Accoltellamento a scuola: studente ferisce una professoressa

E' accaduto questa mattina all'interno di un Istituto professionale. Lo studente di 17 anni è stato arrestato.

Accoltellamento a scuola: studente ferisce una professoressa
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Insegnte accoltellata a scuola

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Si susseguono le violenze contro il personale scolastico. Dopo il caso dei due presidi picchiati pochi giorni fa, questa mattina uno studente di 17 anni dell’istituto professionale Enaip di Varese è stato arrestato con l’accusa di aver accoltellato un’insegnante di 57 anni. Lo studente avrebbe ferito la donna con un coltello a serramanico colpendola 3 volte e a questo drammatico episodio avrebbero assistito due colleghe dell’insegnante e altri studenti che si trovavano in classe. Il giovane ha problemi comportamentali e per questo segue corsi specializzati. 

Paura e indignazione: in arrivo la Legge Sasso

Questo evento ha suscitato indignazione e preoccupazione in tutto il mondo della scuola. Il Ministro Valditara ha dichiarato che lo Stato sarà parte civile, l’Associazione DirigentiScuola ha manifestato una seria preoccupazione, la Gilda Insegnanti chiede sicurezza mentre Rossano Sasso, membro della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione, annuncia l'arrivo della Legge che porta il suo nome che inasprisce le pene per chi si macchia di violenze contro il personale scolastico. Su X ha scritto "La Lega non sta a guardare, a breve arriverà la nostra risposta. Educare, prevenire, ma anche punire. Chi tocca un docente tocca lo Stato".

Lo Stato sarà parte civile: l’impegno di Valditara

"Dopo questa ennesima, gravissima, aggressione nei confronti di un insegnante ribadisco l'impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità. Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere. Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, e deve essere approvato presto il ddl sul voto in condotta".

DirigentiScuola: "è emergenza sociale"

Attlio Fratta, presidente dell’associazione DirigentiScuola, si è detto preoccupato: “Occorre la certezza della pena sì, ma anche la certezza di misure restrittive immediate anche di natura diversa da quelle penali che diano riscontro ad una condizione di impunità non più tollerabile. C'è una nuova emergenza sociale, ancorché educativa, da affrontare, lo Stato deve far sentire la sua presenza e deve garantire maggiori controlli e una maggior sicurezza ai dipendenti della scuola".

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