Addio ai monti: riassunto e analisi
Addio ai monti: cos'è e quando avviene? Commento e analisi del passo del capitolo VIII de I promessi sposi di Alessandro Manzoni
Indice
Addio ai monti: analisi
Alla fine del capitolo VIII de I Promessi Sposi, Manzoni realizza una descrizione del paesaggio del lago di Como e dei sentimenti di Lucia mentre si allontana dal suo paese: questa descrizione viene comunemente definita addio ai monti. Dopo il mancato matrimonio e il fallito tentativo di rapimento, Lucia e Renzo si allontanano dal loro paese su una barca.
L'Addio ai monti è uno dei passi più celebri de I promessi sposi.
In questo passo nascono le prime riflessioni di Lucia, che pensa al suo paese che sta abbandonando, e data la sua grande malinconia per la partenza, anche il paesaggio circostante trasmette tristezza, sottolineando il suo stato d’animo. La descrizione è molto poetica, capace di far sentire il lettore in quel luogo.
Che cosa si intende per Addio ai monti
La rappresentazione visiva che Manzoni dà del paesaggio dichiara il triste pensiero di Lucia, costretta da un giorno all’altro ad abbandonare la sua terra natìa, alla quale era molto affezionata e dove, almeno prima della vicenda che ha visto coinvolto Don Rodrigo, si sentiva sicura e protetta.
Nel completo silenzio, quando l’occhio cade sul palazzotto di Don Rodrigo e sulle sue proprietà, l’immagine prende la forma di una minaccia: Lucia si sente minacciata dal potere e dalla grandezza del palazzotto e quindi da Don Rodrigo, e non può far altro che piangere segretamente. “Lucia lo vide, e rabbrividì. Pesò sul braccio la fronte come per dormire e pianse segretamente”.
Nella descrizione del paesaggio, Manzoni inserisce tutti i dettagli dell’ambiente circostante, perché Lucia sta lasciando alle spalle qualcosa di veramente amato. Per Lucia la sua casa e quei luoghi sono gli unici posti mai conosciuti. Secondo la visione di Manzoni, le cause per cui si lascia la propria terra possono essere diverse: si può lasciare la terra natìa per andare a cercare la fortuna altrove, sapendo che vi si farà ritorno con maggiore ricchezza, e in altri (come Lucia) si è costretti ingiustamente a fuggire, senza averlo mai desiderato.
Lucia, anche in questa situazione e particolare circostanza, rivolge ancora una volta i suoi pensieri e le sue speranze a Dio, con la convinzione che la stia assistendo nella sua sventura (nel testo viene anche citata la provvida sventura). La ragazza però non esterna le sue sensazioni, le sue paure e i suoi pensieri a Renzo. È riservata e non vuole che Renzo si dispiaccia per lei.
Nell’addio ai monti i pensieri e le riflessioni sono attribuiti a Lucia, ma in realtà è l’autore, Alessandro Manzoni, che riflette su come sia difficile lasciare la propria terra senza sapere cosa si troverà nella nuova. Lucia pensa queste cose allo stesso modo, ma non avrebbe potuto esprimerle in maniera così poetica. Il linguaggio che si attribuisce a Lucia è estremamente più alto di quanto ci si potrebbe aspettare in realtà.
Il paesaggio nei Promessi Sposi
L’uso del paesaggio ne I promessi Sposi è un elemento tecnico molto importante, che Manzoni usa per rendere noto al lettore in profondità le condizioni, il modo di vivere, le usanze del seicento.
Non solo: il paesaggio esprime anche i sentimenti, le opinioni e lo stile di vita dei suoi personaggi.
È importante sottolineare come Manzoni riesca, con un paesaggio, a comunicare al lettore i sentimenti ed i particolari visivi facendolo sentire al centro della scena: la descrizione del Lago di Como nel primo capitolo, i segni della carestia, il luogo di abitazione di alcuni personaggi, e infine l’addio ai monti, dove a comunicare lo strazio di Lucia sono il cielo luminoso, il paesaggio immobile e statico, l’atmosfera di tranquillità.
Interessante è anche notare la descrizione che Manzoni, con queste parole, fa di Lucia: anche se quest’ultima è una persona semplice e non istruita, l’autore le attribuisce un’intelligenza e una sensibilità non comuni. Lucia ricorre speso alla parola “addio” proprio per sottolineare un allontanamento che potrà durare anche molto tempo: Lucia sa che nessuno può realmente sapere per quanto Renzo e Lucia dovranno sopportare le ingiustizie, i soprusi e i dispetti di Don Rodrigo.
L'importanza dell'addio ai monti
Nell’Addio ai monti Manzoni riflette sulla condizione dell’emigrazione: “Addio, monti”; “addio, casa natìa”; “addio, casa ancora straniera”; “addio, chiesa”. In ogni luogo caro che si abbandona, spesso non per volontà propria ma per costrizione esterna, c’è il dolore di una condizione di difficoltà. Il lettore può facilmente confrontare il disagio di Renzo e Lucia con quello di chi, ai giorni nostri, è costretto ad emigrare per condizioni ed eventi esterni, lasciando tutto ciò che ama.
Anche questa caratteristica di Manzoni, quella cioè di riuscire a far risuonare nel tempo i pensieri di Lucia, rende il romanzo unico nella sua capacità di essere motivo di riflessione anche per le persone della società attuale.
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Domande & Risposte
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Che cos'è l'addio ai monti?
Alla fine del capitolo VIII de I Promessi Sposi Lucia si lascia andare a una profonda e malinconica riflessione mentre lascia il suo paese. Il brano si apre con "Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali..."
- In quale libro si trova il celebre "Addio ai monti"?
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Di quale personaggio Manzoni riporta i pensieri attraverso l'Addio ai monti?
Di Lucia Mondella.
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L'Addio ai monti parla di emigrazione?
Sì, è un passo che si riferisce a chi è costretto, contro la sua volontà, ad abbandonare la terra natìa.