REMPAIRA SEMPRE AMORE: COMMENTO
Ne Al cor gentil rempaira sempre amore di Guido Guinizelli compare la tematica che caratterizza tutto il movimento culturale del dolce stilnovo: la corrispondenza tra l'amore della donna e l'amore dell'uomo, purché, quest'ultimo, abbia un cuore nobile. L'amore della donna innalza l'uomo (nobile di sentimenti) a un livello spirituale superiore.
La tematica di Al cor gentil rempaira sempre amore ha delle similitudini con la letteratura cortese francese, ma l'amore viene trattato in maniera diversa perché lo Stilnovo riflette sul significato dell'amore e su quanto cambi l'uomo. L'opera è molto complessa da un punto di vista stilistico, con l'uso frequente di metafore e anafore, e da un punto di vista formale.
AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE: ANALISI
Per quanto riguarda l'analisi di Al cor gentil rempaira sempre amor, possiamo dire che:
- Nella prima strofa l'autore spiega che in un cuore nobile si potrà sempre trovare l'amore e successivamente con una similitudine naturale spiega che la natura non ha creato l'amore prima del cuore nobile e neanche il contrario, usando una forma stilistica chiamata chiasmo: "né fe' amor anti che gentil core, né gentil core anti ch'amor, natura: ch'adesso con' fu 'l sole, sì tosto lo splendore fu lucente, né fu davanti 'l sole".
- Nella seconda strofa Guido Guinizzelli sottolinea che l'amore colpirà solamente delle persone di animo nobile e che grazie a questo amore l'uomo potrà essere finalmente puro.
- L'autore prosegue continuando con delle similitudini naturali, proprio per ribadire che l'amore lo troverà solamente la persona di nobile cuore. Guinizzelli vuole far capire ai lettori che nessun uomo si può ritenere nobile soltanto per diritto di nascita, la nobiltà d'animo può nascere in qualunque persona di qualsiasi classe sociale perché è una caratteristica innata.
- Nella quinta strofa c'è una similitudine di carattere mistico: le stirpi degli angeli sono prese dal continuo desiderio di riconoscere il valore del loro Dio come l'uomo, dal momento in cui è colpito dalla donna, è preso dal desiderio di obbedirle
- Nell'ultima strofa Guido Guinizzelli parla con Dio il quale gli chiede con tono minaccioso come mai lo ha paragonato al suo amore profano, ma l'autore immediatamente gli risponde spiegando che la sua amata aveva un aspetto celestiale, come un angelo, e che credeva appartenesse al regno dei cieli.
CONCLUSIONE
L'opera di Guido Guinizzelli, nonostante il rigore stilistico e culturale, appare molto complessa e difficile da seguire in molte parti, credo infatti che questa opera non fosse certamente capita dalle classi sociali più basse. Nonostante le difficoltà nella comprensione, l'opera descrive la tematica dell'amore in maniera molto dettagliata facendo continue similitudini e metafore per renderla ancora più importante.
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