Oscar Wilde e il ritratto di Dorian Gray

Analisi del famoso romanzo e biografia di Oscar Wilde, che è diventato uno dei più eleganti dandy dell'epoca vittoriana grazie alla sua eccentricità. Wilde è diventato famoso per il suo eloquio perspicace e brillante, che gli ha portato anche critiche da riviste e personalità dell'epoca. La sua brillante conversazione e i suoi modi umani e cortesi ne hanno fatto una figura popolare nei salotti della buona società del tempo ed è sempre stato considerato un artista che dedica tutto alla ricerca del piacere in ogni sua forma

Oscar Wilde e il ritratto di Dorian Gray

Oscar Wilde nasce a Dublino, in Irlanda, nel 1854. Dopo aver studiato al Trinity College di Dublino, studia all'Università di Oxford, dove si distingue per la sua predisposizione letteraria e dove subisce l’influsso delle idee estetiste di Ruskin e Pater. Si reca spesso a Parigi dove studia anche pittura. La sua giovinezza è caratterizzata da uno spirito libero, indomito, da un'eccentricità che lo porta ad essere uno dei più eleganti dandy dell'epoca vittoriana. Diventa noto il suo eloquio perspicace e brillante, che gli vale anche critiche da riviste e personalità dell'epoca. Incontra il favore della critica e degli editori con il poema "Ravenna" nel 1878 e una raccolta di poesie nel 1881. Successivamente si reca in America a divulgare le dottrine sull'estetismo. Tornato in Europa, nel 1882, si stabilisce a Parigi. La sua brillante conversazione e i suoi modi umani e cortesi ne fanno una figura popolare nei salotti della buona società del tempo. Viene considerato come un artista che dedica tutto alla ricerca del piacere in ogni sua forma, per cui la bellezza sostituisce ogni valore morale. Dopo essersi sposato nel 1884, scrive due raccolte di fiabe per bambini, "Il principe felice" del 1888 e "La casa dei melograni" del 1891, dove già si trovano in evidenza le teorizzazioni dell'estetismo che stanno alla base della sua arte. Pubblica "Il delitto di lord Arthur Savile", una famosa raccolta di racconti, nel 1891. E sempre nel 1891 pubblica il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", una delle opere più rappresentative del decadentismo mondiale, spesso accusata di immoralità per le descrizioni di degradazione ed abiezione del protagonista. Interessato alla drammaturgia, scrive quattro celebri commedie: "Il ventaglio di Lady Windermere", rappresentato nel 1892; "Una donna senza importanza" del 1893; "Un marito ideale" del 1895; "L'importanza di chiamarsi Ernesto" del 1895. "Salomé", dramma sul tema della passione ossessionante e incoercibile, viene scritto in francese ma censurato in Inghilterra e viene messo in scena per la prima volta nel 1896 a Parigi. Nel 1895, nell'Inghilterra vittoriana, viene accusato di sodomia per i suoi rapporti con un giovane inglese: viene processato e condannato ai lavori forzati per due anni. Durante la prigionia, scrive una missiva lunga e famosissima, il "De profundis", in cui prende coscienza di sé con acutezza e sincerità, descrivendo la sua condizione di carcerato con raffinata poesia, in un accorato appello alla ragione e al cuore. Muore nel 1900 a Parigi, dove si era trasferito dopo la scarcerazione. Il "De profundis" viene pubblicato cinque anni dopo la morte dell'autore, nel 1905.

Il ritratto di Dorian Gray
La storia inizia nello studio del pittore Basil Hallward, che decide di dipingere un quadro ad un ragazzo di nome Dorian Gray. Dorian è un bellissimo giovane che, sia per il suo aspetto fisico che per il suo modo di pensare, suscita in tutti un particolare interesse. Il ritratto donatogli dal pittore è così ben riuscito che il ragazzo, ammirandolo, esprime il rimpianto di dover invecchiare mentre il ritratto sarebbe rimasto sempre giovane e fa un vero e proprio patto con il diavolo per far si che avvenga il contrario.

