Tracce maturità 2014: svolgimento del saggio breve socio economico

Il saggio breve di ambito socio economico sulle nuove responsabilità, della tipologia B delle tracce della maturità 2014, svolto dai tutor di Studenti.it

Tracce maturità 2014: svolgimento del saggio breve socio economico

TRACCE MATURITA’ 2014 SVOLTE – Una delle tipologie di saggio breve proposte dal MIUR per le tracce della maturità 2014 è stata quella di ambito socio economico, che quest’anno ha affrontato il tema delle nuove responsabilità.

Ecco lo svolgimento del saggio breve sulle nuove responsabilità, scritto dai tutor di Studenti.it:

DA NON PERDERE: Segui il live con i temi svolti della prima prova di maturità 2014

SAGGIO BREVE AMBITO SOCIO ECONOMICO 2014 SVOLTO: L'ambiente muore e noi facciamo finta di non capirlo. Siamo ingenui abitanti di un mondo che non funziona come dovrebbe, le sue stagioni mutano, l'ecosistema si distrugge ma noi vogliamo essere ignari.
Non bisogna essere ottimisti: la natura fa il suo corso, l'uomo ha distrutto la natura e la natura de-naturalizzata distruggerà l'uomo.
Siamo tutti colpevoli, lo afferma anche Wolfgang Behringer in Storia culturale del clima: “in pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzo producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata”.
Se tutti siamo coinvolti e fautori del problema, tutti dovremmo assumere un atteggiamento ambientalista o ecologista, partecipando a iniziative politiche finalizzate alla tutela e al miglioramento dell'ambiente: una consapevolezza, questa, i cui gesti di salvaguardia impongono un impegno quotidiano.
Il pensiero ambientalista è onnipresente da quando si mise in circolazione la foto La biglia blu, immagine scattata dall'Apollo 17 che ha messo in mostra la fragilità della Terra.
Che l'uomo abbia avuto bisogno di sfruttare le risorse naturali è un dato di fatto, che poi il loro uso sia stato smodato, è una delle tante barbarie umane.
Infatti, il degrado ambientale è aumentato nel momento in cui lo sviluppo industriale è diventato ragione di vita ed è esploso in Europa, come in America, come in Asia.
Aggiungiamo a ciò, i “mala affari” che ci sono dietro, si pensi alla criminalità e al suo potere di gestione azzardata e beffarda della spazzatura, con conseguenze mortali non solo per l'ambiente ma anche per uomini e donne.
L'aumento di ogni tipo di inquinamento è figlio del nostro tempo: l'aria dei nonni era più respirabile, lo smog non esisteva. Dato per scontato ciò, approfondire le dinamiche economiche dei nostri tempi risulta fondamentale per assicurarci una sana sopravvivenza limitando il rischio di degrado ambientale.
La Green economy potrebbe essere una soluzione a ciò. Oltre ai benefici economici per la prima volta viene preso in considerazione l'impatto ambientale dell'intero ciclo di trasformazione delle materie prime, aumentando di pari passo l'efficienza energetica riducendo il consumo di energia, di rifiuti e di risorse naturali.
Non dimentichiamoci poi, delle numerose associazioni (ad esempio Legambiente) volte a a promuovere il rispetto dell'ambiente.
Le basi per un miglioramento ci sono: una solida teoria economica ancora da attuare, associazioni che mediano e si muovono a livello pubblico. Mancano solo i singoli individui con la loro presa di coscienza.
Non si aspetta la fine del mondo per interessarsi all'ecosistema, non si aspetta che qualcuno si interessi al posto nostro. Bisogna agire ora, il problema è attuale e costantemente presente. Che ognuno di noi si prenda le proprie responsabilità.
Scrive ancora Behringer. “Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l'industria, ma ogni consumatore finale”.

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