Come scrivere un curriculum per lavorare all'estero

Come scegliere la lingua e il formato di un curriculum per lavorare all'estero? Come scrivere la lettera di motivazione? Cinque consigli per non perdersi d'animo

Come scrivere un curriculum per lavorare all'estero
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COME SCRIVERE UN CURRICULUM PER L'ESTERO

Come scrivere il curriculum per cercare lavoro all'estero
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Diciamo sempre che saper scrivere un curriculum vitae perfetto è il primo passo verso la ricerca di un lavoro: ma come si costruisce un curriculum efficace quando il lavoro lo si cerca all'estero? Sono moltissimi i giovani italiani che ogni anno tentano la via dell'estero per trovare lavoro. Alcuni cercano un'occupazione duratura, altri un'esperienza temporanea lontano da casa. Ecco perché sta diventando sempre più importante saper scrivere un curriculum in grado di soddisfare qualsiasi datore di lavoro nel mondo.

In questi casi, infatti, sapersi destreggiare con il CV in italiano non basta affatto: occorrono ulteriori accorgimenti dato che si deve riuscire a far colpo su qualcuno che non solo non parla la propria lingua, ma che, in un modo o nell’altro, appartiene ad un background culturale diverso.

CURRICULUM PER CERCARE LAVORO ALL'ESTERO

A rimanere invariata è l’importanza di inviare un curriculum ben scritto, condizione necessaria e sufficiente, di questi tempi più che mai, per superare selezioni spesso durissime. Ecco come si fa:

  1. Scegli la lingua
    Può sembrare scontato ma scrivere il curriculum nella lingua degli eventuali futuri datori di lavoro è fondamentale. Ricordatevi, nella fattispecie, di tradurre anche tutti i titoli di studio e le votazioni in modo che siano subito chiari. Evitare errori, sviste e refusi è fondamentale, perciò se il posto a cui aspirate è davvero importante per voi è meglio che facciate rileggere il CV ad un madrelingua.
  2. Non dimenticare la lettera motivazionale
    In Italia è spesso sottovalutata se non del tutto dimenticata mentre all’estero è tenuta in considerazione. La lettera motivazionale non solo è indispensabile, ma deve anche essere scritta in maniera corretta (anche questa volta meglio se nella lingua del futuro datore di lavoro!), concisa ed efficace. Insomma in poche frasi (tre al massimo!) dovete fare a voi stessi la migliore pubblicità del mondo. Ovviamente vi consigliamo di riscrivere la presentazione ogni volta tarandola a seconda dell’offerta a cui state rispondendo.
  3. Non esagerare con la lunghezza
    La giusta lunghezza del tuo curriculum vitae è di due pagine (intese come due facciate di foglio A4), non una riga di più. Diversamente si rischia di essere cestinati all'istante. Proprio per questo occorre fare una cernita mirata delle esperienze e delle competenze da inserire
  4. Scegli il formato migliore
    Almeno che non venga espressamente richiesto nell'annuncio o nel bando a cui si sta rispondendo, non sempre il formato europeo è quello migliore. Se non hai molte eseprienze ma vuoi mettere in risalto le ultime competenze acquisite e gli ultimi lavoro svolti, per esempio, ti conviene utilizzare la tipologia cronologica
  5. Scegli le informazioni da includere
    Quando scegli le informazioni da inserire nel curriculum è importante fare un'adeguata selezione. Generalmente ti conviene basarti su tre criteri:
    - Includere tutte le esperienze e le qualifiche che ti sembrano basilari per il posto di lavoro che speri di ottenere
    - Includere le esperienze all'estero
    - Ricordarsi che chi legge non è italiano e, quindi, dare tutte le informazioni del caso su università e/o datori di lavoro precedenti

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