Confronto tra Eurialo e Niso e Cloridano e Medoro

Confronto fra Eurialo e Niso e Cloridano e Medoro: focus sui personaggi di Eneide e Orlando Furioso e relazione fra somiglianze e differenze

Confronto tra Eurialo e Niso e Cloridano e Medoro
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CONFRONTO TRA EURIALO E NISO E CLORIDANO E MEDORO

Quali sono le differenze e le somiglianze fra Eurialo e Niso e Cloridano e Medoro?
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Quali sono le analogie e le differenze tra l’episodio di Eurialo e Niso nell’Eneide e Cloridano e Medoro nell’Orlando furioso?

Un’eco diretta dell’episodio di Eurialo e Niso si coglie nella vicenda di Cloridano e Medoro, due giovani eroi saraceni protagonisti di una sortita notturna nel campo nemico. Il passo è uno dei tanti episodi dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, poema cavalleresco che sullo sfondo della guerra tra Cristiani e Musulmani orchestra una serie di innumerevoli vicende che hanno come protagonisti paladini cristiani, giovani saraceni, maghi ed esseri fatati.

I temi principali e che sono presenti in entrambi gli episodi sono la forte amicizia (amor) degli eroi, il desiderio e la sete di fama ed eroismo. Ci sono però molte differenze di tipo narrativo, oltre ovviamente a quelle stilistiche, ad esempio lo scopo delle sortite, ove in quella virgiliana è di avvisare Enea del pericolo che incombe sui Troiani, mentre in quello dell’Orlando è di recuperare il corpo del re Dardinello per dargli una sepoltura onorevole. Sebbene Ariosto prenda molto spunto da quello latino, troviamo nell’Orlando numerose novità apportate dal poeta al suo modello. Per esempio Eurialo e Niso combattono dalla parte di Enea, che ha il ruolo di protagonista nella vicenda virgiliana, mentre nell’Orlando Cloridano e Medoro si battono dalla parte degli Arabi, che rappresentano i nemici dell’esercito cristiano, cioè gli sconfitti.

Gli eroi delle due opere sono molto simili; Eurialo e Medoro sono entrambi giovani, belli e spavaldi, pieni del desiderio di fama e ricchezza, mentre Niso e Cloridano sono più anziani, con più esperienza e più prudenti. Le due coppie di personaggi sono molto uniti nell'amicizia e nel ruolo di combattenti: rispondono entrambi ai doveri militari e preferiscono morire che vivere l'uno senza l'altro.

CONFRONTO TRA ENEIDE E ORLANDO FURIOSO

Ariosto, infatti, in sole tre righe ripete tre volte "anch'io" e più avanti "senza te" e "con te".

In ambedue le opere gli eroi riescono a penetrare nell’accampamento nemico (dei Rutuli per i due Troiani, dei cristiani per i Saraceni) e fare una strage poiché gli avversari erano addormentati ‘per sonno e vino’. Gli eroi più giovani, Eurialo e Medoro, quando vengono scoperti, sono entrambi appesantiti (l’uno dalle svariate ricchezze rubate, l’altro dal corpo del re) e non riescono a fuggire prima che i nemici lo raggiungano. Così vengono catturati, mentre l’amico di entrambi riesce a mettersi in salvo nel bosco (altra analogia, che ha la caratteristica di essere un luogo di riparo ma anche di divisione, poiché i personaggi si rifugiano ma si allontanano l’un l’altro).

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Quando però questi si accorgono di non essere più seguiti, e vedendo l’amico in mano ai rivali, si scagliano contro di loro, non rendendosi conto del pericolo, l’uno urlando per far volgere le spade dei Rutuli contro di se e l’altro con un ‘furore silenzioso’. Entrambi, dopo una disperata resistenza, vengono massacrati dai nemici.

Un’altra analogia sta nel fatto in cui sia Eurialo, sia Medoro, seppure con fini diversi, pregano entrambi la luna: il primo per poter combattere e salvare l’amico, il secondo per poter vedere il suo re. Una delle differenze più importanti tuttavia sta nel finale della vicenda, dove in quella virgilana è tragico, poiché entrambi gli eroi muoiono sotto i colpi dei nemici, mentre in quella dell’Ariosto si salva invece Medoro, il quale era solo svenuto.

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