Ricorso Medicina: cosa succede con la nota blocca ricorsi

Immatricolazioni in sovrannumero e circolare blocca ricorsi del Miur: le indicazioni dell’avvocato Bonetti

Ricorso Medicina: cosa succede con la nota blocca ricorsi

RICORSO TEST MEDICINA: LA CIRCOLARE BLOCCA RICORSI. Cosa succederà ai ragazzi che devono immatricolarsi in sovrannumero in quanto vincitori di uno dei ricorsi per il Test di Medicina? Questa è la domanda chiave a cui in questi giorni si sta cercando di dare risposta dopo che il Miur ha emanato alle Università una nota ministeriale, già conosciuta come circolare blocca ricorsi, che al momento ha cambiato e non poco le carte in tavola. Per capirne di più ci siamo affidati all’Avvocato dell’Udu Michele Bonetti che ha diffuso in queste ore una nota ad hoc sulla vicenda.

Test Medicina e circolare blocca-ricorsi: ecco quando non preoccuparsi

IMMATRICOLAZIONI IN SOVRANNUMERO: COSA DICE LA NOTA MINISTERALE? “Secondo la nota ministeriale – scrive Bonetti - ‘si ritiene che ciascun ricorrente possa immatricolarsi esclusivamente nella sede universitaria indicata dal candidato al momento dell’iscrizione al test per cui risulta minimo lo scarto tra il punteggio del primo in graduatoria in quella sede e il punteggio ottenuto da ricorrente’”.

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CIRCOLARE BLOCCA RICORSI DI MEDICINA: COSA COMPORTA? I problemi essenzialmente saranno di due tipi spiega l’Avvocato: “L’applicazione pedissequa della Nota ministeriale potrebbe determinare che presso le sedi ove notoriamente vi sono punteggi più bassi, si accalcherà il maggior numero dei ricorrenti e, in altre sedi del nord e centro più idonee a supportare grandi quantità di studenti, non vi sarà nessuno dei nostri ragazzi soprannumerari. L’idea di spostare i ricorrenti presso altre sedi, non supportata da un sistema di borse di studio, da un lato penalizzerà senza dubbio i meno abbienti, che saranno costretti ad abbandonare gli studi, dall’altro concentrerà i ricorrenti solo presso alcuni atenei”.

BLOCCO IMMATRICOLAZIONI IN SOVRANNUMERO: COSA STA SUCCEDENDO? Infine Bonetti ha voluto chiarire cosa sta succedendo e anticipare almeno in parte cosa accadrà nelle prossime ore: “Alcune Amministrazioni hanno già provato a bloccare le immatricolazioni, prendendo tempo in modo illegittimo; a mio avviso, la nota non può concernere provvedimenti già oggetto di giudizio. Mi riferisco nello specifico al caso della Sapienza che nel pomeriggio di oggi ha già ricevuto una nostra nota tecnica di risposta. Le ordinanze sono più che chiare e non lasciano ombra di dubbio sull’immatricolazione presso la sede specificata nel ricorso, diversamente da quanto si legge nella nota ministeriale. I ricorsi sono stati tutti notificati, oltre che al Ministero, anche all’Ateneo di prima opzione dei ricorrenti, ove gli stessi hanno sostenuto la prova. Si rappresenta poi che la nota è anche successiva ai provvedimenti vittoriosi, i quali riportano testualmente: “Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto dispone l’immatricolazione con riserva e in sovrannumero di parte ricorrente (…) presso gli atenei in ricorso specificati”.
Riteniamo di dover valutare l’opportunità di agire in sede di ottemperanza. Non possiamo rimanere fermi, innanzi ad una nota ministeriale che, per come concepita, potrebbe determinare sostanzialmente lo spostamento dei nostri ragazzi in altri atenei e sulla base di criteri falsati, come il punteggio di un test, erroneo come quello del 2014 e pieno di brogli e illegalità e che non tiene conto, né dei posti liberi rimasti presso gli Atenei a seguito della chiusura anticipata della graduatoria, né della capienza strutturale degli Atenei.
E’ bene tuttavia sottolineare che, dopo la decisione di non proporre appello la nota rappresenta comunque la prima accettazione formale (“acquiescenza”) da parte del Ministero alle prossime immatricolazioni e la consapevolezza da parte delle Istituzioni che vi è una nuova categoria di studenti di Medicina, i nostri ricorrenti. Pertanto la Nota non può non essere il lascia passare per tutti gli altri nostri ricorrenti del Maxi ricorso, e non solo, che devono ancora avere un provvedimento cautelare. Nella storia dell’UdU non è la prima volta che si fronteggia una vicenda del genere che ci ha determinato a suddividere i ricorrenti per Ateneo e che faranno da apripista al nostro Maxi ricorso collettivo suddiviso materialmente per blocchi di ricorrenti di ogni singolo ateneo; ribadisco pertanto come il provvedimento non si applichi e non si debba applicare, a mio avviso, agli Atenei napoletani, a Bari, Sapienza, Messina, Tor Vergata, Catanzaro, Milano etc., insomma ai nostri casi già deliberati, ma anche a tutti quelli che dovranno essere trattati!”

GLI ULTIMI SVILUPPI - L'Avv. Bonetti tiene a precisare che alcuni atenei stanno comunque immatricolando gli studenti senza problemi e che a breve la cosa si risolverà.

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