E' stato approvato il decreto sulla scuola secondaria

Nei giorni scosi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di riforma della scuola secondaria

E' stato approvato il decreto sulla scuola secondaria

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di riforma della scuola secondaria.

Ecco, nel dettaglio, i punti più importanti del decreto:

La scuola secondaria avrà una durata di 5 anni, articolati in 2 + 2 + 1, prevalentemente propedeutici alla prosecuzione degli studi, nel senso che tutti i percorsi, seppure con diverse modalità, consentono la prosecuzione degli studi a livello superiore, accademico, d'istruzione tecnica superiore e di alta formazione artistica e musicale; a conclusione ci sarà l'esame di Stato.

Organizzazione educativa e didattica:

- E' prevista una modalità di personalizzazione dei percorsi, funzioni di tutorato, determinazione dei livelli di flessibilità rimessi all'autonomia.

- Valutazione e scrutini: E' prevista la frequenza obbligatoria, da parte dello studente, di ¾ dell'orario annuale ai fini della validità dell'anno; valutazione del comportamento; criteri di ammissione al periodo didattico successivo.

Licei senza indirizzi :

- Liceo classico; Liceo scientifico; Liceo linguistico ; Liceo delle scienze umane.

Licei con indirizzi:

- Liceo economico; indirizzo istituzionale; settori: Ricerca e innovazione, Internazionale, Finanza pubblica, Pubblica Amministrazione indirizzo aziendale. Settori: Filiera moda, Agroalimentare, Servizi, Turismo.

- Liceo tecnologico Indirizzi: Meccanico e meccatronico, Elettrico ed elettronico, Informatico e comunicazione, Chimico e materiali, Produzioni biologiche e biotecnologie alimentari, Costruzioni, ambiente e territorio, Logistica e trasporti, Tecnologie tessili e dell'abbigliamento.

- Liceo artistico, Indirizzi: Arti figurative, Architettura design ambiente, Audiovisivo multimedia scenografia.

- Liceo musicale e coreutico, Sezioni: Musicale, Coreutica.

Il provvedimento introduce la novità del "campus", per realizzare in un'unica sede percorsi liceali (in particolare quelli ad indirizzo) e percorsi di istruzione e formazione professionale. Con questa soluzione organizzativa si intensifica il raccordo tra mondo dell'istruzione, dell'istruzione e formazione professionale e il mondo produttivo di ciascun territorio. Anche in questo modo (oltre che con l'alternanza scuola-lavoro) gli studenti avranno più opportunità di acquisire competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e di essere protagonisti dello sviluppo sociale ed economico.

Innovazioni curriculari :

- Insegnamento della lingua inglese.

- Per l'insegnamento delle scienze motorie e sportive sono previste 2 ore obbligatorie settimanali. A queste potranno inoltre sommarsi eventuali ore aggiuntive (su richiesta delle famiglie o degli studenti), ricavate nell'ambito del monte ore obbligatorio rimesso alla scelta delle famiglie e degli studenti.

- Informatica - I livelli di apprendimento attesi sono articolati in modo unitario, in modo da consentire il conseguimento del "patentino informatico" (Ecdl) al termine del primo biennio dei licei. Le modalità di apprendimento delle tecnologie informatiche sono previste nelle quote orarie della matematica.

Ecco cosa risponde l'uds:

"Rimane il divario incolmabile tra i due canali della formazione professionale e dei licei. I L.A.R.S.A. (i laboratori) che dovrebbero consentire il passaggio da un percorso all'altro, non funzionano, come dimostra la stessa sperimentazione ministeriale. E così la scelta sbagliata tra due canali all'età di 13 anni si trasformerà in una condanna a vita.

La riforma Moratti aggira, facendosene beffe, lo statuto degli studenti e delle studentesse. Viene infatti reintrodotto il voto di condotta, e a farne le spese saranno gli studenti impegnati polticamente nelle scuole, o quelli che vivono una maggiore difficoltà derivante dal background socio-culturale, studenti che andrebbero aiutati invece che respinti attraverso il voto di condotta.

Come se non bastasse il decreto definisce l'apprendistato come una parte integrante del sistema formativo . L'ennesima conferma che per la Moratti è possibile assolvere il diritto-dovere all'istruzione (che ha sostituito l'obbligo scolastico) anche nell'apprendistato, che, inutile dirlo, non ha nulla a che vedere con la scuola".

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