Test Specializzazioni Medicina: il punto sul ricorso al Tar

Specializzazioni Medicina: come sta andando il ricorso? Cosa significa il recente pronunciamento del Tar?

Test Specializzazioni Medicina: il punto sul ricorso al Tar

TEST SPECIALIZZAZIONI MEDICINA: IL PUNTO SUL RICORSO AL TAR. Il pronunciamento del Tar del 17 settembre relativo alla graduatoria del concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione Medica ha riaperto una serie di questioni molto care agli aspiranti specializzandi che hanno da poco sostenuto il test. Cosa significa tale decisione? Cosa comporta per la situazione già precaria delle specializzazioni di Medicina? Lo abbiamo chiesto all’Avvocato Michele Bonetti che si sta occupando del ricorso avanzato con la collaborazione della Funzione pubblica CGIL.

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SPECIALIZZAZIONI MEDICINA: TRA LA DECISIONE DEL TAR E LE DICHIARAZIONI DELLA GIANNINI. Studenti: "Ci spiega cosa è successo sul fronte delle specializzazioni mediche e che tipo di ricorso è stato accolto?"
Avv. Bonetti: "Il T.A.R. del Lazio mediante l’adozione di un provvedimento cautelare d’urgenza ha accolto il primo ricorso relativo all’ormai noto concorso per le specializzazioni mediche. Tale provvedimento dovrà essere confermato in sede collegiale all’udienza che si terrà il 29 gennaio 2015. La portata del decreto emesso assume ancor più valore alla luce delle recenti dichiarazioni rese dal Ministro Giannini. In tema di accesso alla professione medica il Ministro ha evidenziato come i ricorsi sui test d’ingresso e l’episodio di domande invertite al concorso nazionale per le specializzazioni mediche, abbiano mostrato chiaramente la debolezza dell’intero sistema. Il vertice di Viale Trastevere ha, altresì, dichiarato come sia interesse della collettività garantire a tutti i laureati in Medicina la borsa di studio per all’eccesso alle scuole di specializzazione. Ora però dalle parole si dovrà passare ai fatti.

Studenti: "Cosa riguardava il provvedimento del Tar a che situazione si riferisce?"
Avv. Bonetti: "Tornando al provvedimento del TAR del Lazio, punctum dolens dello stesso è stato il meccanismo degli scorrimenti delle graduatorie così come elaborato dal Ministero.
Con il decreto in commento il Giudice Amministrativo ha ritenuto il ricorso fondato ed in virtù della sussistenza del pericolo di danno grave e irreparabile ha sospeso i provvedimenti impugnati nella parte in cui precludono al ricorrente di iscriversi alla scuola a cui è oggi assegnata e comminano la decadenza dalle altre scuole di specializzazione nelle quali lo stesso potrebbe utilmente inserirsi in relazione al punteggio riportato all’esito della selezione. Certamente utile è fare un passaggio sulle modalità di partecipazione al concorso e sul sistema degli scorrimenti. Come noto, i candidati possono concorrere fino a due tipologie di scuole di specializzazione per ciascuna area e complessivamente fino a sei opzioni. In breve, il sistema, così come strutturato, non consente, nonostante siano ancora in corso gli scorrimenti per essere ammessi alle scuole di specializzazione mediche, di poter continuare a permanere nelle “specifiche graduatorie di Scuola” da cui non si è decaduti e nelle quali si è in posizione di attesa. Non v’è purtroppo simmetria tra il test d’ingresso al Corso di Laurea in Medicina e quello per l’accesso alle Scuole di Specializzazione, né v’è cura che non si verifichi un c.d. “imbuto” alla Professione foriero di precariato e disoccupazione per soggetti altamente specializzati e con cognizioni ad alta obsolescenza. Così come per il Corso di Laurea in Medicina c’è un ordine delle preferenze, così dovrebbe avvenire anche per le Scuole di Specializzazione in Medicina, ma sul punto il primo bando nazionale delle specializzazioni mediche si è presentato al dir poco carente. La questione concerne dunque il futuro professionale di tanti giovani medici. In poche parole si decade, ad esempio, da Endocrinologia per il sol fatto che lo scorrimento è stato più rapido in Ortopedia e, a meno di non voler decadere definitivamente da quest’ultima scuola e rischiare di rimanere privi di specializzazione sino al successivo concorso, il candidato è obbligato a lasciare la scuola ambita (endocrinologia, nel nostro esempio), che è quella su cui ha impostato buona parte del proprio percorso di studi, per optare per l’altra che tale malsano sistema gli ha assegnato: Ortopedia."

Studenti: Quale è stata la posizione del Tar sino ad oggi sulle specializzazioni dopo le ammissioni a medicina?
Avv. Bonetti: "Il decreto cautelare del Tar assume un valore ancor più forte poiché sino ad ora, con riferimento ad azioni legali relative al concorso per le specializzazioni mediche patrocinate da altri legali, v’erano stati solo rigetti. L’auspicio è che grazie al provvedimento del Giudice amministrativo ed a seguito delle dichiarazioni del Ministro Giannini si sia aperta una breccia nell’arroccato sistema ideato dal Miur, con la concreta possibilità di arrivare a ripensare il percorso formativo dei medici nella sua globalità."

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