5 in condotta: saranno tutti annullati?

Il Ministro Gelmini ha dichiarato che il voto in condotta farà media con gli altri voti, mentre l'Ufficio Scolastico del Veneto ha chiesto l'annullamento dei 5 in condotta dati per "comportamento esuberante"

5 in condotta: saranno tutti annullati?

Il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha annunciato ieri, durante un'intervista al GT Ragazzi di Rai3, che il voto in condotta farà media insieme agli altri voti e potrà essere attribuito anche per sospensioni inferiori a 15 giorni. Il ministro ha infatti dichiarato che "il voto in condotta farà media perché sappiamo che l'aumento di episodi di bullismo preoccupa molto genitori e insegnanti. Si torna, dunque, a una scuola del rigore che fa del comportamento un elemento significativo per formare la personalità dei ragazzi". Il Ministero sta preparando un decreto per definire meglio i criteri della valutazione del comportamento ed i casi in cui potrà essere attribuito il 5 in condotta. Secondo il ministro "sarà data maggiore libertà alle scuole di decidere in autonomia quando assegnare il 5 in condotta: il limite dei 15 giorni di sospensione per l'attribuzione all'insufficienza, contenuto nel decreto sulla valutazione del comportamento emanato lo scorso 16 gennaio, potrebbe essere eliminato già a partire dagli scrutini del secondo quadrimestre".

Nel frattempo, però, iniziano ad arrivare le pagelle del primo quadrimestre e sono varie le segnalazioni di episodi in cui si sarebbe fatto un uso eccessivo del 5 in condotta. La Rete degli Studenti Medi denuncia la situazione che si sta creando nelle scuole, dichiarando che "è allarmante che si possa pensare che un voto in condotta o una bocciatura possano risolvere il problema della violenza nelle nostre classi e del bullismo. Andiamo per esempi: il ministro pensa veramente che il 15enne che picchia e ricatta i compagni di scuola possa essere intimorito dal voto in condotta? O che alla sua famiglia, ammesso che ce l’abbia, possa interessare qualche cosa? Le scuole delle aree disagiate del nostro Paese, acquisteranno in autorevolezza quando potranno bocciare con più facilità? O questo si tradurrà semplicemente nel riversare il “problema” nelle strade anziché nelle classi? Noi ci vediamo solo una scuola che se ne frega sempre di più del destino degli studenti e che non è in grado di educare, ma solo di mettere bollini".

La Rete degli Studenti segnala inoltre l'episodio accaduto nel liceo scientifico Einstein di Piove di Sacco, in provincia di Padova, dove 100 studenti hanno trovato sulla pagella un 6 in condotta per il comportamento scorretto, i ritardi in aula e le insufficienze nelle altre materie. Ad altri studenti è stato invece assegnato un 5 in condotta per le troppe assenze fatte durante il primo quadrimestre. Un uso improprio del voto in condotta che dovrebbe essere contrastato. Per questo motivo l’Ufficio Scolastico del Veneto ha chiesto l’annullamento dei 5 in condotta dati per "comportamento esuberante". Mentre "i 5, e quindi la bocciatura, potranno essere dati solo in casi di comportamento molto grave". La Rete degli Studenti dichiara inoltre che "il caos normativo non aiuta le scuole nello svolgere la loro funzione educativa" ed è pronta a chiedere "al prossimo incontro con il ministro, di lasciare inalterata l’attuale normativa, che negli ultimi 12 mesi è già stata modificata 3 volte".

Secondo il decreto ministeriale numero 5 dello scorso 16 gennaio, "la valutazione del comportamento non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all'intero anno scolastico. La valutazione insufficiente del comportamento deve scaturire da un attento e meditato giudizio del consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali i regolamenti di istituto prevedano l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni". E per assegnare il 5 in condotta i professori devono "accertare che lo studente, successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento".

La regolamentazione sull'attribuzione del voto in condotta è ancora "work in progress". Ma i continui cambiamenti degli ultimi giorni, rappresentano, secondo l'Unione degli Studenti, il segnale che il ministero non ha "un chiaro progetto educativo che metta in campo seri strumenti. Oramai il ministro Gelmini è costretta a lasciarsi trascinare dagli episodi di cronaca, smentendo di volta in volta se stessa".

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