Affitti per studenti fuori sede: cosa sapere

Studenti fuori sede: contratti di locazione per chi cerca casa in una città diversa dalla propria

Affitti per studenti fuori sede: cosa sapere
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Studenti fuori sede e affitti: contratti di locazione

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Chi sono gli "studenti fuori sede"? Si tratta di coloro che si trasferiscono in una città diversa dalla propria per studiare. Di solito gli enti per il diritto allo studio offrono particolari agevolazioni per questo tipo di studenti che, oltre alle tasse universitarie e all'acquisto dei libri, devono sostenere anche la spesa dell'affitto.
Quando si cerca una casa in affitto o una stanza, è bene accertarsi che il contratto sia a norma e regolarmente registrato. In caso di canone non registrato o di dichiarazione parziale del corrispettivo d'affitto, il locatario andrà incontro a una serie di sanzioni pecuniarie. Negli ultimi anni, con l'introduzione della cedolare secca e del regime fiscale favorevole per proprietari e inquilini, si è cercato di arginare il fenomeno degli affitti in nero che in passato ha coinvolto molti degli universitari fuori sede.

Tra i principali contratti di locazione di recente ne è stato introdotto uno studiato ad hoc per tutti gli studenti fuori sede che si trasferiscono da una città a un'altra per frequentare un'università lontana dal comune di residenza. Il contratto in questione è un contratto d'affitto a uso transitorio che è modulato in base alle esigenze di studio dell'inquilino, cioè dello studente fuori sede.

Cos'è il contratto ad uso transitorio per studenti fuori sede

Il contratto a uso transitorio ha generalmente durata minima di un mese e massima di 18 mesi ma per quanto riguarda il contratto per studenti universitari è legato alle esigente dello studente fuori sede e ha una durata minima di 6 mesi e una massima di 36 mesi. Le registrazione del contratto affinché diventi un contratto a norma è responsabilità del proprietario di casa che deve procedere alla registrazione entro un mese dalla stipula e deve provvedere alla comunicazione di avvenuta registrazione agli inquilini entro 60 giorni dalla data.

Per quanto riguarda la tassazione per la registrazione del contratto, il proprietario può scegliere un regime ordinario - che si applica tutti i contratti di locazione e consiste nel versamento delle imposte di bollo e di registro - o un regime sostitutivo in cui è previsto il versamento della cedolare secca - il 21% quando si parla di canone libero; il 10% quando il canone è concordato.

Come funziona il contratto concordato ad uso per studenti universitari fuori sede

Il Contratto concordato ad uso per studenti universitari fuori sede, prevede lo stesso canone dei contratti ad uso abitativo ed usufruisce delle medesime agevolazioni fiscali, in regime di Irpef o in cedolare secca.

  • La durata può essere compresa fra un minimo di 6 e un massimo di 36 mesi.
  • Alla prima scadenza il contratto potrà essere disdetto soltanto dall’inquilino, ed in mancanza di disdetta, da comunicare almeno 3 mesi prima della scadenza, si rinnova automaticamente per lo stesso periodo.
  • Il conduttore ha la facoltà di recedere dal contratto per gravi motivi previo avviso da recapitare con raccomandata R/R almeno 3 mesi prima.
  • In un contratto cointestato, è previsto il recesso unilaterale di ciascun inquilino ed il subentro (per la residua durata del contratto) di altro studente.
  • Alla scadenza della proroga, il contratto termina automaticamente e per proseguire occorre stipulare un nuovo contratto. Il modello di contratto da utilizzare è unicamente quello concordato. Per gli studenti universitari non è obbligatoria questa tipologia contrattuale.
  • Si può optare per un contratto a canone libero, ma in questo caso la durata minima non potrà essere inferiore ai quattro anni.

Le detrazioni fiscali per i contratti di affitto

È prevista una detrazione in relazione agli oneri sostenuti per canoni di locazione derivanti dai contratti di locazione stipulati dagli studenti universitari, residenti in un comune distante almeno 100 km dalla sede dell’università e comunque in una provincia diversa.

L’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui ha sede l’Università o in un Comune limitrofo. Potranno beneficiare della detrazione del 19% dei canoni effettivamente pagati fino ad un massimo di € 2.633,00 annui sia gli studenti sia coloro che sostengono l’onere nell’interesse dei familiari a carico. Il contratto può essere intestato ai genitori (Circolare del 4 aprile 2008, n. 34).

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