La classe sospesa perché boicotta l'Invalsi

Accade a Roma: una classe dell'Istituto Sisto V viene sospesa perché ha consegnato in bianco i test Invalsi. I sindacati: "Non si può fare"

La classe sospesa perché boicotta l'Invalsi

E' accaduto a Roma, istituto Sisto V: un'intera classe è stata sospesa per due giorni perché ha consegnato in bianco i test dell'Invalsi. Da giorni montano le polemiche dei sindacati e dei gruppi che si occupano di difendere i diritti degli studenti: un provvedimento del genere non sarebbe accettabile. Eppure è stato emesso comunque, e se n'è chiesto a gran voce il ritiro.

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LA SANZIONE - La notizia l'ha data l'Unione degli Studenti, su Facebook, ed è stata ripresa da alcuni giornali.

Oggi, presso l’istituto Sisto V di Roma, gli studenti e le studentesse della classe II SCA hanno boicottato i test Invalsi, consegnandoli in bianco. In seguito al loro rifiuto di compilare la prova, gli insegnanti e il vicepreside hanno deciso di punire gli studenti e le studentesse con due giorni di sospensione con obbligo di frequenza.

Secondo l'Unione degli Studenti, questo provvedimento violerebbe lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti delle scuole secondarie italiane, un documento ufficiale che chiarisce i diritti degli alunni dei nostri istituti superiori. I sindacati affermano infatti che all'articolo 4 lo statuto impedisce ai professori di imporre punizioni disciplinari sulla base della "libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità", come sarebbe il rifiuto di compilare i test Invalsi.

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ILLEGITTIMA! - Il sindacato studentesco continua ricordando che è la legge a chiarire che le Invalsi non sono prove obbligatorie: "Nessuna sanzione può pertanto punire il rifiuto a partecipare alla somministrazione dei test INVALSI". Insomma, i difensori degli studenti hanno chiesto a gran voce che la punizione venisse revocata, e annullata. Non siamo in grado di dire se i professori abbiano deciso di soprassedere.

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