Lavoro, 35.000 posti vacanti: ecco dove c’è posto

Un’indagine afferma che in Italia ci sono 35.000 posti di lavoro disponibili che nessuno vuole e cerca. Ecco le professioni più richieste

Lavoro, 35.000 posti vacanti: ecco dove c’è posto

LAVORO, POSTI DISPONIBILI: I posti di lavoro in Italia a quanto pare non mancano, almeno in determinati settori, però nessuno li cerca. Nei primi tre mesi del 2014 infatti, risultano essere 35.000 i posti di lavoro disponibili per i quali i datori di lavoro non riescono a trovare domanda. Questo, è quanto è emerso da un’indagine svolta dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che ha condotto un sondaggio tra gli iscritti all’ordine dei Consulenti. Vediamo insieme in quali ambiti nei quali ci sono più offerte di lavoro che non trovano domanda.

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SETTORI CON PIU’ OFFERTE DI LAVORO – Secondo l’indagine, per quanto riguarda i posti di lavoro da svolgere manualmente, nel 2013 i datori di lavoro hanno avuto difficoltà a trovare pizzaioli, lavoratori per pasticcerie e gelaterie e, nel settore agricolo, raccoglitori stagionali di frutta e verdura e trebbiatori.
Nel campo dei lavori specializzati invece ci sono molte opportunità nel settore dell’economia 2.0, dove si ricercano specialisti in informatica, tlc, e nell’e-business. Molte aziende poi hanno difficoltà a trovare personale qualificato in campo ingegneristico, amministrativo, finanziario e commerciale.
Infine, per quanto riguarda i lavori legati alla “cura della persona e della salute”, secondo l’indagine nel 2013 sarebbero mancati circa 60.000 infermieri, e nei prossimi anni la domanda di lavoratori aumenterà.
A crescere molto nonostante la crisi poi è il settore dei lavoratori domestici, nel quale però la maggio parte dei posti di lavoro sono ricoperti da lavoratori stranieri.

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OPPORTUNITA’ DI LAVORO GIOVANI: Il quadro che emerge dall’Indagine condotta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro è in forte contrasto con il tasso di disoccupazione giovanile che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli che non si toccavano dagli anni 70. Secondo Istat infatti, a giugno 2014 il tasso di disoccupazione dei giovani fra i 15 e i 24 anni (cioè la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca) ha raggiunto quota 43,7%.
Proprio per questo forte contrasto nell’indagine la Fondazione afferma:

Nell’Italia della Youth Guarantee dove dovranno essere investiti in modo intelligente 1,5 miliardi di euro, è opportuno studiare tutte le criticità legate ad un mercato del lavoro che non corrisponde più alle reali esigenze del sistema. Disoccupazione giovanile al record storico e difficoltà da parte di imprese e datori di lavoro a trovare le figure richieste sono due concetti troppo contrastanti.

Vuoi vedere quali sono le figure professionali più difficili da trovare nel primo trimestre 2014 secondo la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro? Scoprilo nella gallery qui sotto!

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