Come sopravvivere alla precarietà lavorativa: i consigli dello psicologo Ecco i suggerimenti dello psicologo per affrontare meglio la precarietà e la flessibilità lavorativa Tutte le foto 1 / 6 Precedente Successiva Credete in voi stessi Molti lavoratori atipici vivono la loro condizione con un senso di vergogna e con la sensazione di essere degli incapaci e di aver sbagliato tutto nella vita. Certo, è comprensibile, dopo molti colloqui andati male o dopo un contratto che non è stato rinnovato, scoraggiarsi e perdere la fiducia in se stessi.Tuttavia, bisogna cercare di considerare la propria situazione lavorativa da una prospettiva più ampia. Le vostre attuali difficoltà lavorative sono comuni a moltissimi altri giovani e dipendono da una serie di fattori, alcuni dei quali fuori dal vostro controllo. Per esempio, se siete donna, con una formazione umanistica e vivete al Sud, avrete già in partenza più difficoltà a trovare lavoro rispetto ad un uomo con una formazione tecnico/scientifica che vive al Nord.Ma a prescindere dai fattori anagrafici, dietro ad un contratto non rinnovato ci possono tanti fattori: per esempio la scelta di non rinnovarvi il contratto può dipendere da cause interne all'azienda e non significa necessariamente che voi avete lavorato male.Quindi, anche quando un esperienza lavorativa non è andata a buon fine, continuate a credere di avere tutte le qualità necessarie per realizzarvi professionalmente. Certo, sul vostro cammino ci saranno degli ostacoli e farete degli errori, ma se persevererete e continuerete a credere in voi stessi riuscirete a realizzarvi professionalmente.