Innamoramento e amore tra letteratura e arte
Spunti di riflessione della tipologia B, saggio breve o articolo di giornale, ambito artistico-letterario, per la prima prova della maturità 2009
Per Alberoni l'innamoramento è un processo che può essere paragonato a quello della conversione religiosa o politica. "Noi ci innamoriamo quando siamo pronti a mutare, quando i tentativi di salvare le nostre relazioni amorose precedenti sono falliti". In quel preciso momento "la precedente relazione va in pezzi e noi ricostruiamo il nostro mondo e il nostro futuro facendo perno sulla persona amata". Così l'individuo diventa di nuovo capace di fondersi con un'altra persona, per creare una nuova collettività. "Di qui la celebre definizione: l'innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone". Alberoni ritiene inoltre che la "fenomenologia dell'innamoramento è la stessa nei giovani e negli adulti, nei maschi e nelle femmine, negli omosessuali e negli eterosessuali perché la struttura dello stato nascente non cambia".
Tesina svolta: Amore, fenomeno complesso e diversificato
"Odi et amo" è uno dei carmi più famosi di Catullo, nel quale l'autore riprende il contrasto di sentimenti che l'amore provoca. In Catullo c'è la consapevolezza delle difficoltà che l'amore può generare. Consapevolezza che diventa ancora più difficile da sopportare nel momento in cui ci si rende conto che ogni tipo di difficoltà nasce indipendentemente dalla volontà umana. Il poeta può soltanto prendere atto della situazione e soffrirne in maniera terribile.
Il brano di Dante, tratto dal V canto dell'Inferno, è incentrato sull'amore tra Paolo e Francesca. Dante rimane scioccato perché scopre che l'amore teorizzato nel dolce stilnovo come strumento di elevazione spirituale può portare invece alla morte. E soprattutto diventa una condanna per i due amanti, che finiscono all'inferno. La storia di Paolo e Francesca diventa l'esempio di come l'amore stilnovistico può condurre alla perdizione e all'Inferno. Da qui lo sconforto seguente di Dante, che non riesce quasi a capacitarsi di come l'attrazione innocente e l'amor cortese possano trasformarsi un peccato così grave.
Il tema dell'amore legato a quello della morte torna nel brano di Leopardi. La poesia, che fa parte di un ciclo di poesie, "rappresenta il momento più intenso e drammatico della passione amorosa di Leopardi, dopo quella entusiastica, felice, sensuale, speranzosa descritta nella bellissima poesia precedente". Per Leopardi l'amore e la morte "sono le sole cose belle che ha il mondo e le solissime degne di essere desiderate". Il poeta celebra le due grandi leggi che dominano gli uomini e considera la morte come una bella fanciulla "nel seno della quale il poeta, solo, sereno e addormentato, spera di morire abbassando e abbandonando il capo".
La poesia di Cardarelli è dedicata ad una compagna di vita da cui il poeta si è separato. Il tema del distacco è molto caro al poeta. Il silenzio trasmette il senso di una malinconia autunnale che accomuna l'io ed i luoghi esterni, che diventano specchio di un rimpianto e di un senso di solitudine e di abbandono. Il cuore del poeta è solo dopo la fine di un amore importante e la terra diventa un cimitero di ricordi, un luogo deserto e desolante, senza più neppure l'attesa o la speranza di colmare un vuoto troppo grande.
Il tempo scorre inesorabilmente e la vita sembra non promettere più "alcun bene".
Il bacio che si danno gli amanti, protagonisti del quadro di Renè Magritte, è forte e appassionato, ma i due protagonisti non riescono a raggiungere una totale unione, in quanto, durante l’atto, sono separati da un velo bianco che impedisce loro la comunicazione. Nel quadro di Chagall si può notare il rapporto tra l'uomo e la donna. L'uomo, al centro del dipinto, rappresenta l'artista stesso, che guarda direttamente l'osservatore. Con la mano sinistra tiene la mano della moglie, che sembra spiccare il volo, come se dovesse fuggire lontano se lui le lasciasse la mano. Ma il vero protagonista del quadro è l’amore. Quell’amore tanto gioioso e felice che fa innalzare cuori ed anime. Mentre il primo piano è occupato da un bicchiere di vino, usato per brindare al miracolo dell’amore.
Infine l'opera di Canova rappresenta il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della fanciulla amata. I due innamorati sono rappresentati nel momento precedente al bacio, un momento che è carico di tensione, ma allo stesso tempo privo dello sconvolgimento emotivo che il bacio potrebbe provocare nello spettatore. Questo diventa quindi un momento di equilibrio, "dove si coglie quel momento di amoroso incanto tra la tenerezza dello smarrirsi negli occhi dell'altro e la carnalità dell'atto".
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