I superpoteri dei presidi

Spiegazione sui poteri dei presidi

I superpoteri dei presidi

"MA I PRESIDI FANNO PROPRIO COME GLI PARE?"

Sono arrivate in redazione richieste di aiuto da alcuni studenti. La questione, che probabilmente interessa molti di voi, è: ma quali sono le reali prerogative dei presidi con l'autonomia scolastica? siamo andati a spulciare le leggi in materia e abbiamo scovato qualcosa.

Le leggi riguardanti l'autonomia scolastica risalgono ormai agli anni 1997-1998 e in realtà non sono specifiche circa le funzioni attribuite ai presidi. Il dirigente scolastico - questo il nome del preside -"assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio." E fin qui niente di eclatante o preoccupante. In fondo molte delle responsabilità attribuite ora ai presidi sono le stesse che gli competevano negli anni passati.

Ma continuando a leggere il testo della legge scopriamo che pur "nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteridi direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali." E qui finalmente troviamo la risposta alle vostre domande: i presidi hanno poteri autonomi nell'organizzare le risorse umane, cioè tutte le persone che lavorano nell'istituto, al fine di svolgere l'attività scolastica in maniera efficiente.
Se quindi nella vostra scuola il preside decide di prolungare l'orario giornaliero di lezioni dal lunedì al venerdì per poi farvi restare a casa il sabato, può farlo. E ovviamente tutti contenti. Allo stesso modo, però, se il sistema di recupero dei debiti è diverso da una scuola all'altra, non c'è niente di irregolare in questo.

E' importante, però, non tralasciare la regola per cui l'attività del preside sia in armonia con le competenze degli organi collegiali scolastici. La legge infatti stabilisce anche che il dirigente presenti periodicamente al Consiglio d'istituto una relazione motivata sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa, così da garantire il raccordo tra i vari organi del'istituzione scolastica. A leggere il testo di legge, dunque, il preside assume si la funzione di manager dell'istituto, ma è comunque inserito nel quadro più ampio della gestione dell' istituto attraverso organi collegiali.

Non esiste purtroppo un decalogo di ciò che un preside può e non può fare. Ma come sempre ci daremo da fare per scoprire tutte le malefatte degli amatissimi presidi!

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