Laurea in Medicina Veterinaria 1997 - 1998

Domanda 45 di 90

Una stima fatta nel 1960 aveva dato la cifra di 110 miliardi di persone vissute fino al 1950. Ma l'ipotesi era basata su una presenza di 125 mila persone nel mondo di un milione di anni fa, includendo specie "anteriori" come l'"Homo erectus" e l'"Homo abilis". Si sono stabilite otto date-chiave basandosi sulla progressione geometrica, piuttosto che su quella aritmetica e stabilendo una vita media di vent'anni nei tempi primitivi e di cinquanta per quelli successivi. Si e' preso poi l'anno 298.000 avanti Cristo come punto di partenza per l'"Homo apiens". Cosi' da due esemplari di Homo sapiens nel 298.000 avanti Cristo sono discesi 2 miliardi e 700 milioni di persone nel corso dei 258 mila anni dell'Eta' Paleolitica. Si sono stabiliti anche i vari momenti in cui la popolazione sembra avere raggiunto la piu' alta crescita. Nel passaggio dall'Eta' Paleolitica a quella Mesolitica, 40.000 a.C. per esempio, la popolazione era di circa tre milioni. Nell'8.000 a.C. all'alba della diffusione dell'agricoltura, era di circa cinque milioni. Alla nascita di Cristo, era di 200 milioni. Un altro dei punti chiave per il calcolo e' l'anno 1650, quando si pensa che la popolazione del mondo fosse sui 500 milioni. Nel 1850, transizione all' era industriale, c'erano un miliardo di uomini. Qual e' la differenza fra il numero degli abitanti della terra all'inizio del neolitico ed il numero degli abitanti all'inizio dell'era cristiana?