La vita di Dorian cambia radicalmente quando conosce Lord Henry Wotton, nobile cinico e spregiudicato, che con le sue idee sul piacere e la bellezza riesce a cambiare la vita e la purezza giovanile di Dorian. Successivamente Dorian si fidanza con Sybil Vane, ma la storia finisce male a causa del suo cambiamento: Dorian infatti la abbandona freddamente. Sybil si uccide e il giovane, superato facilmente, grazie ai suggerimenti di Lord Henry, il primo dolore, trascorre la stessa serata in teatro, come se non fosse successo nulla. Il giorno dopo, però, scopre che il suo ritratto è cambiato: è apparsa infatti sul suo volto un’espressione di crudeltà che prima non c'era. A questo punto Dorian decide di nascondere il ritratto in soffitta e di continuare la sua vita piena di vizi, conservando intatto il suo bellissimo viso di giovane, mentre il quadro invecchia e si fa sempre più orribile. Una notte Dorian uccide Basil Hallward, che ha tentato di rimproverargli il suo modo di comportarsi e fa distruggere il corpo del pittore da un suo amico chimico, che poi si suicida. Dorian non viene scoperto ma il ritratto diventa sempre più mostruoso e sulla mano che ha dato il colpo mortale all'amico appare una goccia di sangue. Il fratello di Sybil Vane, che ha giurato di vendicare la sorella, rimane ucciso in un incidente di caccia, proprio quando sta per raggiungere Dorian. Alla fine, stanco e nauseato di quel ritratto che testimonia le sue colpe e la sua brutalità interiore, Dorian Gray colpisce con un coltello il cuore del ritratto, ma accade un fatto incredibile: Dorian stesso muore, mentre il quadro riacquista l’aspetto che aveva all’inizio, una meravigliosa giovinezza pura e ingenua. I servi stentano a riconoscere nell'orribile vecchio che trovano ai piedi del ritratto del loro splendido padrone.

Il maestro del giovane Dorian è Lord Henry Wotton, amico del pittore Basil, raffinato, cinico e dotato di particolare eleganza. Egli mostra al giovane Dorian la facile strada verso un’esistenza lussuriosa e priva di alcuno scrupolo morale. Henry si appropria della filosofia di vita e delle maniere del perfetto dandy, colui che cerca senza scrupoli il piacere in tutte le sue forme e che sostituisce ai valori morali la bellezza. Crede che la bellezza sia qualcosa di assolutamente irrinunciabile. Giovinezza e bellezza sono aspetti importantissimi della vita e le sue idee influenzano la giovane mente di Dorian, portandolo a provare una paura per l’invecchiamento. Henry Wotton è sposato con una donna di nome Victoria ma non crede nel matrimonio: sostiene che gli uomini si sposano solo perché sono stanchi e le donne perché sono curiose. Il matrimonio si rivela quindi un fallimento e una delusione per entrambi. Per lui esistono due tipi di donne: quelle semplici e quelle dipinte. Con entrambi i tipi non vale la pena di parlare perché non hanno mai nulla da dire. Egli è comunque affascinato dalla figura femminile ma la considera soltanto un oggetto decorativo del sesso. La vita è una ricerca del piacere a tutti i costi che lascia però l’uomo insoddisfatto.

Questa filosofia viene trasmessa interamente a Dorian che poi la mette in pratica.

Il ritratto è la rappresentazione dell'anima di Dorian: infatti ogni qual volta lui si macchia di una colpa, il dipinto diventa sempre più orrendo. L’animo interiore di Dorian va sempre più deteriorandosi fino a quando, accortosi del suo cambiamento, decide di distruggerlo; ma così facendo uccide anche se stesso. Il ritratto ricorda a Dorian Gray la menzogna della sua vita, ponendogli davanti agli occhi il suo vero volto, diventato una maschera atroce simbolo della sua anima corrotta. In realtà la vita ricca di piacere a cui Dorian ambiva non viene mai realizzata: Dorian alla fine è ossessionato da moltissimi rimorsi per la vita che ha condotto.

Approfondimento di studio

Appunti:

- Biografia in lingua inglese di Oscar Wilde
- Aforismi di Oscar Wilde
- Oscar Wilde: vita e opere

Tesina:
- Oscar Wilde: l'ultimo esteta

Tema:
- Wilde: il critico come artista

Podcast:
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