Appunti audio di Psicologia

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PSICOLOGIA


Bruner

Jerome Seymour Bruner
Psicologo statunitense, è nato a New York il 1 ottobre 1915 ed ha contribuito allo sviluppo della psicologia cognitiva nel campo della psicologia dell'educazione.

La Percezione in Bruner
Bruner analizza e confronta le correnti che si erano sviluppate nel corso del 900, prendendo in considerazione la Gestalt, il Comportamentismo e la Psicoanalisi.

Studio del Pensiero in Bruner
Il pensiero si innesta usando sia la struttura cerebrale, sia il modo di essere e di operare di una persona.

Istruzione ed educazione secondo Bruner
La conferenza di Woodhole del 1959 rappresenta un importante scambio di idee e di analisi del problema educativo americano.

Lo Strutturalismo di Bruner
Avendo studiato la percezione, Bruner afferma che i processi cognitivi determinano la maturazione di una cultura personale, attraverso il New Look.

Differenze tra Piaget e Bruner
Per Piaget, la struttura è intesa come una totalità in trasformazione che si autoregola, un momento logico formale.

Psicologia culturale in Bruner
Negli anni '70 Bruner si trasferisce ad Oxford per approfondire gli studi sul linguaggio e sulla rappresentazione della realtà.

Importanza del linguaggio per Bruner
Le funzioni del linguaggio sono due: - Mezzo comunicativo; - Rappresentazione del mondo.

Vantaggi e critiche dell'opera di Bruner
L’opera di Bruner ha portato i seguenti vantaggi: - Sono stati trasformati i curricola, definendo le strutture portanti e quindi i concetti chiave.


Criminologia

Ritardo mentale e demenze
Il ritardo mentale è caratterizzato da un deficit significativo rispetto alla media del funzionamento intellettivo (ciò che chiamiamo intelligenza, ma che esprime più di una qualità: il confluire di molteplici attitudini psichiche), comportante inadeguatezza o incapacità nell’adattamento sociale.

Il disturbo delirante in criminologia
È caratterizzato da un sistema delirante stabile, coerente e duraturo, non bizzarro e senza deterioramento marcato della personalità.

Stati emotivi e passionali in criminologia
Gli stati emotivi e passionali, anche se influenzano sfavorevolmente la ragione, la libertà di scelta, la coerenza dell’agire, non escludono né diminuiscono l’imputabilità, proprio perché non sono patologici ma rientrano nell’ambito delle comuni funzioni psichiche.


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